Skip to main content

Autore: Anna Santarello

AFGHANISTAN: +872%. CHI CI HA GUADAGNATO (E TANTO)

qcodemag.it.  ANGELO MIOTTO e FRANCESCO VIGNARCA 19 agosto 2021

Cinque major delle armi Usa hanno fatto soldi, tanti tanti soldi. La guerra in Afghanistan, e più in generale la Guerra al Terrorismo, è stata una fucina di profitti certi per vent’anni. #Qontesto è il podcast che ci aiuta a comprendere le notizie, ricostruendo dati e storia. Oggi a raccontarci il contesto è Francesco Vignarca

Il segno è più: + 872%.

Le cinque grandi imprese mortifere di armi degli Stati Uniti – dal 2001 al 2021 – hanno registrato un incremento dell’872%. È Francesco Vignarca, coordinatore di Rete italiana per il disarmo  e fondatore di Osservatorio Milex , che in questa puntata di #Qontesto – il podcast che inquadra e storicizza i fatti – dà i numeri di venti anni di guerra.

L’Italia ha speso 8,7 miliardi di euro nella partecipazione al conflitto più lungo e più costoso dalla nascita della Repubblica.

Vignarca ci racconta anche della ‘Diversion’: centinaia di migliaia di armi e attrezzature (addirittura elicotteri) mandati in Afghanistan che misteriosamente sono finiti al mercato nero e spesso ritrovati in mano ai Talebani.

E degli exploit delle vittime civili, come nel 2018/2019, anno in cui i bombardamenti Usa in Afghanistan hanno superato per quantità addirittura le operazioni del 2001, causando un numero di vittime civile stupefacente, in maggior parte sotto i quattordici anni.

{mp3}Spreaker{/mp3}

Afghanistan, le donne fanno rete per l’accoglienza e per la tutela dei diritti di chi resta

Ilmanifesto.it – 19 agosto 2021

10est1f01 afghanistan kabul ap copyL’appello e il report. Contro la guerra e contro ogni forma di violenza. Tantissime le adesioni di donne, associazioni, collettivi. L’aggiornamento con il report dell’incontro delle associazioni alla Farnesina

L’articolo è stato aggiornato in data 19 agosto ore 20.00 con il report dell’incontro tra le associazioni firmatarie dell’appello e il Sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova. Qui di seguito il testo del resoconto, in calce l’appello, le prime adesioni e le indicazioni per sottoscrivere. 

Il report

Una delegazione di rappresentanti delle oltre 80 associazioni di donne e terzo settore, tra cui reti come Donne per la salvezza, Le Contemporanee, Asvis, Fuori Quota, Soroptimist International Italia, Rete per la parità, Casa Internazionale delle Donne Roma, Associazione Orlando Bologna, Differenza Donna, Pangea, Be Free e molte altre, è stata ricevuta nelle scorse ore in Farnesina da alcuni funzionari del ministero degli esteri e dal Sottosegretario Benedetto Della Vedova, a seguito della lettera aperta per l’apertura di corridoi umanitari per accogliere rifugiati afghani in Italia. 

Durante l’ incontro sono state riportate testimonianze dirette e drammatiche della situazione sul campo.

Liste per evacuazione incomplete di persone afghane che hanno collaborato con le forze occidentali, donne e bambini che non riescono a raggiungere l’aeroporto di Kabul unico punto di partenza dell’intero Paese, ormai controllato dai talebani, la razzia di bambine nelle case come bottino di guerra per le milizie talebane come da ultima agghiaccianti notizie, posti di blocco ormai ovunque in cui si rischia la vita, comunità LGBTQ presente nel paese ormai terrorizzata, spesso nascosta nelle fogne di Kabul.

Continua a leggere

«Ora Kabul sembra un corpo morto»

Left.it – 19 agosto 2021

GettyImages 1234756904 scaled e1629377688523 1068x656

«La situazione è davvero terribile, dovunque ci sono uomini armati con lunghe barbe e lunghi capelli sporchi, uomini che non hanno un briciolo di umanità. Siamo tutti preoccupati per la sicurezza e per il futuro: Kabul sembra un corpo morto. Ci è toccato avere a che fare con tutto questo alcuni anni fa, prima del 2001. A quel tempo abitavo in una delle provincie e ricordo il comportamento dei talebani nei confronti delle donne, davvero inaccettabile. La situazione ora non è chiara, non hanno ancora annunciato le regole e i ruoli per i residenti di Kabul. Ma dobbiamo andare avanti a lottare per il popolo afghano. Dobbiamo essere forti».

Continua a leggere

Afghanistan, le donne in lotta che sono rimaste fuori dai nostri radar

Ilfattoquotidiano.it – Davide Grasso – 19 agosto 2021

235372289 207063157961260 1722768392962960868 n 2 690x362

A seguire i commenti di questi giorni si ha la sensazione che per l’Afghanistanl’alternativa sia tra eserciti stranieri e gruppi di minorati mentali (non per questo privi di capacità politica) fissati con quella famosa unica interpretazione, adattabile alla bisogna, di leggi eterne rivelate da Dio. La popolazione afghana, fatto salvo quella innamorata degli uni o gli altri, sarebbe incastonata nel mezzo, disgregata e priva di organizzazione autonoma. Può esserci del vero, ma può anche essere effetto della nostra ignoranza.

