contromano.org  Carla Gagliardini 26 maggio 2024

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Il 16 maggio scorso i due leader dell’HDP (Partito democratico dei popoli), l’ex co-presidente Selahattin Demirtaş, e la ex co-presidente, Figen Yüksekdağ, sono stati condannati a pene pesantissime, rispettivamente a 42 e a 30 anni di prigione per “attentato all’unità dello

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thediplomat.com  Saeedullah Safi e giornalisti di Afghan Times 21 maggio 2024

La mancanza di accesso ai servizi igienici e a prodotti sanitari affligge le donne afghane in seguito alle recenti inondazioni, problemi aggravati dai tabù culturali e dalla rigorosa separazione di genere.thediplomat 2024 05 20 163511 copy

Maqsooda e le sue figlie ora bevono meno acqua possibile durante il giorno. Preferiscono trascorrere

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ARCHIVIO ARTICOLI

contromano.org  Carla Gagliardini 26 maggio 2024

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Il 16 maggio scorso i due leader dell’HDP (Partito democratico dei popoli), l’ex co-presidente Selahattin Demirtaş, e la ex co-presidente, Figen Yüksekdağ, sono stati condannati a pene pesantissime, rispettivamente a 42 e a 30 anni di prigione per “attentato all’unità dello stato”. 

thediplomat.com  Saeedullah Safi e giornalisti di Afghan Times 21 maggio 2024

La mancanza di accesso ai servizi igienici e a prodotti sanitari affligge le donne afghane in seguito alle recenti inondazioni, problemi aggravati dai tabù culturali e dalla rigorosa separazione di genere.thediplomat 2024 05 20 163511 copy

Maqsooda e le sue figlie ora bevono meno acqua possibile durante il giorno. Preferiscono trascorrere ore nel disagio piuttosto che essere costretti a fare i loro bisogni dove possono essere viste.

tg24.sky.it Jennifer Caspani 18 maggio 2024

“La comunità internazionale continua a utilizzare due pesi e due misure: esclude i terroristi di Hamas e dialoga con i Talebani. È inaccettabile”. Spiega a Sky TG24 Simona Lanzoni, vicepresidente di Fondazione Pangea, associazione italiana che opera in Afghanistan con progetti a favore delle donne.

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Le donne in Afghanistan sono vittime di un vero e proprio apartheid di genere, un sistema di governo basato sulla loro subordinazione completa in tutti gli aspetti della vita.

Articolo 21, 15 maggio 2024, di Marco Cesario David McBride

(Parigi). Omicidi mascherati a sangue freddo, torture di prigionieri, famiglie uccise, bambini innocenti colpiti al petto e corpi abbandonati ed esposti alle intemperie. L’esercito australiano ha lasciato dietro di sé una scia di sangue in Afghanistan che i solerti ufficiali militari hanno cercato (senza successo) di nascondere nelle sabbie ardenti di Kandahar.

Malalai Joya - Milano, dicembre 2013

Meena Keshwar Kamal

MEENA (1956-1987) è nata a Kabul. Durante il suo periodo scolastico, gli studenti a Kabul e in altre città afghane erano profondamente impegnati in attività sociali e nei crescenti movimenti di massa.
Meena ha lasciato l'università per dedicarsi come attivista sociale ad organizzare le donne ed educarle. Perseguendo la sua causa per ottenere il diritto alla libertà e all'espressione e conducendo attività politiche, Meena ha posto le basi per la fondazione di RAWA nel 1977.
Questa organizzazione intendeva dare voce alle donne dell'Afghanistan private dei loro diritti e costrette al silenzio. Meena iniziò una campagna contro le forze sovietiche e il loro regime fantoccio nel 1979 e organizzò numerose marce e incontri in scuole, college e all'Università di Kabul per sensibilizzare l'opinione pubblica.
Un altro grande servizio reso da lei alle donne afghane è stato il lancio di una rivista bilingue Payam-e-Zan (Il messaggio delle donne) nel 1981. Per mezzo di questa rivista RAWA ha potuto lanciare con coraggio ed efficacia la causa delle donne afghane. Payam-e-Zan ha costantemente denunciato la natura criminale dei gruppi fondamentalisti.

Meena ha anche organizzato le scuole Watan per i bambini rifugiati, un ospedale e centri di artigianato per donne rifugiate in Pakistan per sostenere finanziariamente le donne afghane.
Alla fine del 1981, su invito del governo francese, Meena ha rappresentato il movimento afghano di resistenza al Congresso del Partito Socialista Francese.
La delegazione sovietica presente al Congresso, guidata da Boris Ponamaryev, ha lasciato la sala con vergogna quando i partecipanti applaudivano e Meena mostrava il segno di vittoria.
Oltre alla Francia Meena ha visitato anche vari altri Paesi europei e incontrato le personalità più importanti.
Il suo lavoro sociale attivo e la sua difesa effettiva contro le posizioni dei fondamentalisti e del regime fantoccio hanno provocato l'ira dei Sovietici e dei fondamentalisti; fu assassinata dagli agenti del KHAD (il braccio aghano del KGB) e dai loro complici a Quetta, in Pakistan, il 4 febbraio 1987.

A cura del

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