TEV-DEM: Genocidio curdo con sostegno da NATO e ONU
Rete Kurdistan Italia – 10/11/2019
Il coordinamento del TEV-DEM reagisce duramente al silenzio di NATO e ONU a fronte delle pulizie etniche da parte della Turchia in Siria del nord e accusa le due organizzazioni di sostenere di fatto l’invasione del Rojava.
Il coordinamento del Movimento per una Società Democratica (Tevgera Civaka Demokratîk, TEV-DEM) si è pronunciato sull’atteggiamento delle organizzazioni internazionali rispetto all’aggressione turca contro i curdi in Siria del nord. La confederazione, che come struttura partecipativa-democratica rappresenta i diversi attori e le diverse culture del Rojava, nella sua dichiarazione formula una dura critica dell’incontro del segretario generale dell’ONU Antonio Guterres e il capo del regime turco Recep Tayyip Erdoğan, in occasione del quale la scorsa settimana a Istanbul si è parlato dei piani della Turchia di insediare milioni di profughi siriani nelle zone occupate nel nord della Siria. Il TEV-DEM accusa sia le Nazioni Unite sia la NATO di sostenere la politica genocida dello Stato turco rispetto ai curdi e la pulizia etnica.
La dichiarazione recita:
„Al di là di qualsiasi principio e idea di valori, il fascista Erdoğan e il suo Stato occupante Turchia conducono una guerra di aggressione genocida contro il popolo curdo per spezzare la sua volontà, rimuovere le sue conquiste e per impedire che i curdi ottengano uno status. Erdoğan vede garantita la sua esistenza e il suo futuro nella distruzione e nei massacri nei confronti del popolo curdo e attacca in modo brutale. Lui odia i curdi con tutto se stesso.
I curdi non vengono attaccati solo in Rojava, ma anche in Kurdistan del nord e del sud. L’intero popolo curdo è esposto a brutale repressione e attacchi. In Kurdistan del nord vengono messi in carcere per motivi politici deputati e sindaci dell’HDP (Partito Democratico dei Popoli) eletti con maggioranze chiare, così come i suoi presidenti, migliaia di iscritt*, attivist* e rappresentanti di organizzazioni curde democratiche.
Genocidio curdo con sostegno di NATO e ONU
Ogni giorno vengono di nuovo umiliati i valori del popolo curdo, i suoi cimiteri, le sue montagne e la natura del Kurdistan vengono bombardati con la più avanzata tecnologia della NATO. Tali metodi crudeli vengono praticati allo stesso modo in Kurdistan del sud. Inoltre la Turchia insieme a forze paramilitari fasciste come il cosiddetto Stato Islamico (IS), al-Nusra e l’ESL filo-turco in Rojava ha occupato la regione di Efrîn spingendo alla fuga centinaia di migliaia di persone. Tutt’ora a in Efrîn continuano pratiche come il cambiamento della struttura demografica e la pulizia etnica. Le minacce e gli attacchi del regime fascista di Erdoğan contro la Siria del nord e dell’est sono continuative. Curdi, arabi, cristiani – centinaia di migliaia di persone, oggi per via degli attacchi delle truppe di occupazione turche e delle sue bande costituite da rimasugli di IS e di altre organizzazioni, hanno dovuto lasciare le loro città, i loro villaggi e le loro case. Sono esposte a crimini come saccheggio, stupro e violenza sociale. È evidente che Erdoğan e il suo Stato occupante Turchia con armi e sostegno della NATO nonché con l’assenso da parte dell’ONU e di altre organizzazioni commette un genocidio nei confronti dei curdi, scaccia cristiani dai loro luoghi di origine e espone arabi alla repressione.
L’ONU è ancora un soggetto nel diritto internazionale?
Come curdi, arabi e cristiani condanniamo l’atteggiamento del segretario generale dell’ONU Antonio Guterres rispetto alla situazione attuale in Siria del nord e dell’est. Si pone la domanda sul perché Guterres conduca colloqui con un fascista come Erdoğan, le cui mani sono sporche del sangue dei popoli. Cosa spinge l’ONU a tacere a fronte del perdurare dello spargimento di sangue, degli attacchi e della politica di una pulizia etnica da parte della Turchia? Si può ancora parlare dell’ONU come soggetto del diritto internazionale se parla con Erdoğan dei suoi piani di insediare milioni di profughi siriani attualmente residenti in Turchia, nelle zone occupate della Siria del nord e dell’est, mentre la popolazione araba, curda e cristiana autoctona viene scacciata? Guterres ha perfino annunciato di verificare questi piani. Noi chiediamo all’ONU di agire in un modo che corrisponda al suo nome, al suo ruolo e alla sua missione, (…). Al fascista Erdoğan avrebbe dovuto prima di tutto chiedere perché ritiene di avere il diritto di scacciare dalla loro terra natia centinaia di migliaia di persone con attacchi con carri armati, artiglieria e aerei da combattimento. Il compito e il dovere dell’ONU e chiedere conto a Erdoğan e allo Stato occupante turco, non di prendere parte ai suoi crimini.
