Dal blog di Enrico Campofreda - 27.2.2014
Desiderata che può essere esaudita perché qualche barba entrerà in qualche istituzione, anzi Qayum rammenta che nel piano di pacificazione nazionale quest’ipotesi dev’essere perpetrata seriamente. Nel suo eclettismo para amministrativo Karzai senior esorta tutti i cittadini elettori, gli affaristi, i giovani, gli studenti delle madrase a mostrare rispetto per le leggi e la Costituzione, alla stessa maniera riunisce in uno zibaldone buonista ogni genere di proposta. Quella contro la corruzione è un magnifico messaggio di propaganda.
Il vizio del malaffare è contemporaneamente un cancro e un’ossessione della casta politico-affaristica rafforzata da tempo da numerosi Signori della guerra. Per combatterla Qayum propone il duplice percorso di repressione, perseguito da forze dell’ordine e giudici, e coinvolgimento attraverso il lavoro di persone competenti e motivate. Costoro potranno diventare i principali controllori di una macchina statale attualmente depredata. Ai soavi buoni propositi del fratello maggiore si potrebbe obiettare che da oltre un decennio il presidente consanguineo non s’è mai occupato di fare chiarezza sulla sequela di scandali che hanno coinvolto uomini della sua gestione. Per tacere dei mega traffici di eroina che hanno condotto a oscura morte l’altro membro di famiglia: Walid.
