
ANSA, 16 giugno 2025
L’Ambasciatore Grassi parla alla sessione del Consiglio Onu dei Diritti Umani
La “sistematica ed istituzionalizzata oppressione di donne e ragazze” in Afghanistan potrebbe configurare “una persecuzione di genere ed un crimine contro l’umanità”, ha detto il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi.
“Siamo inorriditi dal continuo deterioramento della situazione dei diritti umani in Afghanistan, in particolare, dalla sistematica e istituzionalizzata oppressione di donne e ragazze”, ha dichiarato l’Ambasciatore, intervenuto nell’ambito del Dialogo Interattivo con il Relatore Speciale sulla situazione dei Diritti Umani in Afghanistan, nel quadro della 59ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
Nel Paese asiatico, donne e ragazze continuano ad essere oggetto di “inaccettabili restrizioni dei loro diritti e libertà, tra cui lo smantellamento delle protezioni legali, l’esclusione dalla vita pubblica e l’imposizione di pratiche discriminatorie” che, nelle parole di Grassi citato in un comunicato della Rappresentanza, possono “configurare una persecuzione di genere ed un crimine contro l’umanità” ai sensi dello Statuto di Roma della Corte Penale internazionale, “di cui l’Afghanistan è uno Stato parte”.
In conclusione, il Rappresentante Permanente ha ribadito l’impegno italiano “ad affrontare la drammatica situazione dei diritti umani” nel Paese, al fine di “promuovere miglioramenti tangibili per il pieno godimento dei diritti umani” delle donne e delle ragazze afghane.
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