Non basta essere donna per contrastare la normalizzazione dei rapporti con il governo dei Talebani: nell’incontro a Istambul promosso dall’Iniziativa delle Nazioni Unite per l'educazione delle ragazze (Ungei) l’ex ministra dell’Istruzione Rangina Hamidi sollecita i governi globali a riprendere i “colloqui” con i fondamentalisti. Ma viene contestata dalle donne afghane presenti

Ruchi Kumar, The Guardian, 29 novembre 2023

...

Gli elogi dei funzionari stranieri non fanno che confermare la preoccupazione delle donne afghane per la normalizzazione del governo dei talebani e delle loro violazioni dei diritti umani 

Anselma Ellingwood, Ms. Magazine, 9 novembre 2023

download copy copy copy copy copy copy

Per informazioni: cisdaonlus@gmail.com - Per i giornalisti: stampa@cisda.it - Per le scuole: scuola@cisda.it

COMUNICAZIONE PER CHI VUOLE AIUTARE

Stiamo ricevendo, in questi giorni drammatici per l’Afghanistan, numerose mail e telefonate di persone ed associazioni che esprimono la loro forte indignazione per la condizione di sofferenza in cui il popolo afghano e soprattutto le donne sono costrette.
Il CISDA ringrazia tutte le Associazioni e i singoli che stanno esprimendo la loro solidarietà e si propongono per aiutare e sostenere il popolo afghano. Sui nostri canali social troverete informazioni e notizie che riceviamo direttamente dai nostri contatti nel paese. Attualmente la priorità resta quella di dare voce alle forze democratiche che sosteniamo pienamente.
Ci scusiamo pertanto se non riusciamo a rispondere ad ogni richiesta, ma per ora possiamo solo rinnovare il nostro appello a sostenere la campagna che il CISDA ha avviato per una raccolta fondi a favore delle organizzazioni e dei movimenti con cui collaboriamo da anni.
Per chi si reso disponibile ad accogliere le persone che devono lasciare il Paese, invitiamo ad aspettare le decisioni delle istituzioni nazionali ed internazionali rispetto all’avvio di corridoi umanitari. Qualora avessimo notizia di reti di solidarietà fidate provvederemo a renderle note.

Facebook CISDA

Chi volesse contribuire anche con una piccola cifra può farlo con un bonifico sul conto del CISDA, specificando nell’oggetto “DONAZIONE LIBERALE – EMERGENZA AFGHANISTAN”.

BANCA POPOLARE ETICA agenzia via Scarlatti 31 – Milano
Conto corrente n. 113666 – CIN U – ABI 5018 – CAB 1600
IBAN: IT74Y0501801600000011136660

grazieCare sostenitrici e cari sostenitori,
la situazione in Afghanistan sta diventando ogni giorno più difficile e rischiosa per tutte quelle persone, uomini e donne, che non si sono mai arrese alla brutale violenza del regime talebano.
Nell’anno appena concluso abbiamo avuto ospite della nostra associazione una compagna dell’organizzazione RAWA che il CISDA sostiene da più di venti anni. 
Molti e molte di voi hanno

...

RAWA7 ottobre 2021

Dichiarazione di RAWA sul 20° anniversario dell'occupazione dell'Afghanistan da parte di USA/NATO

rawa logo

Dopo vent'anni di guerra, il massacro di decine e migliaia di innocenti e la consegna dell'Afghanistan ai loro tirapiedi talebani (assicurando loro 85 miliardi di dollari in armi ed equipaggiamento militare), gli Stati Uniti e la

...

“Noi alzeremo la nostra voce ancora più forte e continueremo la nostra resistenza e la nostra lotta per la democrazia e i diritti delle donne!”

RAWA

L’invasione dell’Afghanistan da parte degli USA e dei paesi NATO, fatta con il pretesto di sconfiggere il terrorismo e liberare le donne, è stata un gigantesco fallimento.

La guerra ha prodotto 241.000 vittime (...

La lettera aperta che alleghiamo, promossa da numerose associazioni della "Rete In difesa di - Per i diritti umani e chi li difende" (www.indifesadi.org), tra cui AIDOS, AOI, ARCI, ARCS, CGIL, CISDA, CIPSI, COSPE, a cui hanno aderito oltre 40 altre associazioni e comitati, è stata inviata il 23 agosto al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai Ministri degli Esteri e degli Interni, alla Commissione Esteri della Camera e alla Presidente della Commissione per i diritti umani.

