Che il Sacrificio di Farkhunda ci guidi nella nostra Lotta al Fondamentalismo e all’Occupazione Straniera!
Dal sito di Hambastagi – Partito della Solidarietà dell’Afghanistan – 16 marzo 2016
È trascorso un anno esatto dalla brutale uccisione di Farkhunda in pieno centro a Kabul, un fatto che ha provocato rabbia e indignazione non solo tra il popolo afghano ma in tutto il mondo.
E mentre gli spietati criminali oggi al governo con la coscienza macchiata di sangue rimangono impassibili, i responsabili del brutale assassinio di Farkhunda ed i loro protettori continuano a farla franca. Vergognose strategie sono state ideate per coprire uno dei crimini più spietati e selvaggi della storia del nostro paese.
Il ‘processo’ messo in scena sia pubblicamente che dietro le quinte, e che ha visto un paio di pregiudicati condannati per questo orrendo crimine, dimostra ancora una volta come questo tipo di atrocità sia stato possibile grazie al potere di noti criminali appartenenti alla rete di mullah e mafia che governa il paese.
Dietro questo inimmaginabile massacro si celano i responsabili di anni di guerra civile e bagni di sangue che in passato hanno messo in ginocchio la popolazione di Kabul, costretta al silenzio e alla sottomissione.
Ma il sangue della povera Farkhunda ha smascherato la vera identità di questi criminali oscurantisti e per la prima volta in tanti anni ha scosso la coscienza del popolo afghano che ha fatto sentire la propria voce condannando ogni forma di barbarie e fondamentalismo.
Il Solidarity Party of Afghanistan, assieme a gruppi e menti progressiste e democratiche, dinnanzi alle minacce avanzate dai codardi sciacalli responsabili della morte e mutilazione della giovane donna, sono riusciti ad erigere a Kabul un monumento in sua memoria.
Il Shaheed Farkhunda Monument vuole essere la testimonianza della lotta condotta instancabilmente da tutti coloro che rifiutano la mentalità misogina, oscurantista, ignorante e bigotta dei potenti e così come il sistema di impunità che governa il paese.
Ancora una volta il Solidarity Party of Afghanistan ricorda al tormentato popolo afghano e a tutti i movimenti progressisti, che il sangue della martoriata Farkhunda è vivo nella coscienza di ogni afghano che si rispetti. Non lasciamo che questi traditori calpestino la nostra dignità e il nostro onore. Fino a quando non sarà fatta giustizia sulla morte di Farkhunda, nessuna donna in Afghanistan potrà davvero considerarsi al sicuro.
I criminali fondamentalisti, con le loro scuse pseudo-intellettuali, sperano che la nostra gente dimentichi presto queste feroci barbarie contro Farkhunda, Rukhshana, Tabasum e migliaia di altre donne e uomini oppressi, ma è nostro dovere tenere viva la memoria della tragica vicenda di Farkhunda e lasciare che questo ricordo guidi la nostra lotta per la giustizia, perché il popolo afghano non conoscerà mai pace, stabilità e libertà senza la nostra battaglia per i nostri diritti.
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