La Stampa / Verbano Cusio Ossola, 7 aprile 2018, di BEATRICE ARCHESSO
Una donna-coraggio è ospite oggi – sabato 7 aprile – alle 18 in biblioteca a Verbania: Malalai Joya, attivista afgana che vive sotto scorta per aver denunciato i «signori della guerra» che hanno dilaniato il suo Paese. Lei, che nel 2003 era riuscita a entrare in Parlamento, ne è stata espulsa nel 2007 per la presa di posizione contro i vertici dell’Afghanistan che si erano macchiati di crimini verso il popolo. La sua passione politica, la lotta per i diritti umani che le è costata continue minacce di morte, le denunce coraggiose caratterizzano la vita della quarantenne afgana che ha scosso l’opinione pubblica. Ma la vita di Malalai Joya è molto di più, come raccolto nel libro «Finché avrò voce.
La mia lotta contro i signori della guerra e l’oppressione delle donne afgane» di cui è autrice. Già da bimba Joya vive i traumi del suo Paese ferito in guerra, ma dopo il crollo del regime talebano riesce a entrare nel Loya Jirga, il gran consiglio che dovrebbe segnare un nuovo inizio. La speranza dura poco. In realtà si ritrova seduta a fianco degli aguzzini di sempre. Però non tace.
Il suo discorso è diventato pietra miliare per l’Afghanistan e per il mondo. Da allora Malalai Joya è oggetto di continui tentativi di attentati, è costretta a girare col burqa nonostante l’abbia sempre combattuto e vive un’esistenza blindata, su un filo che potrebbe spezzarsi da un momento all’altro
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