La NATO impedisce che venga fatta chiarezza sull’uso di fosforo bianco
Condanniamo con altrettanta durezza l’atteggiamento della NATO nei confronti del popolo curdo. Il patto atlantico con il suo atteggiamento appoggia il fascista Erdoğan e mette sotto pressione l’organizzazione per il divieto delle armi chimiche (OPCW) perché non indaghi sull’uso di fosforo bianco contro civili. Questo approccio rafforza Erdoğan e lo Stato turco occupante nel sottoporre il Rojava e i territori della Siria del nord e dell’est a una pulizia etnica totale. La NATO dovrebbe mettere fine a questa ingiustizia e alla sua ipocrisia invece di spianare la strada a un suo Stato membro per l’uso contro la popolazione di armi chimiche internazionalmente bandite in Rojava/Siria del nord e dell’est o in qualsiasi altro luogo al mondo. La Turchia definisce il popolo curdo da un secolo come ‚terrorista‘. Cosa pensa la NATO del fatto che un popolo che viene derubato della sua identità, non può parlare la sua lingua madre, non ha uno status e giorno per giorno è esposto al pericolo di una distruzione etnica sarebbe ‚terrorista‘? Come tutti gli altri popoli del mondo, i curdi vogliono vivere sulla base dei loro diritti legittimi e difendere la loro esistenza. Chi è quindi terrorista e chi sono coloro che praticano il terrorismo? Chi ha ridotto in macerie migliaia di villaggi curdi, scacciato milioni di curdi, fatto sparire migliaia di donne, bambini e politici con cosiddetti ‚omicidi da parte di ignoti‘ e esposto un intero popoli che fa valere i suoi diritti naturali a una una pulizia etnica?
La NATO non dovrebbe umiliare l’intelletto, la volontà e i valori del popolo curdo. L’ OPCW come organizzazione che si è impegnata per la vita dell’umanità, dovrebbe – se ancora possiede la sua dignità – opporsi alla repressione e adempiere alle sue responsabilità nei confronti dei popoli, Non dove agire su istruzioni della NATO e tacere a fronte di pulizie etniche e uso di armi chimiche. Se dovesse farlo comunque, abbiamo la certezza che medici e istituzioni onorevoli continueranno i loro sforzi per provare l’uso di fosforo bianco contro il popolo curdo. L’OPCW inoltre dovrebbe rimuovere le accuse di essere di parte. Ancora durante l’uso di armi chimiche da parte dell’esercito turco ha ricevuto una donazione di 30.000 Euro da parte della Turchia. Noi speriamo che l’OPCW agisca secondo la sua identità, adempia ai suoi doveri e alla sue responsabilità e assuma un atteggiamento onorevole rispetto ai suoi standard morali.
Noi continueremo a difendere la dignità dell’umanità
In questa sede rivolgiamo i nostri ringraziamenti in primo luogo all’umanità con una coscienza che sostiene i popoli del Rojava del nordest della Siria e a tutte le organizzazioni, personalità, accademici e intellettuali che si dichiarano solidali con la resistenza, così come alla Lega Araba, al Parlamento francese e al Senato USA. Il mondo intero deve sapere che continuiamo a essere esposti a una pulizia etnica. Nonostante questo faremo tutto ciò che è necessario e pagheremo il prezzo per proteggere la nostra dignità, la nostra esistenza e la nostra libertà. Come curdi, arabi e cristiani la lotta contro ‚Stato Islamico‘ ci è costata 11.000 caduti e oltre 20.000 invalidi di guerra. È stata una lotta per la dignità dell’umanità di cui andiamo fieri. Che si tratti di attacchi di IS, intenzioni genocide dello Stato turco occupante o di attacchi di gruppi di mercenari come al-Nusra; se dobbiamo pagare il prezzo ancora una volta, non arretreremo di fronte a questo. Noi continueremo la nostra lotta con forte volontà e grande fede per difendere la nostra esistenza e la dignità umana.“
Fonte: ANF
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