Ansa.it 2 febbraio 2022
Erano chiuse dall’avvento dei talebani al potere da agosto
Le università pubbliche in alcune province afghane hanno riaperto oggi per la prima volta da quando i talebani hanno preso il potere lo scorso agosto: sono ammesse anche le donne che però, secondo le autorità, saranno in aule separate dagli uomini.
Secondo un analista politico, la riapertura delle università in Afghanistan rappresenta “un indicatore critico” sulla strada verso il riconoscimento internazionale dei talebani.
La maggior parte delle scuole secondarie femminili e tutte le università pubbliche erano state chiuse quando il gruppo islamico è tornato al potere, suscitando il timore che alle donne sarebbe stato nuovamente negato il diritto all’istruzione, come accadde durante il primo governo talebano, dal 1996 al 2001.
Gli atenei riaperti oggi si trovano nelle province di Laghman, Nangarhar, Kandahar, Nimroz, Farah ed Helmand: altri a livello nazionale riprenderanno le lezioni entro la fine del mese. Un corrispondente dell’agenzia di stampa Afp riferisce di aver visto un esiguo numero di donne, tutte coperte dal burqa, che questa mattina entravano nell’Università di Laghman.
“I diritti delle donne e delle ragazze afghane devono essere una priorità negli aiuti umanitari. Il nostro impegno è verso il popolo dell’Afghanistan, non verso i suoi governanti” ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo alla Conferenza sulle donne afghane che, cominciata ieri, continua anche oggi nell’istituzione europea.
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