Continua a leggere

La resistenza delle studentesse femministe a Kabul

Agi.it – Manuela D’Alessandro -19 agosto 2021

Una giovane afghana racconta ogni giorno agli amici della Casa delle Donne di Milano come il gruppo femminista dell’Università stia mettendo in atto forme di opposizione e aiuto alla popolazione dopo la presa del potere da parte dei talebani  

051319300 4223ca80 e4e0 4326 9465 871241af59e7

© Emmanuel DUNAND / AFP – Studentesse in attesa di conoscere l’esito dei test per l’iscrizione all’università. Era il dicembre del 2001, poco dopo la caduta dei talebani

 AGI – A Kabul è sbocciata una piccola, in termini numerici, ma tenace resistenza ai talebani animata da un gruppo di studentesse femministe. Fatta di gesti semplici eppure cruciali come la distribuzione casa per casa di burqa a chi non ce l’ha e rischia per questo di suscitare la ferocia dei talebani e assorbenti per il ciclo mestruale.

La racconta all’AGI Antonella, collaboratrice della ‘Casa delle Donne’ di Milano, che in questi giorni sta mantenendo un contatto telefonico quotidiano con un’amica afghana. 

Continua a leggere

Afghanistan, Balquis e le sue compagne: «Costrette a nasconderci ma noi non scapperemo»

La 27ma ora corriere.it Marta serafini 19 agosto 2021

DonneAfghane 300x176

«Celebro la festa nazionale nella mia mente. Oggi (ieri per chi legge, ndr) qui in Afghanistan è il giorno dell’indipendenza dall’occupazione britannica ottenuta nel 1919, che per noi simboleggia l’indipendenza da ogni occupazione». Negli ultimi giorni Kabul si è svuotata, è piombata nel silenzio. Il suo traffico impossibile, la polvere sollevata dalle auto, i bazar brulicanti di gente, tutto si è fermato. Poi gli uomini, alcuni, sono tornati in strada. Ma le donne per strada, anche quelle sotto il burqa, sono pochissime. «A tratti si sentono rumori di spari».

Continua a leggere

«La guerra è finita, veniamo in pace». I Talebani ci provano

Ilmanifesto.it  Giuliano Battiston 18 agosto 2021

Il grande gioco. Dal campo di battaglia al media center governativo, i nuovi padroni di Kabul vogliono rassicurare la popolazione e il mondo

18desk1 f01

La guerra afghana è finita, si apre una nuova fase di conciliazione e ricostruzione. Nessuno deve temere. Nella prima conferenza pubblica dopo la presa del potere, i Talebani provano a rassicurare la popolazione e la comunità internazionale.

Continua a leggere

La giovane attivista da Kabul, sono i talebani di sempre ma resistiamo

Agi.it – Manuela D’Alessandro – 18 agosto 2021

141411129 8204346a 63f4 4fb5 b7b3 5faa594f3b9b

Intervistata dall’AGI, Zahia, 28 anni, si fa portavoce del dolore, delle speranze e dei sogni ancora intatti delle donne afghane 

AGI – “Sono gli stessi talebani di sempre, con le stesse regole e la stessa natura.  Ma il rischio è che la situazione addirittura peggiori che nel passato. Noi donne dobbiamo tenere duro e continuare la nostra resistenza”.

Continua a leggere

Donne in Afghanistan

Transform-italia.it – Giovanna Cardarelli 18 agosto 2021

emergency 7 640x360

In 20 anni di occupazione militare gli Usa hanno speso 1 trilione di dollari, la Germania 19 miliardi di euro e l’Italia 8,7 miliardi; un grande spreco di denaro che non è servito per ricostruire il paese ma che è finito in buona parte nelle tasche dei signori della guerra e di personaggi al potere e che ora viene restituito in mano ai talebani che sono stati la scusa per l’invasione del 7 ottobre 2001 ma che già era stata decisa nel 2000 da Clinton.

Continua a leggere

Afghanistan, l’attivista: “I talebani stanno già colpendo le donne”

DiRE Agenzia di Stampa Nazionale – 17 agosto 2021, di Brando Ricci  

Laura Quagliuolo, co-fondatrice del Coordinamento italiano sostegno donne afghane, riporta le testimonianze che arrivano dalle provincia: “Lontano dai riflettori di Kabul le donne devono indossare il burqa e non possono andare a scuola e al lavoro”

Imagoeconomica 3252251

ROMA – “Tutti gli occhi sono puntati su Kabul in questo momento, dove i talebani, in cerca di riconoscimento politico internazionale, non stanno ancora facendo nulla. Testimonianze che abbiamo ricevuto ci dicono però che in provincia stanno già imponendo alle donne di indossare il burqa, impedendogli di andare a lavorare e a scuola“. A parlare è Laura Quagliuolo, una delle fondatrici del Coordinamento italiano sostegno donne afghane (Cisda), un’organizzazione che dal 1999 si occupa di portare avanti progetti di solidarietà a favore delle donne del Paese asiatico.

Continua a leggere