Ankara: curdi nel mirino per proteggere la rotta commerciale ‘alternativa a Suez’
La Turchia sta sviluppando un progetto da 17 miliardi e 100mila posti di lavoro per collegare via gomma e rotaia l’Asia e l’Europa, in concorrenza con quello rivale di Israele ed Emirati Arabi Uniti. Da qui lo studio di una campagna militare estiva contro il Pkk nel Kurdistan iracheno. Oggi a
...Addio papaveri, i nuovi talebani puntano sulla metanfetamina
La Stampa, 13 marzo 2023, Domenico Quirico
Coltivazione vietata per la seconda volta. Durante il protettorato Usa la droga era il 10% del Pil
Dal 2021, quando gli Stati Uniti decisero che l’Afghanistan non faceva più parte dei loro “interessi’’, è come se una fitta nebbia fosse calata tra il mondo conosciuto e gli abitanti dal Paese tornato talebano. Tendere la mano
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Nel sito di CISDA, Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane, puoi trovare tutte le informazioni sulla nostra organizzazione, i progetti che sosteniamo in Afghanistan e le attività che svolgiamo in Italia per supportare le donne afghane. Nel sito è inoltre disponibile un'ampia sezione di Controinformazione con articoli, documenti, approfondimenti, video e molto altro per conoscere la situazione afghana.
ARCHIVIO ARTICOLI
Ankara: curdi nel mirino per proteggere la rotta commerciale ‘alternativa a Suez’
La Turchia sta sviluppando un progetto da 17 miliardi e 100mila posti di lavoro per collegare via gomma e rotaia l’Asia e l’Europa, in concorrenza con quello rivale di Israele ed Emirati Arabi Uniti. Da qui lo studio di una campagna militare estiva contro il Pkk nel Kurdistan iracheno. Oggi a Baghdad un incontro di alto livello fra funzionari turchi e iracheni.
Addio papaveri, i nuovi talebani puntano sulla metanfetamina
La Stampa, 13 marzo 2023, Domenico Quirico
Coltivazione vietata per la seconda volta. Durante il protettorato Usa la droga era il 10% del Pil
Dal 2021, quando gli Stati Uniti decisero che l’Afghanistan non faceva più parte dei loro “interessi’’, è come se una fitta nebbia fosse calata tra il mondo conosciuto e gli abitanti dal Paese tornato talebano. Tendere la mano verso di loro è come tenderla nella nebbia.
Le sorelle cantanti sfidano i talebani sotto il burqa
Mentre i talebani cercano di annientare le voci delle donne, due sorelle a Kabul hanno coraggiosamente dato vita a un movimento di canto sui social media diventato virale
Kawoon Khamoosh, BBC news, 9 marzo 2024
Le donne afghane non hanno paura di lottare
Nella Giornata internazionale della donna, le donne afghane organizzano sporadiche proteste sfidando le rappresaglie dei Talebani, mentre il relatore delle Nazioni Unite per i diritti chiede il rilascio dei difensori dei diritti dei detenuti
AlJazeera, 8 marzo 2024
La Comunità delle donne del Kurdistan scrive a Rawa
La Comunità delle Donne del Kurdistan (Komalên Jinên Kurdistan-KJK) ha condiviso un messaggio all'Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell'Afghanistan (RAWA) sul suo sito in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'8 marzo.
KJK, Jinha Agency, 7 marzo 2024
RAWA celebra la Giornata internazionale della donna
L'Associazione Rivoluzionaria delle donne Afghane (RAWA) ha organizzato un’iniziativa per l'8 marzo in Afghanistan. Questo incontro si è svolto nonostante le imposizioni dei talebani mirate a vietare le attività delle donne con minacce, pressioni e repressione, mettere a tacere le loro voci di protesta e reprimere il loro spirito combattivo
Rawa, 8 marzo 2024
Vietato alle ragazze afghane contattare i media
L'Afghanistan Journalists Center (AFJC) ha riferito che le autorità di polizia talebane della provincia orientale di Khost hanno vietato alle ragazze di contattare i canali radiofonici e televisivi locali e hanno avvertito i media locali di non accettare telefonate dalle ragazze
NewsGram, 28 febbraio 2024
Indagare sulle violazioni dei talebani!
Pressioni nella 55° sessione del Consiglio dei diritti umani perché i tribunali internazionali facciano indagini sulle violazioni dei diritti umani compiute dai talebani
Amin Kawa, 8AM.Media, 3 marzo 2024
Si è tenuta a Ginevra, in Svizzera, la 55a sessione annuale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Lo stato orribile delle donne nelle prigioni talebane
Condizioni allarmanti per le detenute nelle carceri afghane. Perlopiù accusate di aver fatto telefonate a uomini o essere fuggite da casa, le donne subiscono la privazione dei beni di prima necessità e torture, in carceri non adatte alle donne, soprattutto nelle province occidentali
8AM.Media, 4 marzo 2024
Öcalan: nessuna visita del Comitato contro la tortura
Gli avvocati di Öcalan criticano il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa - che è andato in Turchia senza visitare Imrali - perché il suo approccio non è compatibile con il dovere di evitare le condizioni di tortura
Uiki Onlus, 25 febbraio 2024
Gli avvocati non hanno informazioni sulle condizioni dei loro clienti su Imrali.
