Afghanistan, talebani sparano in aria per disperdere una protesta organizzata dalle donne
Tra due giorni l’anniversario della presa del potere
RaiNews, 13 agosto 2022
Secondo France Presse si tratta di una quarantina di persone che stava sfilando davanti al ministero dell’Educazione. Lunedì sarà un anno dalla caduta di Kabul
Combattenti Talebani hanno sparato in aria oggi a Kabul per disperdere una protesta organizzata da donne: si tratta di una quarantina di persone che stava sfilando verso il ministero dell’istruzione.
Le manifestanti portavano uno striscione su cui si leggeva: “Il 15 agosto è una giornata nera”, in riferimento alla data della caduta della capitale. E poi “Giustizia, giustizia, siamo stufi dell’ignoranza”, un altro slogan intonato dalle dimostranti in marcia. Prima di sparare in aria, secondo quanto riportano le agenzie internazionali, talebani in uniforme militare e armati di fucili d’assalto avevano bloccato un incrocio vicino al corteo. Poi uno di loro ha simulato uno sparo, mirando ai manifestanti – così il racconto di un cronista di France Presse. Alcune dimostranti si sono poi rifugiate nei negozi vicini, dove sono state inseguite e picchiate con il calcio dei fucili dai talebani, riporta l’agenzia.
ra due giorni, Lunedì 15 agosto, il primo anniversario dell’ingresso dei Talebani a Kabul, che hanno ripreso il potere dopo che il loro primo regime era stato rovesciato nel 2001 dall’intervento anglo-americano: fu una avanzata nel paese fulminea, con l’esercito afgano che cedeva le posizioni senza la forza di contrattaccare, la fuga degli occidentali ed il caos, fino alla strage all’aeroporto di Kabul con più di 90 morti ed almeno 150 feriti. Un lungo anno dove il nuovo regime fondamentalista ha riportato indietro l’orologio di 20 anni, ripristinando il burqa per le donne e restringendo libertà civili e culturali.
Emergency: 23 milioni di afgani a rischio grave insicurezza alimentare
A distanza di un anno dall’abbandono delle forze internazionali ed all’instaurazione del governo talebano in Afghanistan, Emergency ha contato più di 16.000 ammissioni, con 3.000 ammissioni solo a Kabul, dove ancora per più del 90% si è trattato di vittime di guerra. Lo ha reso noto la stessa Emergency in un comunicato in cui afferma che il Paese si trova ora vicino al collasso con più di “23 milioni di afgani a rischio di grave insicurezza alimentare, una crisi economica devastante, l’aumento della povertà, del bisogno di servizi essenziali e della criminalità”.
Secondo l’associazione umanitaria, le cause in una crisi economica senza precedenti “che affama la popolazione a causa di oltre 40 anni di guerra, dei devastanti effetti del cambiamento climatico, dell’isolamento e delle sanzioni internazionali”.
Dopo l’agosto del 2021 sono continuati gli attentati nella capitale, in particolare attacchi terroristici ai danni di luoghi di culto e istruzione ad opera di gruppi armati.
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