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Il leader dei talebani convoca una riunione del governo a Kandahar sulla base aerea di Bagram

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Bais Hayat, Amu Tv, 25 settembre 2025

Il leader supremo dei talebani Hibatullah Akhundzada ha convocato i membri del suo gabinetto a Kandahar per delle consultazioni sul futuro della base aerea di Bagram, in seguito ai ripetuti appelli del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a rivendicare la struttura, hanno riferito diverse fonti ad Amu.

Le fonti hanno affermato che la riunione del governo è prevista per i prossimi giorni e che gli inviti sono già stati estesi ad alti funzionari talebani. Akhundzada ha già discusso la questione con diversi ministri e con il presidente della Corte Suprema dei talebani, ma, secondo le fonti, ora desidera discussioni più ampie all’interno del governo.

Trump, che ha menzionato pubblicamente Bagram almeno 20 volte da quando è tornato alla Casa Bianca, nelle ultime settimane ha intensificato le richieste per il suo ritorno “immediato”, avvertendo i talebani delle “gravi conseguenze” in caso di rifiuto. La base, un tempo fulcro delle operazioni militari statunitensi in Afghanistan, è stata abbandonata nel luglio 2021 in seguito al ritiro dell’amministrazione Biden.

Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha smentito le affermazioni di Trump secondo cui sarebbero in corso negoziati per la consegna di Bagram. In un’intervista ad Al Arabiya, ha affermato che i recenti colloqui con i funzionari statunitensi si sono concentrati sullo scambio di prigionieri e su questioni economiche, non sulle basi militari.

“Gli afghani non cederanno mai parte del loro Paese a un altro governo”, ha detto Mujahid. “Se l’amministrazione Trump fa una mossa sbagliata, subirà una reazione negativa da parte nostra”.

Mujahid ha aggiunto che, sebbene la retorica di Trump fosse un tempo considerata rivolta al suo rivale politico Joe Biden, la sua recente enfasi suggerisce una strategia statunitense più ampia, legata alla competizione per la sicurezza nazionale con Cina, Russia e Iran.

Gli analisti affermano che qualsiasi tentativo statunitense di riconquistare Bagram non solo riaccenderebbe il conflitto, ma potrebbe anche mettere a nudo le divisioni interne alla leadership talebana. Alcuni ritengono che Washington potrebbe invocare gli accordi di sicurezza firmati con l’ex repubblica afghana per giustificare una rinnovata presenza.

“Gli Stati Uniti controllano già lo spazio aereo dell’Afghanistan”, ha detto ad Amu l’ex ministro degli Interni Mohammad Omar Daudzai. “Se decidessero di atterrare domani, non sarebbe difficile. I talebani e persino i paesi della regione non sarebbero in grado di fermarli”.

Akhundzada ha tenuto incontri di alto livello a Kandahar con importanti esponenti talebani, tra cui il Ministro della Difesa Mohammad Yaqoob Mujahid, il Ministro degli Esteri Amir Khan Muttaqi e il Presidente della Corte Suprema Abdul Hakim Haqqani, per discutere le richieste degli Stati Uniti. Fonti affermano che i leader talebani considerano la questione critica, data sia la pressione internazionale che il peso simbolico di Bagram.

I ripetuti appelli di Trump a Bagram ne sottolineano l’importanza strategica, soprattutto nell’ambito della competizione statunitense con la Cina. I talebani, tuttavia, insistono sul fatto che la base non verrà ceduta e hanno messo in guardia dal ripetere “le esperienze fallimentari del passato”.

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