Chi vuole un Califfato globale
Gli studiosi islamici e i Talebani mirano a stabilire un Califfato globale, suscitando dibattiti e preoccupazioni a livello mondiale. Il ruolo della Scuola Deoband e di organizzazioni come l'Oasi islamica e la Fondazione Qamar è centrale in questo ambizioso obiettivo
Saboor Bayat, BNN, 3 marzo 2024
L’Italia rinnova il sostegno ai diritti umani in Afghanistan
Il rappresentante italiano a Ginevra ha esplicitamente detto che i responsabili delle violazioni devono essere puniti. Un implicito passo verso il riconoscimento dell’apartheid di genere?
ONU, 29 febbraio 2024
8 marzo 2024: CISDA a fianco delle donne afghane in lotta
CISDA, Comunicato, 4 marzo 2024
Impedire che un’adolescente si lasci spegnere tra le mura di una casa-prigione; aiutare un’anziana a scrivere le sue prime parole in una stanza nascosta; sostenere tutte le avvocate, sarte, imprenditrici, panettiere, dottoresse, parrucchiere, insegnanti perché possano tornare a lavorare; scendere in piazza nonostante il terrore delle incarcerazioni arbitrarie. Tutto questo fanno le organizzazioni delle donne
...La scusa dei talebani per non pagare le pensioni: non sono previste dal codice islamico
Zantimes.com Mehtab Safi* e Mehsa Elham* 26 febbraio 2024
I pensionati in Afghanistan raccontano allo Zan Times di aver esaurito i loro risparmi, di vivere in povertà e di non avere idea di come sopravviveranno. E il motivo è: i Talebani non pagano le loro pensioni.
Nell’Afghanistan dei Talebani le donne sono sempre più invisibili
Altreconomia.it Cristiana Cella 1 marzo 2024
Gli estremisti governano il Paese nell’indifferenza globale e soffocano sempre di più la popolazione femminile. Non solo nei villaggi ma anche nelle città, dove aumentano i controlli e arresti arbitrari. Il racconto di un’attivista locale
Eravamo sedute in mezzo al nulla, quattro anni fa, in un villaggio di polvere e fango dello stesso colore ocra delle montagne, nell’Ovest dell’Afghanistan, dove seguivamo un progetto per le donne. A pochi chilometri c’era una postazione talebana e a una trentina una dell’Isis Khorasan. Non si
...Perché sono aumentati i suicidi femminili in Afghanistan?
zantimes.com Karima Safdari* 28 febbraio 2024
Secondo la classifica mondiale, l’Afghanistan è il paese peggiore per le donne. Con il ritorno dei talebani al potere, le sfide e le limitazioni imposte alle donne sono aumentate enormemente. Le donne sono private dei loro diritti umani fondamentali come il diritto all’istruzione, al lavoro, ai viaggi e alle attività ricreative. Di tutti gli effetti che tali restrizioni hanno avuto sulla vita personale e sociale delle donne, forse il più grave è un aumento significativo delle morti per suicidio tra le donne.
Meena Keshwar Kamal
MEENA (1956-1987) è nata a Kabul. Durante il suo periodo scolastico, gli studenti a Kabul e in altre città afghane erano profondamente impegnati in attività sociali e nei crescenti movimenti di massa.
Meena ha lasciato l'università per dedicarsi come attivista sociale ad organizzare le donne ed educarle. Perseguendo la sua causa per ottenere il diritto alla libertà e all'espressione e conducendo attività politiche, Meena ha posto le basi per la fondazione di RAWA nel 1977.
Questa organizzazione intendeva dare voce alle donne dell'Afghanistan private dei loro diritti e costrette al silenzio. Meena iniziò una campagna contro le forze sovietiche e il loro regime fantoccio nel 1979 e organizzò numerose marce e incontri in scuole, college e all'Università di Kabul per sensibilizzare l'opinione pubblica.
Un altro grande servizio reso da lei alle donne afghane è stato il lancio di una rivista bilingue Payam-e-Zan (Il messaggio delle donne) nel 1981. Per mezzo di questa rivista RAWA ha potuto lanciare con coraggio ed efficacia la causa delle donne afghane. Payam-e-Zan ha costantemente denunciato la natura criminale dei gruppi fondamentalisti.
Meena ha anche organizzato le scuole Watan per i bambini rifugiati, un ospedale e centri di artigianato per donne rifugiate in Pakistan per sostenere finanziariamente le donne afghane.
Alla fine del 1981, su invito del governo francese, Meena ha rappresentato il movimento afghano di resistenza al Congresso del Partito Socialista Francese.
La delegazione sovietica presente al Congresso, guidata da Boris Ponamaryev, ha lasciato la sala con vergogna quando i partecipanti applaudivano e Meena mostrava il segno di vittoria.
Oltre alla Francia Meena ha visitato anche vari altri Paesi europei e incontrato le personalità più importanti.
Il suo lavoro sociale attivo e la sua difesa effettiva contro le posizioni dei fondamentalisti e del regime fantoccio hanno provocato l'ira dei Sovietici e dei fondamentalisti; fu assassinata dagli agenti del KHAD (il braccio aghano del KGB) e dai loro complici a Quetta, in Pakistan, il 4 febbraio 1987.