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Hambastagi incontra i partiti e i movimenti turchi e curdi attivi nel campo dei diritti umani

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Manifestazione HDP 300x203Manifestazione del Partito HDP ad Istanbul

G. Geretto Attivista CISDA, 10 gennaio 2016

Lo scorso Novembre 2015, Ubaid Ahmed, portavoce del Solidarity Party of Afghanistan, Hambastagi, si è recato in Turchia e nel Kurdistan turco per una serie di incontri politici con diversi rappresentanti politici turchi e curdi e membri della società civile attivi nel campo dei diritti umani.

Lo scopo di questa visita, promossa dal Cisda, è stato il rafforzamento dei legami politici tra il partito della solidarietà afgano, Hambastagi – l’unico partito democratico e laico in Afghanistan – e i protagonisti della scena politica turca e curda che da decenni si battono per la difesa dei diritti delle donne e delle minoranze nel paese, in particolare, per i diritti del popolo curdo.

Nel corso di una conferenza stampa a Istanbul alla quale hanno preso parte gli esponenti delle principali forze politiche democratiche e filo-curde [1], Ubaid Ahmed si è confrontato sui molti punti di convergenza che caratterizzano lo scenario di Turchia e Afghanistan. Ertuğrul Kürkçü, co-presidente del People’s Democratic Congress, ha affermato che il successo dellʼHDP non è limitato alla lotta del popolo curdo ma piuttosto allʼunione di forze di tutti i movimenti e partiti rivoluzionari di sinistra in Turchia. Pertanto, lʼHDP rappresenta un modello unico, senza precedenti nella storia del paese. Questo è un tema di rilievo anche per l’Afghanistan, paese nel quale, a causa della divisione etnica e delle conseguenti discriminazioni è difficile far emergere un sentimento nazionale. Per questo SPA, il Solidarity Party of Afghanistan, mira a creare unʼunità nazionale che superi ogni divisione etnica e garantisca protezione a tutte le minoranze.

Ubaid Tuncel 300x189Ubaid Ahmed e Sebahat Tuncel

I diversi interventi nel corso della conferenza hanno ripercorso le tappe degli ultimi mesi in Turchia, a partire dai successi elettorali di giugno del partito HDP che hanno ridato speranza a tutte le forze democratiche nel paese oppresse dalla politica di repressione del regime autoritario di Erdogan, fino agli attentati fomentati dal partito governativo AKP che hanno di fatto avuto l’obiettivo di arrestare i processi di pace iniziati nel 2013 con il discorso di Newroz di Ocalan. Secondo Sebahat Tuncel, intervenuta a nome del partito HDP, la risoluzione della questione curda, attraverso un accordo di pace, è lʼunica soluzione a questa crisi profonda che attraversa il paese. La guerra in medio-oriente si sta allargando anche in Europa, per questo, sottolinea la Tuncel, la costruzione di relazioni pacifiche con il movimento curdo (che combatte lʼISIS) è chiave in tutti i paesi coinvolti.

Altra tappa di Ubaid Ahmed è stato l’incontro nella sede HDP con il “Free Women Congress” e del “Democratic Regions Party”(DBP) che ha consolidato una alleanza in un comune destino di resistenza. Queste le parole di Ceylan Bagriyanik: ʻʻPer noi la storia di resistenza del popolo afghano è molto importante. Il sistema capitalista ha preso piede in tutto il mondo opprimendo le forze democratiche rivoluzionarie. I nostri due paesi, lʼAfghanistan e il Kurdistan, condividono lo stesso destino. Queste similitudini (lotta, cultura, resistenza, storia) ci costringono a trovare una via alternativa e unire le forze con tutti i movimenti democratici rivoluzionari nel mondo. Il modello che abbiamo sviluppato in Kurdistan – i cui valori, il rispetto dei diritti umani, sono universali – può essere applicato in qualsiasi parte del mondo, non solamente in Kurdistan. La solidarietà di Hambastagi e del popolo afghano significa molto per noi. La vittoria in Kurdistan, sarà una vittoria anche per il popolo afghano.ʼʼ

