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Afghanistan: grido d’allarme dell’ONU +16% vittime civili, nei primi 8 mesi 2.553 morti.

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Blue Planet Heart – venerdì 4 ottobre 2013

nangarhar people protest against night raidBilancio drammatico quello delle vittime in Afghanistan in questi mesi del 2013. In aumento i morti tra civili, con un incremento dei bambini uccisi negli attentati che vedono come principali vittime le donne.

Il bilancio diramato dall’ONU sulle vittime in Afghanistan nei primi otto mesi del 2013 è drammatico.
Secondo i dati comunicati questa mattina, le vittime civili sono aumentate del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 2.533 morti.

La Missione delle Nazioni Unite ha reso noti questi dati a Jalalabad, aggiungendo che addirittura in altre quattro province del paese – Kunar, Laghman, Nuristan e Langharar – l’incremento è stato del 54%.

Sulla base dei rapporti diffusi negli scorsi mesi, si tratta di una leggera flessione (ad Agosto era stato comunicato un aumento delle vittime pari al 23%) ma è un dato comunque preoccupante.

I Talebani sarebbero i responsabili della maggior parte di queste stragi che coinvolgono la popolazione civile, provocando la morte del 74% di esse.

Oltre la metà di queste vittime si deve ad ordigni esplosivi improvvisati oppure ad attacchi suicidi. In netto aumento sono gli attacchi nei confronti di funzionari governativi, come mullah e giudici. In aumento anche un altro dato drammatico, quello relativo ai bambini, attorno al 30% in più, mentre le donne rappresentano il 61% delle vittime.

L’associazione UNAMA, che si occupa dei diritti umani in Afghanistan, rileva che la situazione rimane di emergenza e sottolinea come manchi una struttura permanente in grado di investigare la cause di queste stragi di civili, ponendo l’accento sulla mancanza di trasparenza sulle missioni aeree e sull’uso dei droni.

Le accuse alle forze internazionali – che opereranno nel paese sino all’estate 2014 – è piuttosto duro e pone l’accento sul numero sproporzionato di munizioni utilizzate dalle forze CIA o militari e denuncia come sinora non siano state fornite spiegazioni.

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