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Autore: Anna Santarello

Tre terapie intensive, 28 posti letto e la guerra: il Rojava rischia la catastrofe

Siria. L’Amministrazione autonoma si prepara all’arrivo del Covid-19 con i pochi fondi a disposizione, mentre la Turchia continua a occupare parte della regione e taglia l’acqua ad Hasake. La Mezzaluna curda prepara tende per i malati e campagne di informazione

Elisa Elia – Il Manifesto – 26 marzo 2020

rojava coronavirusImmaginate che la stessa epidemia di coronavirus che stiamo vivendo scoppi in un paese con tre ospedali attrezzati con un reparto di terapia intensiva (di cui solo uno interamente funzionante), 28 posti letto, dieci ventilatori polmonari per adulti e uno per bambini.

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Abdullah Öcalan: si diffondono malattie simili al caos

Rete Kurdistan Italia – 26 marzo 2020

Ocalan

Malattie simili al caos, come cancro, AIDS e stress si diffondono. La società si vede derubata di necessità vitali elementari come ambiente, casa, salite, istruzione, lavoro e sicurezza.Il libro „Oltre lo Stato, il potere e la violenza“ di Abdullah Öcalan è stato pubblicato nella versione originale nel 2004, in un periodo di grandi sconvolgimenti all’interno del movimento di liberazione curdo. La sua traduzione in lingua italiana è stata pubblicata nel 2016. Una posizione coerentemente anti-statale si dipana attraverso i diversi capitoli del libro come un filo roso che non vede lo Stato come soluzione, ma come fonte di ogni male. Ne pubblichiamo alcuni stralci (cfr. pag. 87-88 e 169-171):

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Pompeo stufo dei litigi taglia due miliardi a Kabul

Afghanistan. Prosegue la faida interna al governo afghano tra Ghani e Abdullah, rivali da anni. Gli Stati uniti, reduci dall’accordo di pace con i Talebani, minacciano di tagliare i fondi, indispensabili al paese

Giuliano Battiston – Il Manifesto – 24 marzo 2020

Mike Pompeo

Un miliardo di dollari in meno nel 2020 e un altro miliardo da tagliare nel 2021. È la misura annunciata dal Dipartimento di Stato americano dopo la visita del segretario Mike Pompeo a Kabul, dove due giorni fa ha incontrato il presidente Ashraf Ghani e Abdullah Abdullah, i protagonisti di una crisi politica senza precedenti.

A quasi vent’anni dal rovesciamento dell’Emirato islamico e a dispetto dei tentativi del governo Ghani di aumentare le entrate statuali, il paese dipende ancora largamente dagli aiuti internazionali. Gli Stati uniti sono i contribuenti maggiori. Ma stanno perdendo la pazienza.

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Isis attacca tempio sikh a Kabul: 23 vittime

Afghanistan. Dopo 4 ore di negoziato in videoconferenza: il 31 marzo avverrà il primo rilascio di detenuti Talebani dalle carceri governative. Per primi i più a rischio per il covid-19

Giuliano Battiston – Il Manifesto – 25 marzo 2020

Strage Sikh

Lo Stato islamico attacca il tempio sikh di Kabul, Talebani e governo raggiungono una prima intesa sul rilascio dei detenuti e a Herat, nella parte occidentale del Paese, 4 soldati italiani risultano positivi al coronavirus. Le notizie di ieri dall’Afghanistan indicano tendenze significative. La prima riguarda la cosiddetta «Provincia del Khorasan», la branca locale dello Stato islamico, che ha rivendicato l’attentato di ieri contro il Gurdwara Sahib della capitale, tempio e centro culturale di sikh e hindu nel quartiere Shorbazar.

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Il governo turco coglie l’occasione del clima del Coronavirus per occupare le municipalità curde

Da Rete Kurdistan Italia – 25 marzo 2020

Congresso Nazionale del Kurdistan

Altre otto municipalità curde sono state confiscate nel corso della lotta al Coronavirus. Ci si aspetterebbe che il male anti-curdo che contrassegna il cuore dell’istituzione politica turca si fermi almeno in questi tempi di Coronavirus. Purtroppo no. Mentre il mondo intero è impegnato a trovare i modi per combattere il virus, il governo turco utilizza il clima di pandemia come una opportunità per usare le più vili forme di repressione contro le istituzioni democratiche curde, in particolar modo le sue municipalità, il che rende ancora più difficile per i curdi combattere il coronavirus.

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Kabul, lo Stato Islamico attacca i sikh

Dal blog di Enrico Campofreda – 25 marzo 2020

Sikh_1

Mattina di fuoco nella Kabul storica, dove un commando dello Stato Islamico del Levante ha assaltato un tempio Sikh. E’ intervenuto l’esercito che, nella nota diffusa dal ministero dell’Interno, ha isolato il luogo dove si sono asserragliati miliziani armati, alcuni dei quali vestivano esplosivo.
Notizie raccolte in loco dall’agenzia Reuters riferiscono di quattro vittime accertate e alcuni feriti, ma i numeri potrebbero aumentare perché a Gurdwara, la ‘Porta del guru’, l’attacco prosegue.

