Altri 1,4 miliardi di Euro per l’accordo UE-Turchia
ANF – Rete Kurdistan – 21 luglio 2019
Nell’ambito dell’accordo UE-Turchia, la Commissione UE ha deciso altri 1,4 miliardi di Euro di aiuti per la dittatura dell’AKP.
La Commissione UE ha approvato un pacchetto di aiuti per 1,4 miliardi di Euro nell’ambito dell’accordo UE-Turchia.
La Commissione UE ha deciso altri 1,4 miliardi di Euro di aiuti per la dittatura dell’AKP. Il pagamento fa parte dell’accordo UE-Turchia.
Profughi che arrivano sulle isole greche possono essere respinti in Turchia.
Dal 21 marzo 2016 (entrata in vigore della dichiarazione UE-Turchia) fino all’inizio del 2019 in questo modo alcune migliaia di persone sono state “riaccompagnate“ in Turchia.
Il confine turco è stato potenziato. Attraverso l’accordo l’UE si è resa ricattabile da parte della Turchia. Il capo del regime Erdoğan, in caso di comportamenti sgraditi da parte di Stati europei, ha ripetutamente minacciato di aprire i confini.
Questo è stato un fattore che ha permesso al dittatore di diffondere aggressivamente la sua politica di guerra neo-ottomana in tutto il Medio Oriente. Gli 1,4 miliardi di Euro vengono pagati dal fondo promesso nell’ambito dell’accordo sui profughi stipulato nel 2016 tra UE e Turchia. Il fondo è provvisto complessivamente di sei miliardi, dei quali circa 2,4 miliardi sono già stati erogati.
Il denaro dovrebbe contribuire soprattutto alle cure per la salute e alla protezione sociale delle persone, ha fatto sapere sabato l’ente di Bruxelles, inoltre regioni con un numero di profughi particolarmente elevato dovranno ricevere mezzi per lo sviluppo dell’infrastruttura comunale.
Lezioni forzate di Islam nei campi profughi
In Turchia e nel Kurdistan del nord, molte delle persone in cerca di protezione dalla Siria spesso sono alloggiate in condizioni disastrose. Persone in cerca di protezione di religione cristiana, ezida e atee lamentano ripetutamente che i loro bambini devono forzatamente partecipare a lezioni di religione islamica e in effetti l’esonero è possibile solo con permessi speciali del governatore. Questi però per le persone in cerca di protezione, sono pressoché impossibili da ottenere.
12.000 insegnanti qui vengono pagati dall’UE e secondo la risposta del governo tedesco a un’interrogazione del gruppo parlamentare della Linke, non era noto se tra questi ci fossero anche quelli che fanno lezioni di religione forzate. L’organizzazione statale turca per gli aiuti umanitari AFAD è ripetutamente servita come tramite per aiuti statali IS, al-Qaida e altri jihadisti. Così armi e logistica per jihadisti in Siria, sono stati mimetizzati come forniture AFAD.
Prostituzione forzata e violenze
Spesso ci sono gravi violenze da parte di funzionari statali nei campi profughi. Nell’agosto 2018 si è saputo che nel campo Telhamut a Serê Kaniyê (Ceylanpınar), donne sono state costrette a prostituirsi in cambio di cibo da collaboratori del consiglio provinciale. Le donne prive di mezzi sono state costrette alla prostituzione da questi collaboratori per poter coprire i loro fabbisogno quotidiano. In particolare latte per bambini o per neonati è stato usato come strumento di pressione per costringere donne ad atti sessuali.
I soldi si disperdono nella burocrazia corrotta
La corte dei conti UE ha preparato un rapporto di verifica sull’uso dei fondi nell’ambito dell’accordo UE-Turchia e ha rimproverato la Turchia per la sua gestione del denaro. Così già 8,9 milioni di Euro per „diritti per il trasferimento di denaro contante“ sono andati a „partner di esecuzione locali.“ La commissione ha ammonito, “A fronte del fatto che i mezzi potevano essere trasferiti direttamente alla banca senza farli passare dal partner di esecuzione locale, la necessità di questa tassa da parte della commissione non è stata sufficientemente accertata.“ Il sospetto che qui siano stati serviti partner del regime AKP è a portata di mano.
Nella costruzione di infrastruttura in Kurdistan del nord però praticamente non arriva denaro, quello che lì viene costruito in termini di infrastruttura sono carceri, strade militari e postazioni di polizia e dell’esercito. Anche qui c’è il forte sospetto che il denaro non favorisca la popolazione sul posto, ma solo del regime AKP. La corte dei conti europea ha ammonito che „nell’ambito dell’infrastruttura comunale tuttavia non è stato possibile intraprendere misure, dato che i progetti presentati dalla Turchia per il finanziamento non erano completati“.
La Germania paga la maggior parte dei mezzi
La Germania con un pagamento di 427,7 milioni di Euro, nell’ambito dell’accordo UE-Turchia è campione a livello europeo, seguita da Regno Unito, Francia e Italia. La concessione dei nuovi aiuti avviene subito dopo l’elezione di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione.
La Turchia tra il 2007 e il 2020 ha incassato nove miliardi di aiuti per l’ingresso nell’UE
La Turchia percepisce importi elevanti di denaro direttamente e indirettamente non solo dall’accordo UE-Turchia. Anche dai cosiddetti aiuti per l’ingresso nell’UE alla Turchia vengono pagati nove miliardi di Euro. Contributi per la „protezione dei confini“ vengono pagati per armi come i carri armati Kobra usati nella distruzione delle città del Kurdistan del nord.
Fonte: ANF
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