Skip to main content

CONTINUAMENTE

|

36295462 1805656699542569 8370384281964380160 n copy copy copy

di Cristiana Cella, 29 giugno 2018

CONTINUAMENTE, Cri. Ti penso ogni momento.

Penso ti manchi il vento,
la luce, le risate, i gesti condivisi, la quotidianità del tuo amore battagliero per il mondo. Quella forza leggera che è sempre con te,
che ti spinge verso gli altri, che è lì, pronta, quando qualcuno ne ha bisogno. Lo so, per la nostra amicizia. Quella non può essere spenta, da nessuno, mai. Il silenzio, la solitudine, l’avarizia di gesti d’amore, non fanno parte di te. Un vestito stretto di cui ti libererai in fretta. Vorrei poterti raggiungere, con queste poche parole, che sono poi il mio strumento.

So che il tuo coraggio, che ha superato tanti ostacoli, non ti mancherà, anzi, diventerà più forte, che il regalo della tua inarrestabile ironia non ti tradirà anche in questi giorni bui. Non si può mettere in gabbia, senza nessun motivo, quello che tu sei e che hai fatto sempre. Ti penso in questo limbo assurdo, dove si trascinano le ore, ognuna una prova. Ora sei tu dalla parte di chi è privato dei propri diritti, nel luogo abitato da chi hai sempre difeso. Sono tutti con te, adesso. La tua strada, la nostra, la tua voce, quella di tante persone che combattono per vivere con dignità, non si fermeranno per questo. Sono sicura che chi condivide la tua sorte, in quel luogo oscuro, conterà su di te per non abbassare la testa. Penso alle piccole cose, ai disagi del corpo. Spero tu possa mangiare decentemente, bere acqua pulita, dormire in un letto. Che la sporcizia, la tua nemica, non ti assedi. Che i tuoi pensieri neri cedano alla tua pazienza combattiva.

Noi ci siamo, almeno con il nostro affetto, e aspettiamo la festa degli abbracci al tuo ritorno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *