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Afghanistan, per l’Italia un impegno di lungo termine

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E-online,26 gennaio 2012 – Enrico Piovesana

napokarzai 150x150Sul sito internet del ministero degli Esteri italiano si legge che il documento, che verrà siglato oggi pomeriggio a Palazzo Chigi in occasione dell’incontro tra Karzai e il Presidente del Consiglio Mario Monti, servirà a “rafforzare il sostegno e l’assistenza” all’Afghanistan “soprattutto sul fronte della sicurezza” e consisterà in “un piano di cooperazione a lungo termine che comprende tutte le principali forme di sostegno non più militare dopo il ritiro nel 2014”.

“L’accordo – spiega a E online Massimiliano Lagi, funzionario della Farnesina – rappresenta una cornice unitaria entro cui ricondurre e attraverso cui mettere a sistema i vari filoni di collaborazione esistente o da rafforzare: dal dialogo politico alla difesa/sicurezza, alla cooperazione allo sviluppo, alla collaborazione economica, alla lotta ai narcotici, agli aspetti culturali”.
“L’accordo bilaterale – prosegue Lagi – richiama le quattro intese bilaterali settoriali già sottoscritte nel 2011: accordo quadro di cooperazione allo sviluppo, accordo di cooperazione di polizia in materia di prevenzione e contrasto al traffico illecito di stupefacenti, sostanze psicotrope e precursori, memorandum d’intesa sulla cooperazione politica tra i due ministeri degli Esteri e sulla cooperazione economica”.

 

“Il meccanismo di attuazione prevede la formazione di una commissione mista, presieduta dai due Ministri degli Esteri, che dovrà mettere a punto e concordare proposte operative per ogni singolo capitolo di collaborazione”, conclude il funzionario del Mae, specificando che “l’accordo non prevede oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, essendo di natura programmatica e di inquadramento di accordi già presi”.

Janan Mosazai, portavoce del ministro degli Esteri afgano, spiega a E online che l’accordo riguarderà in particolare “l’impegno di lungo periodo dell’Italia nella cooperazione allo sviluppo e nell’ambito della sicurezza, in particolare per l’addestramento delle nostre forze di sicurezza”.
“Ma nel documento – prosegue Mosazai – si parla anche dell’ampliamento dell’aeroporto di Herat e della circostanze rete viaria, un progetto di fondamentale importanza finanziato dall’Italia con un prestito a lungo termine (137 milioni di euro, ndr), del completamento della strada Kabul-Bamiyan (102 milioni di euro per un cantiere aperto sei anni fa, ndr) e della riforma del sistema giudiziario e penitenziario (progetto dai risultati discutibili, costato finora 81 milioni di euro, ndr)”.

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