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Cronache turche

Da Q Code Magazine – Erdinc Yucel, 23 marzo 2020

Erdinç Yücel, fotografo e saggista turco è oggi rifugiato politico in Francia. Dai 25 ai 30 anni ha vissuto in un carcere di massima sicurezza del suo paese, vivendo sulla propria pelle la pratica della tortura e la vita nelle “celle F”, quelle di isolamento, contro le quali dal 2000 al 2007 migliaia di detenuti politici protestarono con lo sciopero della fame.

L’”Operazione Ritorno alla vita” del governo turco impiegò 10mila soldati per sopprimere la rivolta, e in centinaia di casi arrivarono ad alimentare forzatamente i prigionieri, li avvelenarono coi gas o li bruciarono vivi. In parallelo vennero stroncate le manifestazioni di piazza. Il bilancio complessivo fu di 122 detenuti morti, 2.145 arresti, 900 manifestanti trattenuti sotto custodia senza registrazione e sottoposti a torture.

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Coronavirus: comunicato di solidarietà del KCDK-E

Facciamo crescere la solidarietà con il popolo dell’Italia in tutto il mondo

Il coronavirus, che è diventato un’epidemia a livello mondiale, ha profondamente colpito la popolazione italiana e ha completamente paralizzato la vita.

Le furiose ambizioni del potere del capitalismo di ottenere profitti attraverso potere, sovrapproduzione, politiche che distruggono l’equilibrio ecologico e tendenze che capovolgono l’equilibrio tra la natura e gli esseri viventi, portano all’umanità ogni giorno nuovi disastri.

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Afghanistan: attentato letale contro le forze di sicurezza

N.d.R.: Malgrado i cosiddetti “accordi di pace” continuano gli attacchi dei talebani: milizie diverse al soldo di differenti potenze internazionali. Gli attentati ora sono per la liberazione senza condizioni di 5.000 criminali che si sono macchiati di crimini efferati. Questi accordi servono solo per sostenere la campagna elettorale di Trump ma purtroppo non c’è pace per la popolazione afghana stremata da ani di guerre che si troverà i propri persecutori in posizioni di governo.

AttentatoSicurezza Internazionale – M.G. Rutigliano, 20/3/20

Almeno 25 membri dell’esercito afgano e della polizia afgana sono stati uccisi in un assalto contro un checkpoint a Zabul, nel Sud dell’Afghanistan. Sembra che alcuni agenti abbiano collaborato con gli aggressori.

Atta Jan Haq Bayan, capo del Consiglio provinciale di Zabul, ha affermato che il 20 marzo, almeno 20 membri del personale sono stati uccisi in un attacco effettuato all’alba. Secondo le prime indagini, gli aggressori sono stati aiutati da 8 poliziotti che collaboravano con i talebani. Un funzionario locale, che ha parlato a condizione di non essere nominato, ha affermato che sono stati 6 i membri delle forze di sicurezza che si sono uniti agli aggressori. L’avamposto era presidiato dall’esercito e dalla polizia afgana. Fonti di Zabul hanno poi aggiunto che alcuni poliziotti che hanno assistito all’attacco sono poi partiti con i talebani, portandosi le loro armi.

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Accordo UE- Turchia e Covid-19: Appello ultimativo all’azione

OpenBordersRete Kurdistan Italia – 18/3/20

Da quattro anni esiste l’accordo UE-Turchia. In occasione di questo anniversario ONG e associazioni hanno pubblicato una dichiarazione in cui criticano aspramente l’accordo e entrano nel merito dell’attuale pandemia.Mentre in Kurdistan del nord intere città venivano rase al suolo dal regime di Erdoğan, l’UE sotto la guida della Germania il 18 marzo 2016 ha stipulato l’accordo UE-Turchia che non solo qualifica la Turchia come Stato Terzo sicuro, ma che ‒ in cambio di erogazioni miliardarie ‒ prevede anche il trattenimento nella dittatura di milioni di persone in cerca di protezione.

Da allora milioni di profughi vivono in condizioni catastrofiche in Turchia. Per l’anniversario dell’accordo, ora numerose associazioni, iniziative e ONG si sono rivolte all’opinione pubblica europea con un appello. Criticano l’attuale escalation sulle isole greche e sul confine turco-greco come „risultato prevedibile di una politic disastrosa in corso da anni”. Inoltre l’imminente catastrofe umanitaria con un possibile divampare del virus Covid-19 nei campi profughi è un “invito ultimativo all’azione immediata”.

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