A CRISTINA
UNA POESIA PER CRISTINA, da Graziella Longoni, che ringraziamo di cuore
di Graziella Longoni – 29 giugno 2018
A Cristina
“Resistere è esistere. Esistere è resistere”.
Sono le parole
della resistenza palestinese non violenta
che hanno illuminato
e illuminano
anche il tuo cammino
nel mondo,
a fianco
di chi non ha voce,
di chi è negato
nella sua dignità di soggetto.
Un cammino compiuto
declinando
sempre
il valore della disobbedienza civile
alle meschine leggi
del conformismo irresponsabile,
del patriarcato assassino,
di una politica nichilista
che idolatra la guerra,
giustifica il furto delle risorse,
desertifica i luoghi di vita
rendendoli inabitabili,
esalta lo scontro di civiltà
a favore di un Occidente malato
divenuto ormai
solo
“la terra del tramonto”,
la terra buia e inospitale
dell’assenza di empatia,
degli egoismi,
del risentimento,
dei populismi sovranisti,
dell’odio verso “l’altra/altro”,
espulsi dal “NOI” della comune umanità
e trasformati in nemico
da respingere,
da combattere,
da demonizzare,
da cancellare.
Violentemente strappata
a noi che ti amiamo
e con te condividiamo
scelte di vita,
segregata in un luogo
umanamente illegittimo
che punisce
la libertà di parola
e di movimento
di chi si sente
cittadino del mondo,
tu continuerai a resistere,
cara e indomita Cristina,
sostenuta dal calore
della tua contagiosa passione
per la vita,
dalla forza del tuo sdegno
verso i potenti
e del tuo impegno,
umano e politico,
contro ogni sopruso
e in nome di una giustizia
distributiva e riparativa
che denuncia responsabilità,
smaschera il senso di ideologie
apparentemente rassicuranti,
ricordando a tutti
che viviamo
in un mondo plurale
dove ciascuno ha il diritto
di condurre una vita dignitosa,
libera dalla guerra,
dalla fame, dalla paura.
Ti penso
nella solitudine della lontananza,
rinchiusa in un tempo
privato del suo naturale slancio
e il cuore mi si stringe
in una morsa di dolore.
Sono sicura
che cercherai di consolare
e di infondere fiducia
a chi ti sta accanto
in quella tua prigione
costruita dalla violenza
di un potere tirannico.
Ma quando scende la notte
e il silenzio dilaga
e la nostalgia affonda
la mente nei ricordi,
riesci a dormire,
a sognare le nostre mani
protese verso di te,
a sentire il nostro abbraccio,
a immaginare le parole
che
pubblicamente
pronunciamo
per riportarti a casa?
Tornerai
e la luce
che illumina
il mondo dei giusti
tornerà a brillare negli occhi
di chi ha conosciuto
la tua calda umanità,
il tuo sorriso aperto,
la tua capacità
di intessere relazioni,
il tuo costante impegno
per rendere il mondo
un luogo ospitale
e insieme
torneremo a percorrere
le molte strade
per incontrare “l’altra/l’altro”.
Intanto
continua a resistere,
splendida compagna,
che mi hai insegnato il coraggio,
la grandezza della solidarietà,
la bellezza della condivisione.
Noi,
che siamo lì accanto a te
con i nostri pensieri d’amore,
ti aspettiamo.
Graziella
29.06.2018
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