AFGHANISTAN: DETENUTI DEL CARCERE DI BAGRAM DENUNCIANO GLI ABUSI DELLE AUTORITÀ STATUNITENSI
di Luca Pistone, Atlasweb, 9 gennaio 2012

La gestione del centro, che ospita 3.000 prigionieri e che si trova all’interno di una base militare USA, a breve verrà passata al controllo afghano.
“Durante la nostra ispezione a Bagram, alcuni reclusi ci hanno raccontato di presunte torture”, ha dichiarato Gul Rahman Qazi, presidente della commissione.
Qazi ha parlato di “percosse, umilianti ricerche nelle cavità corporali e lunghe esposizione al freddo estremo”. Ha citato il caso di Abdul Jabar, 71enne rinchiuso in una stanza buia e che “ha perso un dente dopo essere stato malmenato”.

“Sui corpi dei detenuti non abbiamo rinvenuto prove di torture, ma restano le denunce dei prigionieri”.
Un portavoce dell’ambasciata degli Stati Uniti a Kabul ha detto di aver ricevuto una copia del dossier della commissione, e che lo avrebbe “studiato di persona”.
Quello degli arresti di cittadini afghani da parte delle forze di sicurezza statunitensi, costituisce un forte ostacolo per le trattative tra i Governi di Kabul e di Washington per un accordo di partenariato strategico tra i due paesi. Un altro punto di contesa è rappresentato dai raid notturni effettuati dalle truppe americane nelle case afghane.

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