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Autore: Anna Santarello

Afghanistan, poesie d’amore negato

Il Manifesto, 16 agosto 2023, di Dorella Ciancimanifesto 16 8 23  

IL RACCONTO. Gohar K. e il suo amore impossibile, una storia afgana

Alcuni anni fa la sociologa della comunicazione e traduttrice Anna Vanzan, esperta anche di Islam, scrisse, parlando di poetesse afghane rifugiate in Iran, un bellissimo saggio, in cui si legge: «La poesia è stata sempre la più importante forma culturale in Afghanistan, rappresentando un modo per comunicare idee, inclusa la protesta socio-politica. Da tempo immemore l’Afghanistan ha ospitato tenzoni poetiche dove gli artisti potevano competere in eloquenza e cultura improvvisando liriche, composte secondo i canoni estetici e letterari dettati dai maestri della letteratura persiana. Data la struttura fortemente patriarcale della società afgana, non c’è da meravigliarsi che la produzione poetica femminile sia inferiore – quantitativamente – a quella dei loro colleghi, nonostante le donne abbiano cominciato a poetare almeno fin dal X secolo, quando la figlia del governatore di Balkh, Rabi’a, componeva liriche in arabo e in persiano.

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Negin Khpalwak: «La mia vita da esule dopo l’addio a Kabul. Sogno di dirigere ancora un’orchestra»

Corriere della sera/Esteri, 18 agosto 2023. di Viviana Mazza  NeginÈ stata la prima direttrice di un’orchestra femminile in Afghanistan, e ora vive in Virginia con la famiglia. Fuggita nel 2021, ora cerca di ricostruirsi una vita.

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE NEW YORK – Negin Khpalwak è stata la prima direttrice di un’orchestra femminile in Afghanistan. Lei e le compagne dell’Istituto Nazionale di Musica di Kabul intrecciavano melodie orientali e occidentali, usando strumenti a corda come il rubab e il sarod accanto al flauto e al piano. Due anni fa, quando i talebani sono tornati al governo, Negin Khpalwak, insieme a suo marito Hamid Habibzada, musicista anche lui, e alla figlia di tre anni Maram, è riuscita a fuggire, portando con sé solo uno zaino che conteneva pannolini, acqua e un cambio di vestiti per la bambina, a bordo di uno degli aerei militari stipati di gente seduta a terra in lacrime nel caos del ritiro americano.

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Due anni di talebani al potere: l’emergenza umanitaria in Afghanistan è sempre più grave

Valigia Blu, 16 agosto 2023  Valigiablu 16 8 23

Era il 17 agosto 2021 quando, a due giorni dalla caduta di Kabul, in una conferenza stampa i talebani promettevano che avrebbero protetto i diritti dei media e delle donne. “I media privati possono continuare a essere liberi e indipendenti. Possono continuare le loro attività”, aveva dichiarato il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid, aggiungendo: “Permetteremo alle donne di lavorare e studiare”. A due anni di distanza dalla presa del potere e da quelle dichiarazioni, il paese è precipitato ormai in una spirale di repressione, e attraversa una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. 

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In Afghanistan più di un terzo dei bambini costretto al lavoro minorile

DEMOGRAFICA adnkronos, 18 agosto 2023 bambini afghanistan lavoro minorile canva

Sono più di un terzo i bambini in Afghanistan costretti a lavorare per aiutare le proprie famiglie. Lo rileva Save the Children che ha realizzato un’indagine sulle famiglie in sei province afghane per denunciare i bisogni della popolazione, che sta affrontando un mix mortale di povertà, cambiamento climatico e fame da quando, due anni fa, i talebani hanno ripreso il controllo in Afghanistan.

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Emirato afghano: non è un Paese per donne

Blog di Enrico Campofreda, 16 agosto 2023  talibani 2023 preghiera

Zabihullah Mujahid – il turbante che nella prima conferenza stampa dell’Emirato, il 17 agosto di due anni fa, rispondeva alle domande degli ultimi giornalisti stranieri rimasti ancora a Kabul – è la voce narrante e la presenza vivente d’un documentario curato da Najibullah Quraishi e Mike Healy apparso su Al Jazeera

Viene proposto nel secondo anniversario dell’ingresso trionfale dei militanti islamici nella capitale afghana. Mujahid, che continua a ricoprire il ruolo di portavoce ufficiale dell’Emirato è un comunicatore all’apparenza mite, nel filmato viene mostrato sotto i monti che dominano Kandahar, il cuore pulsante dell’ex movimento guerrigliero diventato amministratore del potere.

