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I bambini afghani pagano per le violenze.

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Aljazeera.com – Bethany Matta 17 luglio 2014

2014717994012734 20I violenti attacchi in Afghanistan causano un aumento delle vittime civili in particolare dei bambini e impediscono l’accesso alle cure mediche.
Mohammad Sabir stava camminando vicino ad una clinica nella provincia di Parwan nell’Afghanistan orientale, la mattina dell’8 giugno, quando una violenta esplosione ha devastato la zona

Sabir e suo figlio Mohammad Taous di 10 mesi, che teneva per mano, è morto con quattro studenti che si erano fermati a guardare le forze Afgane e della NATO che erano accampate davanti alla clinica per indagare su un razzo sparato nella zona la mattina precedente.
“Stavo andando a lavorare in quel momento,” ha detto il dottor Abdul Basir, che lavora presso la clinica. “Ero a circa 40 metri quando ho sentito l’esplosione e poi ho visto una grande nuvola di fumo nel cielo.”

Quest’anno, in tutto l’Afghanistan, gli attacchi che hanno portato alla mutilazione e l’uccisione di bambini sono aumentati.
Da gennaio a giugno, in media alla settimana 40 bambini sono stati uccisi o feriti, secondo l’UN Assistance Mission in Afghanistan’s (UNAMA) nella relazione sulle vittime civili in Afghanistan. Con un aumento del 34 per cento dei bambini vittime rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il numero totale di vittime civili complessive durante questo periodo è stato superiore del 24 per cento.

Il 14 giugno, quando si sono tenute le elezioni per il ballottaggio presidenziale, 20 bambini sono stati uccisi e 39 feriti nei combattimenti, il più alto numero di vittime in un solo giorno dal 2009.

Farshid, di 13 anni, Jamshid e Farshiad di 14, sono stati tra quelli gravemente feriti nell’attacco alla clinica medica, dove sono morti almeno quattro soldati della Nato.
Jamshid, quando avvenne l’esplosione, stava comprando dei fogli per il suo esame al negozio proprio di fronte parcheggio della clinica. La gamba sinistra di Farshid è stata amputata sotto il ginocchio, mentre Farshiad, il cui fratello era uno tra i morti, è in attesa di sottoporsi ad una amputazione in un ospedale della capitale, Kabul.

“Sto guardando la gamba di mio figlio e vedendo che il suo piede sta andando in cancrena,” ha detto il padre di Farshiad, Abdul Munir, al medico. “C’è un modo per portarlo fuori dal paese per un intervento chirurgico al fine di salvargli la gamba? Troverò i soldi.”
Mentre l’attenzione si è concentrata di recente sulle controverse elezioni presidenziali in Afghanistan, gli attacchi violenti sono cresciuti e sono più frequenti. Le civili vittime nel primo semestre dell’anno e nel solo mese di luglio sono aumentate e raffigurano un quadro desolante di quello che potrebbe seguire.

“Stiamo assistendo ad un aumento dei bambini feriti. Durante le elezioni, soprattutto il primo turno”, ha detto Michela Paschetto, responsabile dell’ospedalea di Emergency a Kabul, un ospedale di sostegno alle vittime della guerra.

Dal 1° luglio, diversi attacchi hanno portato ad un numero rilevante di incidenti tra i minori, l’assalto alla clinica è uno di questi.
Rapporti locali indicano che almeno dodici bambini sono stati uccisi a livello nazionale oltre ventiquattro feriti – non compresi quelli dell’attacco di Mercoledì nella provincia di Paktika, in cui sono state uccise 89 persone e quasi 40 feriti.

Alistair Gretarsson, un portavoce per l’UNICEF, ha detto che l’aumento dei bambini vittime civili è in linea con il complessivo di civili uccisi.
Anche se le truppe della NATO prevedono quest’anno il ritiro, i combattimenti in Afghanistan sono tutt’altro che finiti.

Il numero delle vittime civili a causa di  ordigni esplosivi improvvisati, (più comunemente conosciuti come IED Improvised Explosive Device) è aumentato in tutto il paese per il sesto anno consecutivo, secondo il rapporto UNAMA. Tuttavia, i combattimenti di terra hanno sostituito gli IED come causa di morte.
Gli scontri non hanno solo ucciso e mitilato i bambini, ma dicono gli operatori sanitari, hanno anche impedito l’accesso alle strutture sanitarie anhce per gli altri malati

“I pazienti non feriti di guerra spesso subiscono dei ritardi nel loro viaggio verso l’ospedale per evitare i rischi che si possono incontare sulle sulle strade dovuti agli IED”, ha detto Marcus Bachmann, il coordinatore di Medici Senza Frontiere all’ospedale Boost a Lashkar Gah.

“Stiamo parlando di bambini affetti da malnutrizione grave o con infezioni in setticemia, le cui famiglie hanno dovuto aspettare per molti giorni prima di prendere la strada di Lashkar Gah”, ha detto Bachmann. “Arrivano in all’ospedale di Boost nelle ultime fasi della loro malattia. Questi bambini sono veramente vittime indirette ma gravi di questa situazione.”

(trad. a cura di Cisda)

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