Al Rappresentante diplomatico italiano presso le

...

Non basta essere donna per contrastare la normalizzazione dei rapporti con il governo dei Talebani: nell’incontro a Istambul promosso dall’Iniziativa delle Nazioni Unite per l'educazione delle ragazze (Ungei) l’ex ministra dell’Istruzione Rangina Hamidi sollecita i governi globali a riprendere i “colloqui” con i fondamentalisti. Ma viene contestata dalle donne afghane presenti

Ruchi Kumar, The Guardian, 29 novembre 2023

download copy copy copy copy copy copy copy

 

Gli elogi dei funzionari stranieri non fanno che confermare la preoccupazione delle donne afghane per la normalizzazione del governo dei talebani e delle loro violazioni dei diritti umani 

Anselma Ellingwood, Ms. Magazine, 9 novembre 2023

download copy copy copy copy copy copy

Il sistema educativo del Paese è cambiato in modo significativo dall'agosto 2021. I Talebani hanno implementato importanti restrizioni all'istruzione femminile e si sono impegnati ad aprire più madrase a livello nazionale.

Afghan Witness, Rapporto, 7 novembre 2023

download 1

L'analisi approfondita di Afghan Witness sulle pratiche giudiziarie e le implicazioni per i diritti umani sotto il dominio talebano

Afghan Witness, Rapporto, 30 novembre 2023

images copy copy copy

Il racconto di una giovane afghana che ha passato la sua vita in mezzo alla guerra e al terrore

Tamana Rezaie, Hasht-E Subh, 27 novembre 2023

000 Del6439486 1 28 1140x641

Il Post, 24 novembre 2023 Afghani Pakistan

Chi non può tornare in Afghanistan dovrà pagarla, anche se ha ottenuto protezioni umanitarie in altri paesi

Le persone afghane senza documenti che lasciano il Pakistan per andare in paesi terzi devono pagare una tassa di 830 dollari (760 euro).

UIKI Onlus, 24 novembre 2023  anaes 800x445

L’Amministrazione Autonoma della Siria settentrionale e orientale chiede un intervento immediato contro gli attacchi della Turchia contro la popolazione civile nel nord della Siria, che violano il diritto internazionale.

Rete Jin, 25 novembre 2023  KJK 25novembre

La Comunità delle donne del Kurdistan (KJK) ha rilasciato una dichiarazione in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nella dichiarazione l’organizzazione ombrello delle donne curde ha analizzato gli sviluppi internazionali e la situazione nelle quattro parti del Kurdistan.

donne_e_talebani_copy_copy.jpg"Spesso ci chiudiamo nei nostri piccoli mondi, invece, anche in questo momento, il mondo intero ci dimostra che questo non è più possibile, la nostra vecchia Europa ho bisogno delle menti migliori che arrivano da ogni luogo del mondo e certamente le donne iraniane e le donne afghane sono un esempio da prendere in considerazione in ogni momento e se ne vanno in strada sapendo di poter morire cinque o sei per protestare, devono avere tutto il nostro sostegno"

Comune di Fano: Ordine del giorno presentato dalle Consigliere delle Donne Elette Cecchetelli, Tarsi, Luzi, Giacomini. Il 18 ottobre 2023 l'Ordine del giorno è stato approvato all'unanimità.

In allegato

...

Altreconomia, 24 novembre 2023 

Il Coordinamento italiano a soAE 23 novembre 23stegno delle donne afghane (Cisda), Large Movements e Altreconomia hanno inviato la petizione pubblica “Stand Up With Afghan Women” all’attenzione delle istituzioni italiane ed europee. Obiettivo: ottenere un intervento concreto a favore delle forze democratiche afghane e a tutela dei diritti.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre il Coordinamento italiano a sostegno delle donne afghane (Cisda), Large Movements  e Altreconomia, insieme alle

...

StundUp banner

 COMUNICATO, 23 novembre 2023

In occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre 2023, il Coordinamento Italiano a Sostegno delle Donne Afghane (CISDA), Large Movements  Aps e AltrEconomia, insieme alle associazioni afghane Revolutionary Association of the Women of Afghanistan (RAWA) e Hambastagi (Partito della Solidarietà) inviano all’attenzione delle istituzioni italiane, europee e internazionali la petizione “Stand Up With Afghan Women”.