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Due anni di despotismo dei talebani sono la continuazione di 20 anni di crimini degli occupanti USA e dei loro burattini

Il comunicato di Hambastaghi (Partito della Solidarietà dell’Afghanistan)  per il secondo anniversario della presa del potere dei talebani

Solidarity Party of Afghanistan, 14 agosto  2023  Hambastaghi 15 8 23

Sono passati due anni da quando in Afghanistan sono ritornati i talebani, le menti più oscure del secolo; come accaduto in passato con i loro fratelli jihadisti, insediati a dispetto del nostro popolo, oggi queste figure create da CIA e ISIS sono tenute al potere grazie ai dollari che gli USA e i loro alleati inviano loro ogni settimana, a cui si aggiungono altri aiuti sotto banco. Sotto il dominio del fascismo dei talebani l’Afghanistan si è trasformato in un’enorme prigione, soprattutto per le sue donne oppresse.

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Trasformiamo la rabbia in un’arma di lotta contro il fascismo fondamentalista!

Il comunicato di RAWA per il secondo anniversario della presa del potere dei talebani

rawa.org, 15 agosto 2023 rawa_proteste_2023_copy.jpg 

I talebani, una forza mercenaria che agisce per procura, non hanno radici nella società e cercano di governare solo con la forza delle armi e dei dollari dei loro padroni stranieri; presto questa “luna di miele” finirà

Due anni fa, l’incubo del ritorno dei talebani ha travolto una popolazione già vittima del fondamentalismo da molti decenni. Il 15 agosto 2021, grazie all’imperialismo statunitense e occidentale, l’Afghanistan è stato sottratto ai suoi servi e tecnocrati jihadisti ed è stato rimesso nelle fauci dei suoi predatori talebani.

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Dai nuovi colloqui con gli Usa agli scontri con Iran e Pakistan: chi dialoga con l’Afghanistan dopo due anni di governo dei Talebani

Il Fatto Quotidiano, 15 agosto 2023, di Davide Cancarini  talebani 1 690x362

A due anni dal loro ritorno al potere, i Talebani stanno stringendo sempre più il loro cappio attorno al collo della martoriata popolazione afgana. Più ambivalente è invece la situazione se si analizza l’Afghanistan dal punto di vista dei rapporti, sia regionali sia globali, che il movimento fondamentalista ha finora intrattenuto sul fronte estero. Ambivalenza legata sia all’inaffidabilità degli attuali padroni del Paese, sia ai molti fattori di interesse e instabilità che in contemporanea caratterizzano il paese asiatico.

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L’AFGHANISTAN DUE ANNI DOPO. RAWA

Le donne afghane in piazza nel secondo anniversario della presa di potere dei talebani  RAWA 15 agosto 23

Il 15 agosto sono passati due anni terribili da quando, secondo i piani degli USA e della NATO, un gruppo di creature brutali e misogine chiamate talebani hanno rimpiazzato i loro fratelli “repubblicani” e si assumevano il compito di portare avanti le politiche coloniali degli USA nel nostro paese. Due anni che non hanno portato a null’altro che al collasso delle ultime espressioni di libertà, umanità e conoscenza, alla povertà e alla crudeltà per il popolo e soprattutto per le donne afghane.

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L’AFGHANISTAN DUE ANNI DOPO. Radio Bullets

15 Agosto 2021, quando il mondo tradì le donne afghane

Radio Bullets, 15 agosto 2023, di Barbara Schiavulli

Due anni fa la valigia era pronta, i biglietti aereo erano nella borsa, e il passaporto aveva un visto dell’Ambasciata della Repubblica islamica dell’Afghanistan a Roma. Il volo, via Istanbul, doveva essere il 16 agosto, qualche giorno prima dell’evacuazione degli Occidentali dal paese degli aquiloni.

Sarei arrivata prima e avrei come al solito raccontato quello che stava accadendo. Ma il 14 agosto fu chiaro, che non sarebbe andata come avevo previsto. Il 15 i talebani, dopo aver preso il controllo di tutto il paese, sono entrati a gamba tesa a Kabul, decretando la fine di un paese che avevo raccontato per 20 anni.

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