Non possono spezzare la libera volontà delle donne
Kongra Star, ReteJin, 10 febbraio 2021
L’uccisione di Saada al-Hermas e Hind al-Khedr fa parte di una serie di attacchi e minacce dell’ISIS nei confronti di membri e rappresentanti dell’Amministrazione Autonoma e delle tribù arabe della regione.
Femminicidi politici nei confronti di due attiviste locali
Traduciamo il dossier pubblicato il 10 febbraio 2021 in memoria di due compagne, Saada al-Hermas e Hind al-Khedr, uccise in un attacco mirato da parte dello Stato Islamico (ISIS) il 22 gennaio 2021 a Shadade, Heseke [Siria del Nord-Est].
Risponderemo con la resistenza! Organizzate, metteremo fine al femminicidio!
Şehîd namirin! – I/Le martiri non muoiono!
1. Che cosa è successo?
Il 22 gennaio 2021, a Shadade, nella regione di Heseke, le due politiche e attiviste locali Saada El-Hermas, co-presidente del consiglio comunale di Til El-Shayir, e Hind al-Khedr, sua vice e responsabile del comitato economico, sono state rapite e assassinate.
Secondo i vicini e le famiglie un gruppo di uomini armati sconosciuti e mascherati ha fatto incursione nelle loro case, la sera, entrando con la forza, poi ha abusato di loro e dei loro familiari e, con le armi, ha minacciato di uccidere le donne, le loro famiglie e i vicini. Infine, fingendo di essere membri dei servizi segreti, hanno rapito le due donne e le hanno portate in un luogo sconosciuto. Solo ore dopo, i corpi di Hind e Saada, che mostravano segni di tortura, sono stati trovati dai vicini a diversi chilometri dalle loro case, nel paesaggio desertico della zona di Dashisha, sulla strada principale di Shadade.
Quasi 24 ore dopo il ritrovamento dei loro corpi, lo Stato Islamico (ISIS) ha rivendicato l’omicidio delle due donne.
L’uccisione di Saada al-Hermas e Hind al-Khedr fa parte di una serie di attacchi e minacce dell’ISIS nei confronti di membri e rappresentanti dell’Amministrazione Autonoma e delle tribù arabe della regione. Già prima del loro assassinio, entrambe le donne avevano ricevuto diverse minacce da parte dell’ISIS, ma non si sono lasciate intimidire. I corpi delle due donne sono stati sepolti senza funerale, a causa delle minacce dell’ISIS nei confronti delle famiglie. Queste minacce contro le famiglie, il loro ambiente e soprattutto contro altri rappresentanti dell’Amministrazione Autonoma non sono finite.
Anche se nel 2018 le ultime città sono state liberate dall’ISIS, nella regione sono ancora presenti cellule dormienti che vanno tenute sotto controllo. Con le loro strutture nascoste, formate in Iraq e in Siria, queste reti continuano i loro attacchi contro la popolazione. Soprattutto nelle regioni a maggioranza araba, come Shadade, che si trova vicino al confine tra Iraq e Siria, e poi a Deir ez-Zor, a Raqqa e ad Hama di recente gli attacchi e le aggressioni sono aumentati significativamente. L’intento è quello di mantenere la regione instabile, intimidire la popolazione della Siria settentrionale e orientale e metterla contro i progetti democratici che si stanno gradualmente costruendo nella regione, nonostante la situazione complessa.
Le uccisioni mirate di Hind e Saada sono dirette principalmente contro le attiviste che lavorano senza sosta per la liberazione delle donne e che costituiscono una forza trainante nella costruzione di una società auto-organizzata nella Siria settentrionale e orientale.
2. Chi sono le donne assassinate?
Hind al-Khedr è nata come Eslam Latif al-Khedr nella città di Til El-Shayir, nel distretto di Al-Dashisha a Heseke. Essendo la figlia più giovane, è cresciuta a Til El-Shayir e lì si è diplomata. Dopo aver divorziato, ha vissuto con la sua famiglia ed è stata una madre single di una figlia che ora ha 4 anni.
Era molto interessata e ha lavorato duramente per partecipare alle attività dell’Amministrazione Autonoma e fare così dei passi verso una società democratica. Questo lavoro l’ha portata a ritenere che la lotta per i diritti delle donne fosse particolarmente importante e ha focalizzato la sua attenzione nei confronti del movimento delle donne del Kongra Star.
