Migranti, il disastro della «rotta» dell’Europa
ilmanifesto.it – Alex Zanotelli – 17 ottobre 2020
Diritti . Dalla «patria dei diritti» nessuna volontà politica di salvare vite umane nel Mediterraneo. È il vero volto dell’Ue: ricca, potente, ma sempre più egoista, e intenta a costruire muri.
La politica migratoria dell’Unione Europea può essere espressa con una sola parola: «esternalizzare» le frontiere per bloccare sia la «rotta asiatica» che la «rotta africana». Per bloccare la ‘rotta asiatica’(Siria, Iraq, Afghanistan), l’Unione europea ha siglato infatti un accordo con il dittatore Erdogan, regalandogli sei miliari di euro, perché trattenesse in Turchia quattro milioni di profughi in fuga dai loro paesi per guerre che noi abbiamo scatenate.
Sempre in questo contesto, Bruxelles finanzia anche la Grecia perché trattenga nelle sue isole migliaia di profughi asiatici stipati in orribili campi come quello di Moria a Lesbo, spazzato via recentemente dal fuoco. Altrettanta crudeltà l’Europa la sta usando con quei migranti siriani e afghani che stanno tentando di entrare tramite la «rotta balcanica». (Gravi anche la responsabilità del governo italiano che ributta in Slovenia i migranti che passano il nostro confine orientale) Per bloccare la “rotta africana”, la Ue esternalizza le sue frontiere, spingendole sempre più a sud tramite il processo di Rabat per l’Africa occidentale e il processo di Khartoum per l’Africa Orientale.
La Ue, tramite l’Italia, continua a sostenere e a finanziare in Libia il governo di al-Serraj, uomo forte di Tripoli perché trattenga gli oltre mezzo milione di profughi africani, stipati in orribili lager dove gli uomini sono torturati e le donne stuprate (Onu e Amnesty). Tutto questo l’Italia lo sta facendo grazie al Memorandum Italia-Libia, vergognosamente rinnovato dall’attuale governo, ma soprattutto grazie alla Guardia costiera libica, composta in buona parte da criminali e trafficanti di esseri umani. La Commissione Europea afferma che per il 2020 sono stati stanziati 65 milioni per l’addestramento della Guardia costiera libica. Difatti il nostro paese tra il 2017/18 ha sostenuto la Guardia Costiera libica con 1.8 miliardi di euro.
È così che la Guardia Costiera libica ha catturato e riportato nell’inferno libico migliaia e migliaia di rifugiati che hanno tentato la fuga attraverso il Mediterraneo. È stata Bruxelles a stroncare l’operazione dell’Italia, Mare Nostrum, nata per salvare vite umane (ne sono state salvate oltre centomila), ma questo l’Europa non poteva accettarlo. Infatti Mare Nostrum è stato sostituito dall’operazione Sofia ed è stata rimpiazzata dall’operazione Irini, che può operare solo nell’Egeo per bloccare le armi alla Libia, ma non può salvare vite umane. (È stata fortemente voluta così dal nostro ministro degli esteri, Luigi Di Maio insieme ai Paesi di Visegrad).
Inoltre Bruxelles ha rafforzato Frontex con aerei e navi, non certo per salvare vite umane, anzi Frontex e EunavforMed cooperano con la Guardia costiera libica per segnalare i barconi dei migarnti in mare. Nessuna volontà politica di salvare vite umane nel Mediterraneo. Questo è il vero volto della nostra Europa: ricca e potente, ma sempre più egoista, chiusa su se stessa e intenta a costruire muri.
Lo ha rivelato anche la discussione sulla proposta della Presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, di abrogare il Regolamento di Dublino. Ma Ursula ha dovuto arrendersi all’ideologia di Visegrad e alle destre xenofobe, rinunciando a costruire un meccanismo di condivisione dell’accoglienza. «Sono deluso, amareggiato – ha reagito il deputato europeo Pietro Bartolo, già medico di Lampedusa – così è inaccettabile». La politica migratoria poi del nostro paese è sempre più funzionale a quella europea.
Molti speravano in un cambio di passo con il governo giallorosso, dato che Zingaretti aveva promesso una «discontinuità» con il precedente governo: con l’abrogazione dei Decreti Sicurezza di Salvini. Il nuovo Decreto abolisce le clausole più odiose dei Decreti Sicurezza e prevede un nuovo sistema di accoglienza per i profughi gestito dai comuni. Ma lascia ancora le multe , dai 10 ai 50mila ero, per le navi salvavite cioè criminalizza i salvataggi di persone in mare.«Questo decreto – ha reagito Domenico «Mimmo» Lucano, già sindaco di Riace – è un palliativo, non una vera svolta. Si continua a ritenere l’immigrazione un problema di ordine pubblico e non invece una risorsa».
La vera politica migratoria di questo paese la si vede nella chiusura dei porti e nel trattenere nei porti per futili ragioni le navi delle Ong. Per esempio nel periodo dal il 15 al 24 settembre tutte le navi salva-vite erano bloccate nei porti, mentre nel Mediterraneo morivano 200 persone per i vari naufragi. Se ci sarà una vera Norimberga, i nostri paesi verranno portati davanti ai tribunali internazionali.
Nella sua ultima enciclica Fratelli Tutti, papa Francesco sottolinea di nuovo come la politica migratoria europea giudica i migranti come esseri «meno umani» e come «tanti cristiani condividono questa mentalità». E continua: «È inaccettabile che i cristiani condividano questa mentalità e questi atteggiamenti, facendo a volte prevalere certe preferenze politiche , piuttosto che le profonde convinzioni della propria fede: l’inalienabile dignità di ogni persona al di là dell’origine, del colore e della religione e la legge suprema dell’amore fraterno». È questa la grande sfida che ha davanti a sé l’Europa, se vuole essere davvero «la patria dei diritti umani».
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