Turchia: Nel 2015 hanno perso la vita 523 persone nei conflitti in atto
UIKI Onlus – 11/12/2015
L’Associazione dei Diritti Umani (IHD) e la Fondazione dei Diritti Umani di Turchia (TIHV) hanno pubblicato la relazione annuale sulla violazione dei diritti per il 2015.
Secondo il rapporto dell’anno 2015 dei diritti umani in Turchia:
- In un anno in totale 523 persone sono morte, di cui 171 erano soldati, polizia o ranger; 195 militanti di diverse organizzazioni e 157 civili.
- Tra il 1 Gennaio ed il 5 Dicembre 2015, 6.744 persone sono state fermate in detenzione provvisoria e 1.285 persone sono state arrestate.
- Negli attentati suicidio a Diyarbakır, Suruç ed Ankara 138 persone sono morte e più di 929 persone sono state ferite.
- 19 persone sono state assassinate tra cui anche Tahir Elci, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Diyarbakir, ucciso il 28 Novembre.
- feminicidio di nuovo in aumento: 282 donne sono state uccise in un anno.
- 17 sindaci sono stati arrestati; 15 sindaci sono stati deposti e poi 9 dei quali sono stati arrestati.
- 4 persone hanno perso la vita durante la detenzione provvisoria.
- Più di 28 persone hanno perso la vita per vari motivi, nelle carceri.
- 33 persone hanno perso la vita durante il servizio militare obbligatorio.
- 5 persone sono morte e 22 persone sono state ferite gravemente a seguito dell’esplosione di mine e di bombe.
- 1.593 lavoratori hanno perso la vita in seguito a omicidi sul lavoro fino al 1 Dicembre 2015.
- Più di 16 rifugiati e richiedenti asilo hanno perso la vita e 160 persone sono state ferite (con tortura o colpo di armi da fuoco).
- Nel 2015, 432 edifici dei partiti; tra cui 417 dell’HDP (Partito Democratico dei Popoli); 11 dell’AKP (Partito di Giustizia e di Sviluppo) e 4 del CHP (Partito Repubblicano dei Popoli) hanno subito degli attacchi.
- Solo nelle giornate del 6-8 Settembre 2015 più di 100 edifici dell’HDP hanno subito degli attacchi simultanei e sistemici.
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