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Mettiamo fine alla nuova occupazione e al massacro dei curdi

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Nuovo attacco turco alle aree curde del Nord-Est della Siria (Rojava) in collaborazione con gli jihadisti di Al-Qaeda. Traduciamo e condividiamo un comunicato del KDCK-E rispetto alla situazione attuale in Siria

Rete Jin, 2 dicembre 2024

Cinque giorni fa HTS (Hayat Tahrir al-Sham – una cellula di Al-Qaeda e ISIS) e SNA (Esercito nazionale siriano – composto da varie fazioni jihadiste), entrambi sostenuti dalla Turchia, hanno improvvisamente attaccato le forze del regime siriano e sono entrati nel paese, avanzando al suo interno.

Sorprendentemente, l’esercito siriano non ha opposto resistenza e si è ritirato.

Il terzo giorno sono entrati ad Aleppo e hanno assunto il controllo della città senza scontri, fatta eccezione per i quartieri curdi. Hanno attaccato anche altri fronti e raggiunto la città di Hama.

Oggi, fin dalle prime ore del mattino, le forze SNA appoggiate dalla Turchia stanno attaccando le aree curde e l’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est (DAANES).

Attualmente i combattimenti si svolgono su tutti i fronti, con l’attacco principale alle aree curde di Shahba e Tel Rifat, dove vivono la maggior parte dei curdi che erano già stati sfollati in seguito all’occupazione turca del 2018.

L’Amministrazione Democratica Autonoma della Siria nordorientale (DAANES) è un sistema di governo democratico interno alla Siria, comprendente tutte le componenti etniche e religiose e con le donne a capo della sfera sociale.

L’SNA dipende completamente dalla Turchia e agisce secondo gli ordini e le istruzioni dello Stato turco. Gli attacchi perpetrati da queste forze sono pianificati e coordinati con piena consapevolezza da parte della Turchia. L’attacco alle aree e alle regioni curde appartenenti alla DAANES lo dimostrano chiaramente. Il presidente turco Erdogan dichiara apertamente da tempo che non permetteranno l’esistenza della DAANES e che occuperanno tutta la Siria settentrionale. E’ chiaro che lo Stato turco sta coordinando questi attacchi. Si tratta dell’evidente messa in pratica della mentalità neo-ottomana e la Turchia mira ad occupare queste aree sfruttando l’aiuto degli jihadisti. Questa non è la prima volta che la Turchia lo fa, attaccando le zone DAANES. Dall’inizio della rivoluzione siriana (2011) la Turchia è stata più volte coinvolta in piani ostili contro i curdi risiedenti in Rojava e DAANES. Dieci anni fa, nel 2014, dietro le forze dell’ISIS che attaccarono Kobane c’erano anche funzionari turchi. Questa storia si sta ripetendo oggi. Le milizie jihadiste appoggiate dalla Turchia stanno attaccando le regioni autonome curde. Il Rojava si trova ad affrontare un altro possibile massacro.

Chiediamo l’attenzione di tutte le forze internazionali su questi attacchi e desideriamo che tutti conoscano la verità e prendano posizione di conseguenza. Il successo del gruppo Al-Qaeda affiliato alla Turchia (HTS) e degli jihadisti SNA significherebbe il ritorno a una situazione simile a quella dell’era dell’ISIS. Con il loro successo, la Siria diventerebbe una base jihadista. Questa situazione deve essere prevenuta.

Chiediamo a tutte le forze interessate e alla comunità internazionale di opporsi agli attacchi dello Stato turco e delle forze jihadiste sue alleate e di non lasciare soli l’Amministrazione Autonoma del Nord-Est della Siria e il Rojava.

Chiediamo inoltre a tutti i curdi e al popolo del Kurdistan di rivolgere la loro attenzione al Rojava come hanno fatto un tempo per Kobane e di difendere ovunque l’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est.

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