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Il cessate il fuoco del Pkk è un segno di forza. Per la pace

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Left,7 marzo 2025, di Hazal Koyuncuer

La democratizzazione non è mai una debolezza. La pace non è opera dei deboli, la pace è opera dei coraggiosi

«Concordiamo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan e dichiariamo un cessate il fuoco effettivo a partire dal primo marzo.2025».Così ha scritto il Comitato esecutivo del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan) ha affermato in una nota il Comitato esecutivo del Partito dei lavoratori del Kurdistan in risposta allo storico appello lanciato dal leader curdo Abdullah Öcalan il 27 febbraio 2025.
Öcalan ha sottolineato l’urgente necessità di democratizzazione in Turchia e ha chiesto al Pkk di deporre le armi e di sciogliersi. Il Pkk, in risposta, ha dichiarato «nessuna delle nostre forze intraprenderà azioni armate a meno che non venga attaccata».
È chiaro che un nuovo processo storico sta iniziando in Kurdistan e in Medio Oriente grazie a questa chiamata che avrà anche un grande impatto sullo sviluppo di un contesto di libertà e della governance democratica in Turchia e in Medioriente . Indubbiamente, essere in grado di fare un appello del genere è stato di importanza storica; ora, l’implementazione di successo del suo contenuto è di pari importanza. Dal Pkk concordano con il contenuto dell’appello così com’è e affermano che rispetteranno pienamente e implementeranno i requisiti che contiene. Tuttavia, il Pkk sottolinea che anche la politica democratica e le basi legali devono essere garantite per il suo successo.
Appare molto chiaro che il Pkk è stato il grande movimento dell’ultimo mezzo secolo in Kurdistan. Attraverso una lotta molto coraggiosa e di sacrificio, pagando un prezzo molto alto. La consapevolezza sviluppata da Öcalan e la grande eredità di esperienza creata dal Pkk danno al popolo curdo la forza di continuare la lotta per il bene in comune, la giustizia e la libertà sulla base della politica democratica.
Ora solo la leadership di Öcalan può rendere pratiche questioni come la deposizione delle armi. D’altro canto, come chiesto da Öcalan , verrà presto convocato un congresso del Partito. I fatti concreti mostrano chiaramente che affinché l’Appello per la pace e la società democratica venga implementato con successo, per la democratizzazione della Turchia e del Medio Oriente basata su una soluzione democratica alla questione curda e per lo sviluppo del movimento democratico globale, a Abdullah Öcalan devono essere concesse le condizioni per vivere e lavorare in libertà fisica e stabilire relazioni senza ostacoli con chiunque desideri.
La democratizzazione della Turchia è un punto di svolta in termini di dissoluzione del Medio Oriente sulla base della democratizzazione e della trasformazione. È un punto di svolta non solo per i curdi, ma anche per tutti i popoli della Turchia, per l’intero Medio Oriente. l’esistenza di uno spazio democratico e politico è possibile solo attraverso il rispetto delle identità, della loro libera espressione e organizzazione democratica, e delle strutture socio-economiche e politiche.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, il cancelliere tedesco, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, il relatore del Parlamento Europeo sulla Turchia, gli Stati del Regno Unito, della Germania, dell’Iran, dell’Iraq, dell’Arabia Saudita e il Portavoce per la Politica estera dell’Unione Europea hanno dato un forte sostegno all’appello di Abdullah Öcalan.
L’uscita della questione curda dal conflitto e dalla violenza, è basata sul riconoscimento della politica democratica e della dimensione giuridica. Tutti dovrebbero sapere che la democratizzazione non è mai una debolezza. La pace non è opera dei deboli, la pace è opera dei coraggiosi, la pace è opera dei forti. Costruire la democrazia è il lavoro dei coraggiosi. La democratizzazione e la pace sono elementi preziose e importanti per essere oggetto di negoziati politici. I diritti umani più elementari e i diritti più fondamentali dei popoli non possono e non devono mai essere negoziabili. Questo processo non è un processo di sconfitta.
Abdullah Öcalan durante gli incontri ha affermato: “La democrazia è l’arte di aprire liberamente la bocca alle persone”. È tempo che la Turchia parli. Ora è il momento per la società di esprimersi liberamente.

L’autrice: Hazal Koyuncuer è rappresentante della Comunità curda milanese

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