Condanniamo fermamente il brutale attacco delle forze di sicurezza e l’arresto di manifestanti SPA!
Comunicato di HAMBASTAGI – Solidarity Party of Afghanistan
4 Maggio 2013 – Kabul
Chiediamo a tutti i democratici, a coloro che lottano per la giustizia, agli anti-fondamentalisti, di alzare la voce contro la violenza e il fascismo dell’odiato governo Karzai. Non dobbiamo consentire l’esistenza di un governo di criminali, in mano ai signori della guerra, che reprime ogni richiesta di libertà e di giustizia!
Il 2 maggio 2013, il Partito della Solidarietà dell’Afghanistan (SPA) ha organizzato una manifestazione di protesta a Kabul per denunciare due giorni tragici per il popolo afghano, il 27 aprile 1978 – invasione sovietica – e 28 aprile 1992 – quando i mujaheddin entrarono in Kabul. Volevamo che questa manifestazione si tenesse il 28 aprile, ma il governo afghano non ce lo ha permesso.
L’anno scorso, quando organizzammo la stessa manifestazione, la reazione dei signori della guerra afghani è stata violenta e il nostro partito ha affrontato la repressione del governo e del parlamento, hanno anche cercato di sospendere ufficialmente il nostro partito.
Ma quest’anno, la polizia afghana ha ricevuto l’ordine dal palazzo presidenziale di ricorrere alla forza e all’intimidazione per fermare la nostra manifestazione. Con tattiche diverse hanno cercato di terrorizzare i manifestanti e disperderli.
La NDS, il servizio di intelligence afghano, ha illegalmente arrestato otto manifestanti, tra cui lo speaker della manifestazione, e li hanno picchiati con violenza. Tre di loro sono ancora nelle loro mani e non abbiamo informazioni su di loro. Secondo quelli liberati, il portavoce del partito è stato selvaggiamente picchiato davanti a loro, e brutalmente insultato, il suo volto era una maschera di sangue.
In questi ultimi giorni abbiamo ricevuto molte telefonate di minacce dai lacchè dei signori della guerra, hanno provato a fermarci con l’intimidazione. Giovedì 2 magio, la mattina presto, i soci e simpatizzanti del partito riuniti nel centro di Kabul, hanno notato la presenza di più di 1.000 agenti tra polizia e “servizi” NDS, la zona era interamente sotto assedio e i negozi erano stati costretti a chiudere con la forza.