“Donna, Vita, Libertà. Donne contro i sistemi patriarcali”: le donne afghane al centro del secondo incontro
Due articoli di ATNews e la Voce di Asti dedicati all’incontro del 1 marzo 2023 organizzato da; Libera Asti, ACLI Asti, Israt in collaborazione con Welcoming Asti, Amnesty International e Fondazione Goria. Con la partecipazione fra le altre di attiviste del CISDA
“Donna, Vita, Libertà. Donne contro i sistemi patriarcali”: le donne afghane al centro del secondo incontro
“Donne in Afghanistan tra speranza e disperazione” era il tema del secondo incontro sulla lotta delle donne contro i sistemi patriarcali che si è svolto il primo marzo nell’aula magna dell’Uniastiss, organizzato da Libera Asti, ACLI Asti, Israt in collaborazione con Welcoming Asti, Amnesty International e Fondazione Goria.
Risulta difficile immaginare un futuro per l’ Afghanistan. Alle limitazioni dei diritti fondamentali imposte dai Talebani durante il primo anno di ritorno al potere nell’agosto del 2021 -dall’istruzione alla salute- si sommano la crescente povertà, l’ insicurezza alimentare, il pericolo costituito dai continui attentati.
Le voci delle donne afghane che ci appaiono sprofondate nel silenzio dei Talebani, mute e invisibili nei loro burka, ci arrivano attraverso le attiviste del Cisda (Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane) Anna Santarello e Cristiana Cella. Ci dicono che in quel Paese, dimenticato dai media e dai governi occidentali, ciascuna donna combatte per mantenere viva la propria dignità nonostante la condizione infernale in cui sono immerse.
“ Non è vero che di Afghanistan non si parla, siamo noi che non vogliamo vedere” così si rivolge all’uditorio con passione Silvia Redigolo di Fondazione Pangea Onlus, reduce da un recentissimo viaggio in quel paese attanagliato dalla fame e dal freddo. Ricorda che attraverso i social tutti noi abbiamo la possibilità di informarci, sapere, aiutare il popolo afghano che sta attraversando una terribile crisi umanitaria a cui Pangea cerca di far fronte, di sostenere la battaglia delle donne la cui resistenza è spesso nascosta nelle pieghe della quotidianità.
Sul piano geopolitico il problema è che i destini dell’Afghanistan sono intrecciati a quelli di molti governi (occidentali e non solo) che stanno lavorando per i propri interessi e sostengono i vari gruppi armati presenti nel Paese, col rischio di innescare una guerra civile. Proprio sul governo dei talebani e sul ruolo degli altri paesi dello scacchiere internazionale è intervenuto Mario Renosio, storico, ricercatore, direttore dell’Israt.
Il terzo incontro, che si terrà mercoledì 15 marzo sempre all’Uni Astiss dalle 15 alle 18, avrà come tema “Donne contro il sistema patriarcale mafioso” .
Per info: asti@liberapiemonte.it
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Donne in Afghanistan: tra la speranza e la disperazione
Era il tema al centro del secondo incontro, promosso da Libera Asti con Acli e Israt, sulla lotta femminile contro i sistemi patriarcali
“Donne in Afghanistan tra speranza e disperazione” era il tema del secondo incontro sulla lotta delle donne contro i sistemi patriarcali che si è svolto il primo marzo nell’aula magna dell’Uniastiss. Importante tematica, di grande interesse internazionale, che riguarda la difficile situazione delle donne afghane e la battaglia quotidiana che molte di loro affrontano per mantenere viva la propria dignità, nonostante le gravi limitazioni imposte dai Talebani.
La situazione in Afghanistan è particolarmente preoccupante: dopo il ritorno al potere dei Talebani nell’agosto del 2021, sono state imposte numerose restrizioni sui diritti delle donne, dall’istruzione alla salute, che stanno limitando gravemente la loro libertà. Inoltre, la povertà, l’insicurezza alimentare e i continui attentati stanno rendendo la vita delle donne ancora più difficile.
Tuttavia, ci sono molte attiviste e organizzazioni che stanno lavorando per sostenere le donne afghane e per far sentire la loro voce. Tra queste, il Cisda (Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane) sta facendo un lavoro importante per far conoscere la situazione delle donne afghane e per sostenere la loro lotta contro i sistemi patriarcali.
Inoltre, molte organizzazioni internazionali, come la Fondazione Pangea Onlus, stanno lavorando per far fronte alla crisi umanitaria in corso in Afghanistan, sostenendo le donne e le loro famiglie che sono state colpite duramente dalle conseguenze della guerra.
Ma non è solo una questione di aiuto materiale: anche noi, attraverso i social, abbiamo la possibilità di informarci, conoscere e aiutare il popolo afghano. Silvia Redigolo, di Fondazione Pangea Onlus, ha sottolineato come non sia vero che non si parla dell’Afghanistan: spesso siamo noi a non voler vedere o a non voler sentire le voci delle donne afghane.
Sul piano geopolitico, il problema principale riguarda il coinvolgimento di molti governi occidentali e non solo nella situazione in Afghanistan. Questo coinvolgimento rischia di innescare una guerra civile e di peggiorare ulteriormente la situazione per le donne e per la popolazione afghana in generale.
Tuttavia, nonostante tutte queste difficoltà, molte donne afghane stanno lottando con grande coraggio contro i sistemi patriarcali che le opprimono. Il terzo incontro, che si terrà mercoledì 15 marzo all’Uni Astiss dalle 15 alle 18, sarà improntato sulla lotta delle donne contro il sistema patriarcale mafioso e rappresenterà un’importante occasione per approfondire questa tematica.
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