La sua vita era instabile e segnata da molte contraddizioni ma, nonostante le sfide che si è trovata davanti, non si è mai arresa. Per responsabilità verso sua figlia, la sua famiglia, ma anche verso la società, a partire dal 22 gennaio 2020 ha iniziato a lavorare per il comitato economico in cui era molto impegnata; ha partecipato attivamente a tutte le attività e ha continuato a battersi per una società democratica e comunitaria. Era convinta di questo percorso, amava ciò che stava facendo e si impegnava a fondo per difendere i diritti delle donne e rafforzare l’amicizia tra le popolazioni curde e arabe. Le persone che la conoscevano la descrivono come una persona molto vivace e socievole, con uno spirito gioioso, che dava forza a chi le stava intorno. Il suo impegno ha impresso una svolta alla lotta delle donne per la loro liberazione e ha fatto capire che organizzandosi insieme le donne potevano trovare una via d’uscita dall’oscurità. L’omicidio di Hevrin Khalaf, nel 2019, l’ha molto colpita e ha rafforzato la sua volontà di continuare la lotta delle donne contro ogni tipo di comportamento maschilista e di dare voce alle donne.
Saada Feysel El-Hermas è nata a Til El-Shayir nel 1993 e proveniva dalla tribù Giheshi. Ha frequentato la scuola fino alla nona classe e poi si è sposata. Anche lei ha divorziato e in seguito ha cresciuto da sola i suoi due figli, uno di un anno e mezzo e l’altro di sei mesi.
Saada, come Hind, dava grande importanza alla lotta per i diritti delle donne e quindi si è messa in contatto diverse volte con il Kongra Star con il desiderio di lavorare con loro. Anche lei è entrata a far parte dell’Amministrazione Autonoma il 1° gennaio 2020 venendo eletta co-presidente del consiglio comunale di Til El-Shayir. Era molto impegnata nel suo lavoro e partecipava attivamente a qualsiasi attività e azione; ci teneva a essere coinvolta e cercava sempre di collegarsi alla vita reale delle persone. Le piaceva stare con gli altri ed era amichevole; con la sua lotta riusciva a dimostrare che le donne con la loro forza e volontà possono essere riconosciute.
Hind e Saada venivano dalla stessa città e hanno iniziato a lavorare nello stesso momento. Entrambe hanno mostrato, con la loro volontà e forza, il potere delle donne nella lotta per costruire una società libera e democratica, basata sulla liberazione delle donne.
3. Attacchi mirati contro le donne
L’assassinio delle due politiche locali Saada al-Hermas e Hind al-Khedr si somma a una serie di attacchi mirati e assassinii di donne nel nord e nell’est della Siria, esplicitamente diretti contro l’organizzazione autonoma delle donne e la rivoluzione femminile nel Rojava. Si tratta di un attacco mirato alle donne civili che hanno un ruolo preciso nella politica, che sono coinvolte in organizzazioni femminili e/o democratiche e che rompono con i tradizionali ruoli stabiliti dal patriarcato.
In questo contesto, l’assassinio mirato di due donne arabe che erano organizzate in strutture locali dell’Amministrazione Autonoma mira a intimidire e scoraggiare le donne dall’organizzarsi e lottare per i loro diritti. È un attacco diretto alle conquiste delle donne, che hanno fatto passi importanti all’interno della società grazie alla loro lotta contro i ruoli patriarcali tradizionali. Con il loro attivismo giocano un ruolo importante nella rivoluzione delle donne nel nord e nell’est della Siria e nella costruzione di una coesistenza democratica tra i popoli. Nel nord e nell’est della Siria la forza unitaria delle donne, la loro lotta comune e le loro alleanze forniscono una chiara alternativa al sistema oppressivo di dominazione maschile dell’ISIS, che cerca di dividere i popoli della regione per poterli governare.
La guerra continua e gli attacchi nei confronti delle donne, dei loro corpi, delle loro vite e della loro organizzazione, e specialmente le uccisioni mirate di donne organizzate, vogliono a mettere a tacere le voci coloro che resistono e si ribellano alla violenza oppressiva e sfidano il sistema dominante, cercando di costruire società democratiche basate sulla liberazione delle donne. Queste voci dimostrano chiaramente che le donne sono le pioniere e il motore nel processo di costruzione di una società democratica e auto-organizzata.
Ricordiamo Saada al-Hermas e Hind al-Khedr come donne che hanno dedicato la loro vita e tutto il loro attivismo alla lotta per una Siria democratica e pluralista e un Medio Oriente democratico, basato sulla liberazione e la libertà di tutte le donne. Loro ci mostrano che, unite e organizzate, stiamo facendo passi decisivi verso la costruzione di una nazione democratica.
Movimento delle Donne Kongra Star
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