ROJAVA: 10 ANNI DOPO KOBANE, MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE IN DIFESA DEL CONFEDERALISMO DEMOCRATICO. SABATO 25 GENNAIO PRESIDIO A MILANO
Radio Onda d’Urto, 21 gennaio 2025
L’Amministrazione autonoma democratica della Siria del nord-est (Daanes) e l’esperienza del confederalismo democratico sono sotto attacco. Da fine novembre – dall’inizio dell’offensiva con cui Hayat Tahrir al Sham ha rovesciato il regime di Assad e preso il potere a Damasco – il sedicente Esercito nazionale siriano, supportato dall’esercito turco, cerca di invadere i territori della rivoluzione confederale. Negli ultimi giorni, droni e caccia di Ankara hanno bombardato di nuovo la diga di Tishreen nonostante la presenza di un presidio di civili a supporto della resistenza armata della Forze siriane democratiche. Gli attacchi hanno causato almeno 10 morti tra i civili, decine di feriti.
Il 26 gennaio 2025 ricorre il decimo anniversario della liberazione della città di Kobane, simbolo della rivoluzione in Rojava, dopo 120 giorni di resistenza da parte delle Ypg e Ypj contro l’occupazione da parte di Daesh (Isis). In occasione di questa ricorrenza, e di fronte alla situazione attuale, il movimento di liberazione curdo ha chiamato alla solidarietà internazionale per difendere il Rojava e la sua esperienza rivoluzionaria rompendo il silenzio della comunità internazionale sui crimini commessi dallo stato turco.
A Milano, sabato 25 gennaio 2025 appuntamento alle ore 14 in piazza San Babile per il presidio “Defend Rèjava”.
Di seguito il comunicato di Rete Kurdistan Italia, Uiki Onlus e Associazione Confederalismo Democratico Kurdistan di Milano:
DEFEND ROJAVA
La Rivoluzione del Rojava, che ha dato vita a un modello di convivenza pacifica, democrazia diretta e autodeterminazione, è oggi in grave pericolo.
L’escalation di violenza provocata dall’offensiva dell’Esercito Nazionale Siriano (SNA), con il supporto della Turchia, minaccia l’esistenza stessa di questo progetto di speranza e libertà. Dopo la presa di Aleppo, l’SNA ha occupato Tal Rifaat e Shebah, costringendo circa 200.000 civili a fuggire dalle loro case.
La Turchia, con il suo sostegno a queste forze, sta attaccando non solo la popolazione curda, ma anche i valori di libertà, giustizia e parità che la Rivoluzione del Rojava ha incarnato.
La resistenza curda contro l’ISIS è stata un faro di speranza per la Siria e per il mondo intero. Ora, con l’intensificarsi delle violenze, è essenziale non abbassare la guardia. La fine del regime di Bashar al-Assad potrebbe aprire un nuovo capitolo per la Siria, ma affinché si costruisca una Siria inclusiva e democratica, è fondamentale difendere la Rivoluzione del Rojava e il diritto dei suoi popoli a partecipare attivamente alla sua rinascita.
10 anni fa, il 26 gennaio 2015, avveniva la liberazione di Kobane, città curdo-siriana strappata dalle milizie popolari curde dello YPG e dello YPJ all’ISIS, il sedicente Califfato Islamico, dopo oltre 134 giorni di resistenza, costata duemila vite tra le fila delle milizie di difesa popolare.
Invitiamo tutti gli amici del popolo curdo e della rivoluzione del Rojava a scendere in piazza per difendere il modello di democrazia diretta e coesistenza pacifica che ha preso vita in questa regione, e per denunciare l’aggressione in corso. La loro resistenza è stata la nostra speranza, ora la nostra resistenza è la loro speranza: la rivoluzione del Rojava non può essere distrutta.
Presidio
Sabato 25 gennaio 2025
Ore 14.00 – Piazza San Babila, Milano
https://bresciaanticapitalista.com/2025/01/24/mentre-alimenta-ambigue-speranze-per-una-soluzione-politica-del-conflitto-ankara-non-smette-di-colpire-la-popolazione-civile-nel-nord-est-della-siria-e-intanto-la-polveriera-di-al-hol-rischia-di-def/