Milano, 24 ottobre 2014 – Comunicato del CISDA – Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane
In seguito a elezioni completamente fasulle, fatte di brogli e di minacce, e a un conteggio dei voti pilotato dagli USA, è stato recentemente insediato come presidente dell’Afghanistan Ashraf Ghani, profondamente implicato nel sistema di spartizione mafiosa del territorio e delle risorse afgane attraverso le sue alleanze con vari gruppi fondamentalisti.
La fine era nota. Quasi un anno fa, a Milano, l’attivista afgana per i diritti umani Malalai Joya, ex deputata di un parlamento che non ha saputo far altro che espellerla perché ha il vizio di dire la verità, prevedeva che alla testa di uno “stato costruito sulla mafia” sarebbe comunque stato messo un criminale fondamentalista, fantoccio utile agli USA e agli interessi internazionali, del tutto impermeabile ai problemi degli afgani.
In questa registrazione, Malalai Joya spiega come si sta organizzando una resistenza democratica afgana contro questi maneggi criminali sulla pelle degli afgani, prima di tutto attraverso una lotta di liberazione dall’imperialismo USA e NATO.
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