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Autore: Anna Santarello

Diritti donne in Afghanistan: Amina Mohammed accusa altri paesi islamici

La missione ONU in Afghanistan, che a nostro parere, spera nei “talebani progressisti” ma come sempre dicono le nostre fonti afghane i talebani sono sempre gli stessi non sono cambiati.

La Voce di New York – 20 gennaio 2023 – di Stefano Vaccara  ONU vice segretario

La vice Segretario Generale ONU, alla fine della missione “nascosta”, rilascia delle dichiarazioni alla BBC e spera nei “talebani progressisti”

Amina Mohammed, la vice segretaria generale dell’ONU, Amina Mohammed, con la direttrice esecutiva di UN Women, Sima Bahous, e  l’assistente del segretario generale per le operazioni politiche e di pace delle Nazioni Unite, Khaled Khiari, hanno appena concluso un viaggio di quattro giorni in Afghanistan per una missione conoscitiva tenuta molto discreta.

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Il tempo è arrivato, libertà per Ocalan! Pace in Kurdistan! Manifestazione nazionale a Roma

Uiki onlus – 19 gennaio 2023  

Tra il 2013 e il 2015, 10 milioni e 300 mila persone nel mondo hanno sottoscritto un appello internazionale che chiedeva la libertà per Abdullah Öcalan, rapito da un complotto internazionale il 15 febbraio 1999, e per i prigionieri politici in Turchia. Da oltre 24 anni Öcalan è segregato nel carcere di massima sicurezza di Imrali.

Nel 2015 il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan aveva posto fine unilateralmente al processo di risoluzione democratica con Abdullah Öcalan e con il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) avviatosi attraverso la delegazione di Imrali di HDP che aveva potuto incontrare il leader del popolo curdo dopo un lungo sciopero della fame di massa che aveva coinvolto ampi strati della società civile. Davanti alle rivendicazioni di autonomia democratica avanzate dalle municipalità curde del sud-est della Turchia, il governo turco ha avviato una massiccia offensiva militare che ha posto sotto assedio intere città curde attraverso lunghi coprifuoco, che hanno provocato lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone e centinaia di vittime civili, decretando così la fine del processo di pace.

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Ong tornano in Afghanistan: rassicurazioni dei talebani

NEWS Mondo – 18 gennaio 2023  di Gabriella De Rosa

Molte Ong hanno intenzione di tornare in Afghanistan per aiutare le popolazioni che sono allo stremo a condizione dei talebani.

CARE, Save the Children e l’International Rescue Committee (IRC) sono le prime organizzazioni non governative che hanno dichiarato di aver avuto ricevuto assicurazioni da funzionari talebani che le lavoratrici saranno autorizzate a svolgere le loro mansioni. Anche se le promesse dei talebani sono già state tradite dopo quelle fatte una volta tornati al potere nell’agosto del 2021, le ong decidono di riprovarci in Afghanistan.

I talebani avevano promesso di cambiare il loro approccio nei confronti delle donne rispetto a quanto fatto durante la precedente dittatura venti anni prima. Ma dopo pochi mesi hanno subito limitato tutti i diritti e le libertà alle donne. Il mese scorso hanno proibito alle donne di frequentare le università pubbliche e private. Anche le Ong in Afghanistan hanno avuto restrizioni tanto da denunciare l’impossibilità di proseguire le loro attività senza le donne.

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Ondata di freddo in Afghanistan, almeno 70 morti

tvsvizzera.it 18 gennaio 2023

Kabul  e molte altre province hanno registrato bassissime temperature dal 10 gennaio e la situazione non dovrebbe migliorare a breve. 

kabulAlmeno 70 persone sono morte in una settimana a causa dell’ondata di freddo in Afghanistan, un paese in preda ad una grave crisi umanitaria. Lo hanno riferito oggi le autorità.

Kabul e molte altre province hanno registrato bassissime temperature a partire dal 10 gennaio: nella regione centrale di Ghor si sono toccati -33 C° durante il fine settimana.

“Questo inverno è di gran lunga il più freddo degli ultimi anni”, ha sottolineato Mohammad Nasim Muradi, capo del servizio meteorologico dell’Afghanistan, avvertendo che “ci aspettiamo che l’ondata di freddo continui per un’altra settimana o più”.

Secondo il ministero per la gestione dei disastri, almeno 70 persone sono morte dall’inizio dell’ondata di freddo. A perdere la vita anche quasi 70’000 capi di bestiame, un bene vitale per gli afghani.

In diverse province del centro e del nord, forti nevicate hanno causato blocchi stradali, secondo i filmati pubblicati sulle reti sociali.

Tensioni e schermaglie, ma Islamabad e Kabul non vanno verso guerra aperta

Asia news, 18 gennaio 2023, di di Emanuele Scimia  PK ZH Afg Haqqani

Secondo Husain Haqqani, ex ambasciatore pakistano a Washington, le due parti vogliono mantenere relazioni stabili. Nonostante gli interessi nei due Paesi, è difficile che la Cina si inserisca nella diatriba. L’India fornisce all’Afghanistan aiuti allo sviluppo, ma non la si può considerare partner dei talebani.

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Un appello alla comunità internazionale e alle missioni estere in Turchia: osservare il processo di Kobanî il 7-9 febbraio

UIKI Onlus, 17 gennaio 2023 

HDP_Appello_copy_copy.jpgIl caso Kobani è stato presentato nel 2020 contro 108 persone, tra cui gli ex co-presidenti di HDP Selahattin Demirtaş e Figen Yüksekdağ, l’attuale co-presidente Pervin Buldan, e diversi attuali deputati e sindaci ed ex sindaci di HDP e tutti i membri del  Comitato esecutivo centrale di HDP del 2014.

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Uccisa l’ex deputata afghana Nabizada: rifiutò la fuga per stare vicina al suo popolo

TODAY Mondo, 17 gennaio 2023  

Per ora nessuno ha rivendicato l’omicidio. Secondo il portavoce della polizia di Kabul sono stati rubati gioieMursaal Nabizadalli e beni appartenenti alla donna

Si è rifiutata di lasciare l’Afghanistan, il Paese che amava, ed è stata uccisa per questo motivo. L’ex deputata afghana Mursaal Nabizada è stata assassinata,

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“Donne vita libertà” dal Kurdistan all’Iran all’Afghanistan

“Donna Vita Libertà è una rivoluzione che non si limita al rovesciamento del regime iraniano e del regime talebano, ma va oltre i confini dei nostri paesi. È una rivoluzione che punta a sradicare tutte le forme di discriminazione compresa quella di genere, di classe, di etnia o razza ovunque nel mondo”

Fiorella Carollo, Pressenza, 5 gennaio 2023

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Save The Children: i bambini afghani rischiano di dover lavorare 

Da quando i talebani hanno proibito alle donne di lavorare per le ong internazionali o nazionali, i bambini potrebbero essere costretti a tornare a lavorare per strada, nelle fabbriche o nelle case della gente perché i servizi che li sostengono sono stati sospesi a causa del divieto

Dire, il Metropolitano.it, 9 gennaio 2023

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