“Le nostre mani sono vuote, ma la nostra volontà è forte”
Le donne sopravvissute al primo regime talebano ispirano la prossima generazione con una scuola segreta
Ziza Balkhi, Rukhshana Media, 29 marzo 2024
Monira aveva solo nove anni quando i talebani presero per la prima volta il controllo dell’Afghanistan negli anni ’90. Allora, come oggi, il gruppo fondamentalista
...Tajiki, l’odio verso i russi
Un excursus tra terroristi, signori della guerra e massacri
Enrico Campofreda, dal suo blog, 25 marzo 2024
Ne è passato di tempo - più di quarant’anni - quando un tajiko nato a Bazarak e diventato eroe del Panshir metteva fuori uso i carri T-62 nelle gole di quella valle durante tre battaglie comprese fra l’aprile e il dicembre 1980.
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ARCHIVIO ARTICOLI
“Le nostre mani sono vuote, ma la nostra volontà è forte”
Le donne sopravvissute al primo regime talebano ispirano la prossima generazione con una scuola segreta
Ziza Balkhi, Rukhshana Media, 29 marzo 2024
Monira aveva solo nove anni quando i talebani presero per la prima volta il controllo dell’Afghanistan negli anni ’90. Allora, come oggi, il gruppo fondamentalista islamico si è posto l’obiettivo di dare alle donne meno diritti e libertà rispetto agli uomini.
Tajiki, l’odio verso i russi
Un excursus tra terroristi, signori della guerra e massacri
Enrico Campofreda, dal suo blog, 25 marzo 2024
Ne è passato di tempo - più di quarant’anni - quando un tajiko nato a Bazarak e diventato eroe del Panshir metteva fuori uso i carri T-62 nelle gole di quella valle durante tre battaglie comprese fra l’aprile e il dicembre 1980.
L’attentato di Mosca visto dall’Afghanistan
Il ramo dell'Isis accusato dell'attacco a Mosca ha colpito i legami dei talebani con la Russia, secondo questa analisi del New York Times
Christina Goldbaum, NYT, 23 marzo 2024
La violenza delle donne contro le donne in Afghanistan
Questo articolo cerca di esaminare il concetto di violenza delle donne contro le donne all'interno delle strutture e dei contesti socio-culturali dell'Afghanistan
Kadima Safdari, Zan Times, 6 marzo 2024
La lunga e dolorosa siccità dell'Afghanistan
Diversi anni di siccità hanno distrutto intere zone dell'Afghanistan, uno dei Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, lasciando milioni di bambini malnutriti e facendo sprofondare nella disperazione famiglie già impoverite
The Businness Times, 24 marzo 2024
Negoziare con i terroristi talebani?
Perché impegnarsi con i Talebani viola i documenti e le convenzioni internazionali esistenti
Fariha Easar, 8am Media, 13 marzo 2024
Le Nazioni Unite, riunite a Doha [il 18-19 febbraio 2024], hanno invitato i Talebani a partecipare nonostante il gruppo e alcuni dei suoi membri siano inseriti nell'elenco delle entità terroristiche da paesi come gli Stati Uniti e siano privi di qualsiasi forma di legittimità interna o internazionale.
“Lapideremo le donne pubblicamente”
Il leader del governo fondamentalista talebano dell'Afghanistan ha affermato di essere determinato a far rispettare il sistema di giustizia penale islamico, compresa la lapidazione pubblica delle donne adultere.
Ayaz Gul, Voa news, 24 marzo 2024
Terzo anno senza scuola per le ragazze afghane. Noi non le dimentichiamo
avvenire.it Antonella Mariani 21 marzo 2024
Novecento giorni senza scuola. Il 20 marzo le porte delle aule si sono riaperte per i bambini, le bambine e per i ragazzi. Non per le ragazze, escluse dalle aule per il terzo anno consecutivo. Triste inizio dell’anno solare afghano, per loro, nel Paese più triste del mondo, come ha decretato proprio mercoledì, nella Giornata internazionale della felicità, il Wellbeing Research Centre dell’Università di Oxford. Il bando all’istruzione femminile dopo i 12 anni, unico caso al mondo, è stato tra i primi decisi dall’Emirato islamico dopo il ritorno al potere dei taleban, nell’agosto
...Rojava sotto attacco
jacobinitalia.it Johann Spies Maria Cortez 15 marzo 2024
L'autodifesa comunitaria e la ricerca di una soluzione democratica dei curdi indicano che il confederassimo democratico potrebbe stabilire una coesistenza e una cooperazione pacificata i popoli del Medio oriente.
Nel cuore del Medio Oriente, una rivoluzione sta evolvendo silenziosamente dal 2011, ma le sue radici risalgono a secoli di resistenza curda. Nel caos della ...
