Corrieredellasera.it – Redazione Online – 15 gennaio 2014
Le autorità religiose contro Watandar: “Manda in onda canzoni simili a quelle occidentali e cose inutili che minacciano i nostri valori”.
Trasmissione di «programmi immorali». Con questa accusa a Jalalabad, nell’Afghanistan orientale, una radio è finita nel mirino delle proteste di ulema, funzionari governativi e abitanti della città. Secondo le denunce, la radio “Watandar” trasmette «programmi immorali», che hanno effetti negativi sui giovani della provincia di Nangarhar.
DIALOGHI SCANDALOSI -La protesta è arrivata sulle scrivanie del dipartimento per l’Informazione e la cultura nella provincia. Per Maulvi Himmat, la radio ignora l’impegno sociale e fa solo trasmissioni «immorali». Non manca chi, come si legge sull’agenzia di stampa afghana Pajhwok, dà alla radio la colpa di dare voce a ragazzi e ragazze che cantano canzoni e intervengono scambiandosi «parole d’amore».
COSE INUTILI – «Ascoltando questa radio non si capisce se sia in Afghanistan o in Occidente, dove i giovani si esprimono apertamente riguardo l’amore», ha detto uno scrittore afghano, Sahar Gul Amirzai. E non manca chi, come un docente della Facoltà di Giornalismo dell’Università di Nangarhar, denuncia come «purtroppo alcuni mezzi d’informazione si concentrino solo su cose inutili che distruggono i valori culturali e dell’Islam nel nostro Paese».
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