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L’eredità dell’Afghanistan la dipendenza da oppio dei bambini

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RAWANews – 1 marzo 2013 – The Japan Times, March 1, 2013

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), in nessun altro paese al mondo si produce tanta l’eroina oppio e hashish come in Afghanistan, un triste primato per un paese già devastato dalla guerra.
Di Cesar Chelala

Un rapporto appena pubblicato dalla Missione delle Nazioni Unite in Afghanistan, afferma che ci sono stati 2.754 morti e 4.805 feriti civili in quel paese nel 2012. Sotto silenzio è un grave effetto collaterale del conflitto: l’elevato numero di bambini dipendenti da oppio in Afghanistan. Il numero è aumentato sistematicamente negli ultimi anni.

La situazione non è limitata all’ Afghanistan. Anche in Pakistan c’è questo problema. Solo a Karachi, ci sono decine di migliaia di bambini tossicodipendenti, la maggior parte non riceve alcuna assistenza o supporto. Sarebbero necessarie nuove e più efficaci politiche per affrontare questa situazione.
Uno studio condotto in Afghanistan ha dimostrato che nel 25 per cento delle case dove abitano tossicodipendenti adulti i bambini testati avevano significativi segni di esposizione al farmaco, alcuni di appena 14 mesi. I bambini avevano comportamenti tipici dei tossicodipendenti da oppio-eroina: andando in astinenza quando non gli veniva più dato il farmaco.
Nei campioni d’aria interna non si trovano solo oppoioidi, ma la concentrazione era estremamente elevata.

Come avviene con il fumo passivo di sigaretta, l’aria e le superfici interne contaminate sono un grave rischio per la salute dei bambini.

 

Non si sa ancora a seguito di tale esposizione quale è la portata dei problemi di salute nei bambini. Quello che si sa è che il numero di consumatori di droga adulti è passato da 920.000 nel 2005 a oltre 1,5 milioni nel 2010, secondo Zalmai Afzali, portavoce del ministero della lotta contro il narcotraffico in Afghanistan. Un quarto di questi si pensa siano donne e bambini.
Se le tendenze attuali continueranno, l’Afganistan potrà diventare la principale nazione al mondo che fa uso di droga su base pro capite.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), nessun altro paese al mondo si produce tanta eroina, oppio e hashish come in Afghanistan, un primato triste per un paese già devastato dalla guerra. Sforzi fino ad ora si sono concentrati sull’eradicazione del papavero e il controllo cercando di arginare le esportazioni. Meno attenzione è stata posta al problema crescente dipendenza domestica tra i bambini.

Tra i fattori che determinano un aumento dei livelli di consumo di droga negli adulti sono l’elevato tasso di disoccupazione in tutto il paese, sconvolgimenti sociali causati dalla guerra e dalle vicende precedenti, il ritorno dei profughi provenienti dall’Iran e dal Pakistan, che erano diventati tossicodipendenti mentre erano all’estero. In entrambi i paesi, l’elevato numero di bambini dipendenti da oppio è un serio problema, in particolare tra i bambini d strada.

Anche se il governo iraniano ha aperto numerosi rifugi per i bambini di strada a Teheran, sarebbero necessari molti più centri per prendersi cura di loro.
Secondo alcune stime, ci sono da 35.000 a 50.000 bambini in quella città che sono costretti dai loro genitori o altri adulti a chiedere l’elemosina per vivere per le strade o lavorare faticosamente in negozi per salari molto bassi.
Questi bambini sono soggetti a tutti i tipi di abuso. Molti di loro finiscono nel giro della prostituzione organizzata come parte del commercio del sesso. I bambini sono spesso trasportati in altri paesi in cui sono costretti a prostituirsi, mentre altri semplicemente scompaiono.
Nella sola Karachi, dove ci sono decine di migliaia di bambini dipendenti da hashish, altri dipendenti da droghe più pesanti che presentano altri problemi. Il crescente numero di bambini di strada ha portato all’aumento della criminalità di strada e molti coinvolti nel traffico di droga in città.

La condivisione di siringhe contaminate aggiunge il rischio di infezione da HIV. “La tossicodipendenza e l’HIV / AIDS sono, insieme, sono lo tsunami silenzioso dell’Afghanistan”, ha dichiarato Tariq Suliman, direttore del centro di riabilitazione Nejat per l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari.

La distinzione tra produzione e consumo dei paesi è cambiata.
“Tradizionalmente i paesi consumatori diventano produttori di droghe sintetiche. A loro volta, i paesi produttori diventano consumatori. Ciò che rimane è una responsabilità condivisa internazionale. Nessun paese dovrebbe essere lasciato da solo in questo modo”, ha detto Jean-Luc Lemahieu, il rappresentante nel paese dell’UNODC.

Ci sono circa 90 centri di trattamento farmacologico dispersi in tutto l’Afghanistan, ma la maggior parte sono piccoli, con poco personale e senza fondi. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno le risorse per espandere rapidamente e finanziare adeguatamente tali cure e centri di riabilitazione in tutto il paese.
Il gran numero di bambini dipendenti da oppio in Afghanistan è una delle più oscure eredità di questa sfortunata guerra.

Cesar Chelala, MD e Ph.D., è un consulente internazionale per la salute pubblica e un vincitore del Overseas Press Club of America Award.

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