Un’attivista di RAWA ha partecipato, in Turchia, alla Prima Conferenza della Gioventù Democratica del Medio Oriente
RAWA.org – 28.03.2015
Attivista di RAWA (viso sfocato per ragioni di sicurezza) parla alla Prima Conferenza della Gioventù Democratica del Medio Oriente
La conferenza ha dato voce ai giovani impegnati nelle lotte rivoluzionarie per la libertà, la democrazia e il progresso nei loro paesi.
La Prima edizione della Conferenza della Gioventù Democratica del Medio Oriente si è tenuta a Diyarbakir, in Turchia, dal 13 al 15 marzo 2015. Alla conferenza, organizzata dal Congresso della Società Democratica (DTK) e dal Congresso Democratico Popolare (HDK) ha partecipato un’attivista di RAWA (Heela Faryal ) in rappresentanza dell’Afghanistan.
La conferenza verteva sul ruolo dei giovani nel condurre nei loro paesi le lotte rivoluzionarie per la libertà, la democrazia e il progresso. Vi hanno preso parte circa 300 giovani attivisti politici di diverse organizzazioni con sede in Tunisia, Egitto, Libano, Iraq, Palestina, Cipro, Giordania, e Armenia.
Gli organizzatori hanno reso omaggio alla leader martire di RAWA Meena foto nella fila s sinistra) insieme con i martiri curdi più importanti.
L’attivista di Rawa – che ha partecipato ai lavori del gruppo “Modernità capitalistica e identità giovanile” – ha descritto come uno degli obiettivi più importanti degli Stati Uniti e dei suoi alleati in Afghanistan dopo l’occupazione é stato quello di svuotare i giovani di coscienza politica, in modo che non opponessero una resistenza politica al potere degli Stati Uniti e del suo regime fantoccio locale.
RAWA ha sempre denunciato le manovre degli Stati Uniti che, in vari modi, assecondano i poteri neo-colonialisti sotto l’apparente obiettivo di rendere un servizio all’Afghanistan.
Ad esempio:
- la maggior parte delle ONG, degli enti di beneficenza e la cosiddetta società civile, rappresentati come “benefattori” nel nostro paese, vogliono soltanto favorire gli interessi delle forze di occupazione;
- la propaganda che utilizza intrattenimenti a buon mercato e dibattiti politici privi di senso per distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi del paese;
- le borse di studio (come Fulbright e Chevening) sono utilizzate per il lavaggio del cervello dei giovani afghani, a cui viene insegnato come meglio servire le potenze straniere.
Il 16 marzo, i partecipanti della Conferenza hanno preso parte a due pacifici sit-in per celebrare l’anniversario della strage di Halabja (1988), uno nella città di Diyarbakir e l’altro della città di Midyat, provincia di Mardin. A Diyarbakir, il sit-in è stato organizzato accanto al monumento eretto in memoria dell’attacco a Roboski (2011).
Il giorno successivo i delegati si sono recati a Suruç, città confinante con la città di Kobane (dove i combattenti curdi hanno opposto una resistenza epica che messo in ginocchio l’ISIS e i suoi sostenitori imperialisti). Migliaia di curdi si sono lì ritrovati per la celebrazione del Newroz (Capodanno), una festa condivisa sia dall’Afghanistan che dal Kurdistan.
I partecipanti hanno cantato canzoni rivoluzionarie, hanno salutato i loro martiri con slogan e manifesti e si sono impegnati a continuare la loro lotta per un Kurdistan libero e indipendente.
Durante la settimana di permanenza in Kurdistan, Faryal ha anche incontrato decine di attivisti di gruppi rivoluzionari e di sinistra, giornalisti e le famiglie dei martiri che hanno perso i loro cari nei combattimenti in Rojava.
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