Wakht News Agency, June 1, 2011 di A. Aziz Ibrahimi
L’alta commissione delle Nazioni Unite per i rifugiati – UNHCR – con un report redatto insieme alla Banca Mondiale, ha espresso preoccupazione per i profughi interni in Afghanistan nelle provincie di Kabul, Herat e Kandahar.
La ricerca dichiara che la disoccupazione, la mancanza di un riparo e la povertà sono le sfide principali che devono affrontare le persone sfollate, aggiunge che queste vivono nella zona dove il piano urbanistico non era stato ancora attuato. Alessandra Morelli, dell’UNHCR in Afghanistan, ha dichiarato ai giornalisti che era preoccupata per la situazione degli sfollati interni. “Stanno soffrendo la mancanza di ripari, di occupazione e di povertà”. Ha chiesto ai paesi donatori di fornire aiuto agli sfollati per poter affrontare con urgenza i loro problemi. Il vice ministro Afghano per i rifugiati e rimpatriati, il dottor Abdul Samad Hami ha dichiarato ai giornalisti che “La ricerca è stata molto efficace e ci potrebbe aiuterebbe ad affrontare i problemi delle persone sfollate all’interno del paese”. Secondo lui, gli sfollati sono in gran parte fuggiti dalle provincie irrequiete di Kandahar, Helmand, Oruzgan, Nangarhar e Herat per le regioni relativamente sicure e necessitano di strutture sanitarie e istruzione. Più di 70.000 famiglie, che includono 433.000 persone hanno lasciato le loro aree residenziali per le aree rurali relativamente sicure.
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