Afghanistan: le atrocità dei reparti d’assalto sostenuti dalla Cia
Osservatorio Diritti – 27 Novembre 2019, di Fabio Polese
Un rapporto di Human Rights Watch denuncia esecuzioni sommarie contro la popolazione civile in Afghanistan commesse da paramilitari addestrati dalla Cia, l’agenzia di intelligence americana.
Le forze afghane sostenute dalla Cia, l’agenzia di intelligence americana, avrebbero commesso esecuzioni sommarie contro la popolazione civile.
A denunciarlo è il recente rapporto They’ve Shot Many Like This: Abusive Night Raids by CIA-Backed Afghan Strike Forces (Hanno sparato a molti in questo modo: Incursioni notturne abusive da parte delle forze d’attacco afghane sostenuto dalla CIA) realizzato da Human Rights Watch(Hrw).
Secondo l’organizzazione, che nelle 53 pagine del documento riporta 14 casi avvenuti tra la fine del 2017 e la metà del 2019 in Afghanistan, i reparti d’assalto appoggiati dai servizi segreti statunitensi avrebbero condotto gravi abusi nel corso di ripetute missioni notturne.
«Nell’intensificare le operazioni contro i talebani, la Cia ha permesso alle forze afghane di commettere atrocità, comprese esecuzioni extragiudiziali e sparizioni», ha dichiarato Patricia Gossman, direttrice associata per l’Asia dell’organizzazione e autrice del rapporto.
«Queste forze hanno sparato alle persone sotto la loro custodia e hanno consegnato intere comunità al terrore di incursioni e attacchi aerei indiscriminati», ha aggiunto.
In molti degli attacchi notturni documentati da Hrw, i reparti d’assalto avrebbero preso di mira i civili a causa di identità errata, scarso lavoro di intelligence o rivalità politiche, soprattutto nelle zone rurali, quelle che sono fuori dal controllo delle autorità. In particolare nelle province di Ghazni, Helmand, Kabul, Kandahar, Nangarhar, Paktia, Uruzgan, Wardak e Zabul.
Guerra in Afghanistan: le testimonianze delle uccisioni
«Hanno fatto saltare con l’esplosivo il cancello del nostro complesso e hanno ucciso uno dei miei figli sul retro della nostra casa, mentre un altro è stato portato via», ha detto un residente della provincia di Wardak a Hrw. «Ci hanno accusato di dar da mangiare ai talebani, ma siamo stati costretti. Se non gli davamo quello che ci chiedevano, ci avrebbero ucciso», ha aggiunto.
Nell’agosto scorso, nella provincia di Paktia, «un’unità paramilitare ha ucciso otto uomini che visitavano le loro famiglie e altri tre nello stesso villaggio», si legge nel rapporto. Alcuni testimoni hanno spiegato a Hrw che nessuno aveva opposto resistenza prima di essere colpito a morte. «Le forze armate hanno ucciso un uomo di 60 anni davanti agli occhi di suo nipote e a uno studente di 20 anni gli hanno sparato in bocca», denuncia il report.
Afghanistan: colpiti anche bambini e personale medico
Secondo Hrw i raid notturni sarebbero «stati spesso accompagnati da attacchi aerei che hanno ucciso indiscriminatamente o sproporzionatamente i civili». Nel report viene illustrato anche il caso di un attacco aereo a Nangarhar, che avrebbe ucciso almeno 13 persone, compresi diversi bambini.
«Durante le incursioni notturne nelle strutture mediche – continua il documento – le forze paramilitari hanno aggredito e talvolta ucciso il personale medico. A luglio le milizie paramilitari hanno fatto irruzione in una clinica medica nella provincia di Wardak, hanno accusato il personale di curare i combattenti talebani e ucciso una guardia e un addetto al laboratorio».
L’operazione antiterrorismo della Cia in Afghanistan
Dal 2001 la Cia ha mantenuto un’operazione contro il terrorismo in Afghanistan parallela ma distinta dall’operazione militare statunitense. Continuando a reclutare, equipaggiare, addestrare e schierare forze paramilitari alla ricerca dei terroristi di Al Qaeda, dei talebani e, dal 2014, anche dei miliziani affiliati allo Stato islamico.
Rispondendo al rapporto Hrw, il servizio d’intelligence americano ha contestato il rapporto, dichiarando che molte delle affermazioni contro le forze speciali afghane sarebbero «false o esagerate». «A differenza dei talebani, gli Stati Uniti sono impegnati nel rispetto dello stato di diritto», ha affermato Timothy Barrett, portavoce dei servizi segreti statunitensi. Che ha poi aggiunto: «Non avalliamo né parteciperemmo consapevolmente ad attività illegali».
La richiesta di indagini imparziali
Ma il fatto che le milizie talebane abbiano spesso commesso violazioni delle leggi di guerra e violazioni dei diritti umani, inclusi attacchi indiscriminati che hanno ucciso e ferito numerosi civili, non giustifica certo le violenze documentate da Hrw.
Proprio per questo, l’organizzazione ha chiesto al governo afghano di indagare in modo imparziale su tutte le accuse di abuso da parte delle forze di sicurezza e di perseguire i responsabili, oltre che di sciogliere e disarmare le forze paramilitari che operano fuori delle normali catene di comando.
Al governo degli Stati Uniti, invece, Hrw ha chiesto di indagare sul personale americano coinvolto in questi abusi, perseguire i responsabili di crimini di guerra e cessare di sostenere le forze afghane che si sono rese responsabili di queste gravi atrocità.
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