Già nel 2013 Ceylan Bagriyanik aveva incontrato Malalai Joya a Diyarbairk, in occasione di una conferenza sulle donne. RAWA (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan) è sin da allora divenuta per il Free Women Congress un punto di riferimento sul tema della promozione del ruolo attivo delle donne nella sfera sociale e politica. Per Ceylan il progetto avanzato da Ocalan del governo autonomo, sperimentato in Kurdistan, ha reso possibile la presenza delle donne nella leadership politica ed è il cuore della loro lotta.

 

 

[1] Ertuğrul Kürkçü (rappresentante del People’s Democratic Party HDP e co-presidente del People’s Democratic Congress HDK); Figen Yuksekdag (HDP), Sebahat Tuncel (HDP) e Kamuran Yuksek (Kurdish Democratic Regions Party DBP)

 

Ubaid Sedat 300x255Ubaid Ahmed e Sedat Senoglu

Di rilievo è stato anche l’incontro con Sedat Senoglu, presidente ESP, partito socialista militante rivoluzionario in difesa della classe operaia in Turchia e Kurdistan. Da questa tappa sono emersi numerosi elementi comuni tra ESP e il partito afghano della solidarietà Hambastagi. Sedat Senoglu ha riferito che “riteniamo importantissima la collaborazione e solidarietà internazionale tra movimenti politici di resistenza come i vostri. Alcuni membri dellʼESP stanno combattendo in Rojava, non solo per difendere la causa curda, ma piuttosto per difendere lʼidea di unione e solidarietà tra forze internazionali”. Infatti ciò a cui si sta assistendo in Rojava insegna che entrambi i paesi hanno gli stessi nemici: Stati Uniti, ISIS e NATO. Per questo è importante la collaborazione tra movimenti politici di resistenza a livello internazionale.

Anche l’incontro con Murat Celikkan – Direttore del Truth Justice Memory Centre (HAFIZA MERKEZI) ha ribadito un impegno comune. l’Afghanistan e la Turchia, Paesi di grande importanza geopolitica, hanno vissuto negli ultimi tre decenni esperienze simili: sono molti i responsabili di crimini e violazioni dei diritti umani che hanno martoriato i due paesi e che oggi siedono al governo grazie al sostegno delle onnipresenti forze americane e Nato. Migliaia i casi di violazioni dei diritti umani che rimangono impuniti, mentre entrambi i popoli continuano a chiedere giustizia e verità.

In Turchia il Memory Centre Hafiza Markezi svolge un lavoro di documentazione e catalogazione di tutti i casi di violazione dei diritti umani che raccoglie in un database accessibile al pubblico. I casi catalogati sino ad ora sono circa 430 (su una stima totale di oltre 1.000 casi). Il centro ne monitora il percorso giudiziario, offre supporto legale e diffonde informazioni sui media e sul sito web. Ubaid Ahmed ha raccontato come in Afghanistan, nonostante lʼAfghan Independent Human Rights Commission, unʼorganizzazione semi-governativa, abbia raccolto più di 1.000 casi di violazioni dei diritti umani, il governo afgano non ne ha mai permesso la divulgazione.

Tra i vari incontri previsti, oltre alle varie forze politiche, ci sono stati diversi esponenti della società civile e di organizzazioni dei diritti umani, attivisti, ed attori della scena culturale turca impegnata politicamente, come la band musicale Grup Yorum.

La visita ha avuto un’importanza chiave nel consolidamento dei legami politici tra i due paesi e dei movimenti progressisti in lotta per un cambiamento radicale e quindi rivoluzionario in Turchia e Afghanistan, ed ha quindi gettato le basi per la costruzione di progetti politici comuni e di solidarietà internazionale tra tutti i popoli oppressi nel mondo.

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