Da: UAAR
La situazione per le donne afghane è sempre più difficile. Il governo di Hamid Karzai, in trattativa con gli islamici più integralisti e coi talebani, ha recentemente approvato il codice di condotta per le donne stilato dagli ulema. Una pesante attentato ai diritti delle donne, che istituzionalizza uno stato di inferiorità nei confronti degli uomini su basi religiose e tradizionaliste.
Per questo, in vista del ritiro delle truppe della Nato dall’Afghanistan e con l’intensificarsi delle intimidazioni, le violenze e anche gli stupri da parte dei fondamentalisti, sempre più donne e ragazze abbandonano il lavoro e la scuola. E finiscono sotto la ‘tutela’ degli uomini, in casa. Il fenomeno si fa preoccupante, come ammette anche Guhramaana Kakar, il consigliere del presidente che si occupa della questione. E come rilevato dalle ong che forniscono supporto alle donne.
Quindi, le donne più attive e che hanno più consapevolezza dei propri diritti scelgono di espatriare all’estero, per avere possibilità di lavoro e studio che permettano loro di affermarsi e tutelare davvero i propri diritti. Il rischio è che l’islam integralista riconquisti di fatto l’Afghanistan, mentre le donne rimangono schiacciate dall’oppressione o decidono di emigrare abbandonando il paese al suo destino. Cosa che renderebbe ancora più remoto l’affermarsi di una vera democrazia.
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