Dal blog di Enrico Campofreda - 6.6.2015

A chi giova? - Ma chi ha programmato un attentato, che allungherà la sua ombra, oltre la scia di sangue che si lascia alle spalle? L’analisi degli ordigni li scopre artigianali: piccole bombole di gas imbottite di sfere e chiodi, comunque mortali. Se non lo fossero state la strage avrebbe assunto proporzioni catastrofiche. Chi le ha collocate? quei Servizi che scoperti dal Cumhuriyet smistare armi e munizioni verso i più fondamentalisti fra i combattenti di Siria?
È presto per dirlo, sebbene un passo simile andrebbe a colpire il governo in carica. Sevizi deviati? E quali? Gli agenti amici di Fethullah Gülen e perciò nemici del presidente o i residuati di quello ‘Stato profondo’ del ‘partito dei militari’ in odore di golpismo contro cui proprio Erdoğan ha condotto una dura lotta otto anni or sono? Certo, dal riflesso emotivo il partito islamico non guadagna; quei kurdi, di cui taluni sondaggi dei giorni scorsi evidenziavano un’incertezza nella scelta di lista, restano attoniti. Come loro tanti cittadini, che oggi toccano con mano insicurezza fisica e progettuale nella società, potrebbero abbandonare le certezze dell’erdoğanismo.