La terza occupazione dell’Afghanistan
ilmanifesto.it Annibale Santi Rossi 19 marzo 2024
REPORTAGE. Dopo Urss e Usa tocca ora alla Cina invadere il Paese. Con infrastrutture, tecnologie e senza fare domande. Le donne intanto sono sparite dalle strade, le sanzioni sono una beffa per i più poveri e la siccità è endemica. Una superstrada a 5 mila metri d’altitudine per avvicinare gli interessi di Pechino e quelli dei Talebani
Dalle strade le donne sono
...Otto morti nei raid condotti dall’esercito pachistano nell’est dell’Afghanistan
Internazionale.it Afp18 marzo 2024
Il 18 marzo il governo afgano ha minacciato misure di ritorsione contro il Pakistan dopo gli attacchi in due province dell’est dell’Afghanistan che hanno causato la morte di otto civili, tra cui donne e bambini.
Ankara: curdi nel mirino per proteggere la rotta commerciale ‘alternativa a Suez’
La Turchia sta sviluppando un progetto da 17 miliardi e 100mila posti di lavoro per collegare via gomma e rotaia l’Asia e l’Europa, in concorrenza con quello rivale di Israele ed Emirati Arabi Uniti. Da qui lo studio di una campagna militare estiva contro il Pkk nel Kurdistan iracheno. Oggi a Baghdad un incontro di alto livello fra funzionari turchi e iracheni.
Addio papaveri, i nuovi talebani puntano sulla metanfetamina
La Stampa, 13 marzo 2023, Domenico Quirico
Coltivazione vietata per la seconda volta. Durante il protettorato Usa la droga era il 10% del Pil
Dal 2021, quando gli Stati Uniti decisero che l’Afghanistan non faceva più parte dei loro “interessi’’, è come se una fitta nebbia fosse calata tra il mondo conosciuto e gli abitanti dal Paese tornato talebano. Tendere la mano verso di loro è come tenderla nella nebbia.
Le sorelle cantanti sfidano i talebani sotto il burqa
Mentre i talebani cercano di annientare le voci delle donne, due sorelle a Kabul hanno coraggiosamente dato vita a un movimento di canto sui social media diventato virale
Kawoon Khamoosh, BBC news, 9 marzo 2024
Le donne afghane non hanno paura di lottare
Nella Giornata internazionale della donna, le donne afghane organizzano sporadiche proteste sfidando le rappresaglie dei Talebani, mentre il relatore delle Nazioni Unite per i diritti chiede il rilascio dei difensori dei diritti dei detenuti
AlJazeera, 8 marzo 2024
La Comunità delle donne del Kurdistan scrive a Rawa
La Comunità delle Donne del Kurdistan (Komalên Jinên Kurdistan-KJK) ha condiviso un messaggio all'Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell'Afghanistan (RAWA) sul suo sito in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'8 marzo.
KJK, Jinha Agency, 7 marzo 2024
Meena Keshwar Kamal
MEENA (1956-1987) è nata a Kabul. Durante il suo periodo scolastico, gli studenti a Kabul e in altre città afghane erano profondamente impegnati in attività sociali e nei crescenti movimenti di massa.
Meena ha lasciato l'università per dedicarsi come attivista sociale ad organizzare le donne ed educarle. Perseguendo la sua causa per ottenere il diritto alla libertà e all'espressione e conducendo attività politiche, Meena ha posto le basi per la fondazione di RAWA nel 1977.
Questa organizzazione intendeva dare voce alle donne dell'Afghanistan private dei loro diritti e costrette al silenzio. Meena iniziò una campagna contro le forze sovietiche e il loro regime fantoccio nel 1979 e organizzò numerose marce e incontri in scuole, college e all'Università di Kabul per sensibilizzare l'opinione pubblica.
Un altro grande servizio reso da lei alle donne afghane è stato il lancio di una rivista bilingue Payam-e-Zan (Il messaggio delle donne) nel 1981. Per mezzo di questa rivista RAWA ha potuto lanciare con coraggio ed efficacia la causa delle donne afghane. Payam-e-Zan ha costantemente denunciato la natura criminale dei gruppi fondamentalisti.
Meena ha anche organizzato le scuole Watan per i bambini rifugiati, un ospedale e centri di artigianato per donne rifugiate in Pakistan per sostenere finanziariamente le donne afghane.
Alla fine del 1981, su invito del governo francese, Meena ha rappresentato il movimento afghano di resistenza al Congresso del Partito Socialista Francese.
La delegazione sovietica presente al Congresso, guidata da Boris Ponamaryev, ha lasciato la sala con vergogna quando i partecipanti applaudivano e Meena mostrava il segno di vittoria.
Oltre alla Francia Meena ha visitato anche vari altri Paesi europei e incontrato le personalità più importanti.
Il suo lavoro sociale attivo e la sua difesa effettiva contro le posizioni dei fondamentalisti e del regime fantoccio hanno provocato l'ira dei Sovietici e dei fondamentalisti; fu assassinata dagli agenti del KHAD (il braccio aghano del KGB) e dai loro complici a Quetta, in Pakistan, il 4 febbraio 1987.