Comunicato Stampa del partito curdo DEM
DEM Party European Representation Brussels 1 aprile 2024
Nonostante le condizioni estremamente difficili che abbiamo dovuto affrontare, il nostro partito ha ottenuto un grande risultato alle elezioni locali del 31 marzo. Dopo le elezioni del 2019 il regime dell’AKP ha commissariato tutte le municipalità che avevamo vinto con una schiacciante maggioranza di voti.
I co-sindaci e le co-sindache del nostro partito, insieme a consiglieri e consigliere comunali sono stati arrestati e sostituiti da commissari statali corrotti, che hanno lasciato le nostre municipalità con debiti per milioni di dollari. Queste pratiche antidemocratiche sono state attuate per l’assenza di critiche da parte della comunità internazionale. Da oltre sette anni molti dei nostri e delle nostre parlamentari, co-sindaci, co-sindache, consiglieri e consigliere, compresi gli ex copresidenti dell’HDP, sono tenuti in ostaggio nelle carceri turche per motivi arbitrari.
Già un mese prima delle elezioni, i membri della nostra commissione elettorale avevano denunciato pratiche illegali da parte del partito di governo. Nelle regioni curde diversi appartenenti alle forze di sicurezza erano stati registrati con identità false. Nonostante la nostra commissione elettorale abbia segnalato circa 52.929 casi di questo tipo, le nostre denunce contro queste irregolarità sono state respinte dal Consiglio elettorale e dagli altri tribunali competenti; ciò dipende dal fatto che queste istituzioni sono totalmente controllate dal regime di Erdogan.
È in queste difficili condizioni che il nostro partito ha preso parte alle elezioni con il suo nome e il suo logo. Secondo gli annunci ufficiali, non solo abbiamo riconquistato le 66 municipalità dove erano stati nominati i commissari, ma ne abbiamo conquistate altre 16, per un totale di 82. Inoltre, grazie ad alleanze strette con altri partiti, abbiamo contribuito alla sconfitta del regime antidemocratico di Erdogan in diverse città turche, in particolare Istanbul.
Purtroppo, cercando di appellarsi a palesi irregolarità che abbiamo denunciato, il regime di Erdogan si rifiuta di accettare la sconfitta in tre province curde (Sirnak-Kars-Bitlis), dove invece abbiamo ottenuto la maggioranza dei voti.
Vorremmo esprimere la nostra gratitudine ai partiti internazionali che non ci hanno lasciati soli in queste difficili elezioni. In particolare vorremmo esprimere la nostra più profonda gratitudine a tutti i militanti di diversi partiti europei che, su nostra richiesta, sono venuti a lavorare come osservatori. Nonostante le nostre preoccupazioni per le frodi elettorali e per la situazione critica, abbiamo apprezzato i vostri sforzi e la vostra presenza nella regione curda per portare solidarietà e sostenerci in questi difficili mesi.
Siamo molto felici di celebrare la vittoria con voi in Kurdistan.
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