Radio Bullets, 20 novembre 2023 

I social mediaimages_copy_copy_copy_copy_copy_copy_copy_copy_copy_copy_copy.jpg hanno fornito una piattaforma cruciale per le donne afghane dopo la presa del potere da parte dei talebani, ma una nuova indagine condotta da Afghan Witness rivela come coloro che osano parlare apertamente si trovano ad affrontare un fiume di abusi online. Gli impatti sono devastanti per

...

ilcaffègeopolitico.net  DESIREE DI MARCO16 novembre 2023

In 3 sorsi – Sono quasi due milioni gli afghani che stanno vivendo sulla propria pelle espulsioni di massa dal Pakistan. Il 4 ottobre il Governo di Islamabad ha infatti dato un ultimatum a tutti gli afghani privi di documenti, invitandoli a lasciare il Paese entro il 31 ottobre, pena il carcere o la deportazione. 

images copy copy copy

1. LE RELAZIONI TRA KABUL E ISLAMABAD

Per decenni il Pakistan è stata la metà per gli afghani in fuga dalla guerra. Il

...

l'antidiplomatico 8 novembre 2023

“La produzione di papavero da oppio in Afghanistan è crollata da quando le autorità di fatto hanno imposto un divieto sulla droga lo scorso anno, rivelano nuovi dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC)”. Così sul sito ufficiale dell’Onu

720x410c50 copy copy copy copy copy

La guerra dell'oppio dei talebani

“Secondo il documento Afghanistan

...

Malalai Joya - Milano, dicembre 2013

Meena Keshwar Kamal

MEENA (1956-1987) è nata a Kabul. Durante il suo periodo scolastico, gli studenti a Kabul e in altre città afghane erano profondamente impegnati in attività sociali e nei crescenti movimenti di massa.
Meena ha lasciato l'università per dedicarsi come attivista sociale ad organizzare le donne ed educarle. Perseguendo la sua causa per ottenere il diritto alla libertà e all'espressione e conducendo attività politiche, Meena ha posto le basi per la fondazione di RAWA nel 1977.
Questa organizzazione intendeva dare voce alle donne dell'Afghanistan private dei loro diritti e costrette al silenzio. Meena iniziò una campagna contro le forze sovietiche e il loro regime fantoccio nel 1979 e organizzò numerose marce e incontri in scuole, college e all'Università di Kabul per sensibilizzare l'opinione pubblica.
Un altro grande servizio reso da lei alle donne afghane è stato il lancio di una rivista bilingue Payam-e-Zan (Il messaggio delle donne) nel 1981. Per mezzo di questa rivista RAWA ha potuto lanciare con coraggio ed efficacia la causa delle donne afghane. Payam-e-Zan ha costantemente denunciato la natura criminale dei gruppi fondamentalisti.

Meena ha anche organizzato le scuole Watan per i bambini rifugiati, un ospedale e centri di artigianato per donne rifugiate in Pakistan per sostenere finanziariamente le donne afghane.
Alla fine del 1981, su invito del governo francese, Meena ha rappresentato il movimento afghano di resistenza al Congresso del Partito Socialista Francese.
La delegazione sovietica presente al Congresso, guidata da Boris Ponamaryev, ha lasciato la sala con vergogna quando i partecipanti applaudivano e Meena mostrava il segno di vittoria.
Oltre alla Francia Meena ha visitato anche vari altri Paesi europei e incontrato le personalità più importanti.
Il suo lavoro sociale attivo e la sua difesa effettiva contro le posizioni dei fondamentalisti e del regime fantoccio hanno provocato l'ira dei Sovietici e dei fondamentalisti; fu assassinata dagli agenti del KHAD (il braccio aghano del KGB) e dai loro complici a Quetta, in Pakistan, il 4 febbraio 1987.

A cura del

CISDA

COORDINAMENTO ITALIANO SOSTEGNO DONNE AFGHANE E.T.S.
Via dei Transiti 1 - 20127 Milano
Codice Fiscale 97381410154

Copyright © Osservatorio Afghanistan 2023
facebook_page_plugin