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Talebani: 176 esecuzioni pubbliche in tre anni

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Bennett, relatore speciale Onu sui diritti umani in Afghanistan, chiede la fine immediata delle “punizioni atroci” dei talebani

Siyar Sirat, AMU Tv, 14 novembre 2024

Richard Bennett, relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Afghanistan, ha invitato i talebani a porre fine alla pratica delle esecuzioni pubbliche e delle punizioni corporali, condannando l’esecuzione di mercoledì nella provincia di Paktia come una “chiara violazione dei diritti umani”.

“Condanno l’orribile esecuzione pubblica di oggi in uno stadio sportivo a Gardez, Afghanistan, così come altre punizioni corporali ed esecuzioni eseguite dai talebani”, ha affermato Bennett in una dichiarazione su X, precedentemente Twitter. “Chiedo ai talebani di porre immediatamente fine a queste punizioni atroci”.

Mercoledì i talebani hanno condotto un’esecuzione pubblica a Gardez, con alti funzionari talebani, tra cui Sirajuddin Haqqani, ministro degli interni dei talebani, che hanno supervisionato la punizione. La Corte Suprema dei talebani ha affermato in una dichiarazione che Mohammad Ayaz Asad, un residente di Paktia, è stato condannato per l’omicidio di un uomo di nome Habibullah ed è stato giustiziato sotto “qisas“, o giustizia retributiva, di fronte a una grande folla allo stadio.

Le immagini condivise sui social media hanno mostrato centinaia di spettatori radunati per assistere all’esecuzione, evidenziando un modello continuo di punizioni pubbliche da quando i talebani sono tornati al potere nell’agosto 2021. Questo segna l’ultimo di una serie di esecuzioni, frustate e lapidazioni somministrate dai tribunali talebani, suscitando una condanna diffusa da parte dei difensori dei diritti umani.

Nei tre anni trascorsi dalla loro presa del potere, i talebani avrebbero eseguito almeno 176 esecuzioni pubbliche, con oltre 400 detenuti aggiuntivi nelle prigioni talebane attualmente in attesa di condanne di qisas, secondo le informazioni della Corte suprema dei talebani. La corte ha inoltre riferito che solo nell’ultimo anno, i talebani hanno lapidato 27 individui e registrato quattro esecuzioni formali.

I sostenitori dei diritti umani e i cittadini afghani hanno espresso indignazione per queste pratiche, che a loro dire violano i diritti umani fondamentali. “I talebani stanno commettendo gravi abusi contro il popolo afghano”, ha affermato Sanam Kabiri, un’attivista per i diritti umani. “Il mondo non deve ignorare la crudeltà dei talebani. Ogni giorno impongono nuovi decreti restrittivi, aggiungendo sofferenza al popolo afghano”.

Un abitante di Kabul ha riecheggiato questo sentimento, dicendo: “I talebani hanno trasformato gli stadi sportivi in ​​luoghi di violenza e punizione. Invece di occuparsi delle esigenze del popolo afghano, come istruzione e occupazione per le donne, i talebani rispondono con frustate e torture”.

Il leader talebano Hibatullah Akhundzada ha emanato un decreto nel novembre 2022 che impone l’attuazione delle punizioni “hudud” e qisas, che includono fustigazioni pubbliche, esecuzioni e amputazioni. Da allora, queste punizioni sono state ampiamente eseguite sia su uomini che su donne, sottolineando il ritorno dei talebani a interpretazioni rigorose della legge della Sharia e spingendo a rinnovate richieste di intervento internazionale.

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