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I diritti umani sono raggiungibili solo smantellando le catene dell’imperialismo e del fondamentalismo!

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rawa.org 10 dicembre 2025

 

La nostra società è attanagliata da un disgusto e un odio così profondi nei confronti del dominio reazionario dei talebani che basta una scintilla per scatenare la tempesta di rabbia popolare.

L’Afghanistan, l'”inferno” creato dagli Stati Uniti e dall’Occidente, brucia ogni giorno nel fuoco di una nuova forma di oppressione. In questa terra, la ferita di Farkhunda non si era ancora rimarginata quando un’altra Farkhunda è diventata vittima della cultura misogina e del fascismo religioso dei Talebani e dei loro sostenitori finanziari; l’inimicizia dei Talebani verso le donne e la loro eliminazione da ogni sfera della vita si allarga ogni giorno di più; punizioni ed esecuzioni pubbliche medievali sono diventate la preoccupazione quotidiana dei Talebani assetati di sangue; ragazze e ragazzi, sotto il peso di una povertà mortale, disoccupazione, pressione psicologica, insulti e violenze, privazione del lavoro e dell’istruzione, si suicidano, e migliaia di altre sofferenze hanno trasformato questo Paese in una prigione in cui il suo popolo è schiacciato in ogni momento. La nostra società è attanagliata da un disgusto e un odio così profondi verso il dominio reazionario dei Talebani che basta una scintilla perché la tempesta di rabbia popolare esploda.

Mentre le donne afghane, ferite e semivive, vengono calpestate dagli zoccoli dei carnefici talebani, i loro padroni e sostenitori stranieri, che un tempo gridavano “diritti umani”, “democrazia” e “diritti delle donne”, non solo sono rimasti in silenzio di fronte a questa palese oppressione, ma con rara sfacciataggine sostengono questi criminali e inviano loro sacchi di dollari; aprono loro ambasciate e consolati e accolgono gli assassini del nostro popolo con tappeti rossi. Questo palese tradimento del nostro popolo da parte delle potenze imperialiste, e il loro orribile genocidio e fascismo in collaborazione con i sionisti di Gaza, hanno dimostrato per la millesima volta che per questi macellai dell’umanità, i “diritti umani” sono solo un’arma per intrappolare altre nazioni, e loro stessi deridono questo valore umano in stile hitleriano.

Come organizzazione politica, abbiamo ripetutamente sottolineato che giustizia, libertà, democrazia e diritti umani non si ottengono con suppliche e suppliche, né sono doni che i paesi saccheggiatori e occupanti ci concedono. Acquisire questi valori e garantirne la durata è possibile solo attraverso la consapevolezza, l’organizzazione e la lotta degli oppressi. Abbiamo visto come la “libertà” e i “diritti umani” sottili e falsi, promossi durante i vent’anni di occupazione dagli Stati Uniti/NATO e dai loro lacchè afghani, siano svaniti da un giorno all’altro, consegnando l’Afghanistan in blocco al gruppo di barbari che avevano allevato. Imperialismo e fondamentalismo sono due facce della stessa medaglia, e negli ultimi cento anni abbiamo ripetutamente assistito al fatto che i paesi dominanti, in particolare gli Stati Uniti, hanno usato quest’arma contro governi, organizzazioni e movimenti progressisti e di sinistra, sostenendo e armando i nemici della libertà e della giustizia.

Nonostante tutti questi tradimenti e crimini, l’avidità degli Stati Uniti e dell’Occidente nei confronti dell’Afghanistan non è ancora finita. Per questo motivo, i loro servi jihadisti, i tecnocrati fuggitivi e alcune donne che si sono vendute, traditrici dei diritti delle donne e oggetti decorativi di conferenze, ricevono ogni giorno medaglie con titoli diversi da istituzioni famigerate e insanguinate, e vengono promossi affinché in un futuro governo fantoccio e vuoto possano, come in passato, salvaguardare i propri interessi. Il popolo afghano deve stare attento a non lasciarsi ingannare dagli slogan etnici spudoratamente lanciati dai traditori occidentali per ottenere prestigio, e deve respingere unitamente questi elementi mercenari e agenti stranieri. Questi slogan traditori e separatisti servono solo a rafforzare il regime sanguinario e traditore dei talebani, e non fanno nulla per curare le innumerevoli ferite del nostro popolo oppresso e sofferente.

Nel frattempo, le nostre donne progressiste e in lotta non devono permettere che i loro successi vengano saccheggiati da poche donne che fanno affari e pressioni sui talebani e sui jihadisti, come Naheed Farid, Shukria Barakzai, Fawzia Koofi, Manizha Bakhtari, Nargis Nehan, Shaharzad Akbar, Asila Wardak, Sima Samar, Habiba Sarabi, Shinkai Karokhail e altre marionette occidentali. Per ottenere la vittoria, è necessario espellere dai loro ranghi e smascherare i veri e sporchi volti di coloro che minano la causa dei diritti delle donne.

L’Associazione Rivoluzionaria delle Donne d’Afghanistan (RAWA) ritiene che la durata di vita dei gruppi mercenari e reazionari non sia lunga e che non possano continuare per sempre il loro vergognoso dominio a spese dei loro padroni stranieri. Pertanto, ispirati dall’eroica ed epica resistenza del popolo di Gaza, è nostro dovere sconfiggere i burattini degli Stati Uniti, del Pakistan, dell’Arabia Saudita, dell’Iran, della Turchia, del Qatar ecc. e, realizzando la libertà, la giustizia e la democrazia basate sulla laicità, ottenere i nostri diritti umani.

Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell’Afghanistan (RAWA)

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