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Autore: Anna Santarello

Parte da onlus milanese la campagna a favore delle donne afgane: “Una luce contro l’oscurantismo e la violenza di genere”

Milano Repubblica.it Lucia Landoni 15 agosto 2022

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Il Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane è presieduto da Gabriella Gagliardo.Rivolta una petizione su Change.org ai vertici della Commissione Europea, delle Nazioni Unite e ai governi europei, a partire da quello italiano

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In piedi al fianco delle donne afghane, per mantenere accesi i riflettori dell’attenzione internazionale sulla loro condizione a un anno dall’ascesa al potere dei talebani: è stata battezzata #StandUpWithAfghanWomen la campagna con cui la onlus milanese Cisda (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane) presieduta da Gabriella Gagliardo e l’associazione Large Movements di Roma si propongono di denunciare il regime di apartheid totale e di genere instaurato in Afghanistan.

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Afghanistan, boom di violazioni dei diritti umani. Mobilitazione a sostegno delle “donne invisibili”

Pressenza.com  Interris – Redazione Italia  Giacomo Galeazzi16 agosto 2022

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A un anno dal ritorno al potere dei talebani in Afghanistan le attiviste italiane unite in battaglia per i diritti.

E’ trascorso un anno dal ritorno al potere dei talebani in Afghanistan. Dodici mesi di terrore e atrocità. Le attiviste italiane si uniscono nella battaglia per i diritti umani e in autunno organizzeranno una mostra di artiste afghane a Roma per tenere acceso il faro sulle donne di Kabul oppresse da una tragica versione afghana del “buio a mezzogiorno“.

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«Ora semplicemente non viviamo più». Voci dall’Afghanistan, un anno dopo

Left.it  Arianna Egle Ventre – 15 Agosto 2022

Le ragazze costrette ad interrompere gli studi. Le donne relegate alla vita domestica. La crisi economica e l’insicurezza alimentare che dilagano. Ma anche le speranze delle nuove generazioni e le forme di resistenza di chi non si arrende all’oscurantismo dei talebani al potere. Ad un anno dalla presa di Kabul, abbiamo raccolto le testimonianze di chi non ha lasciato il Paese.

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«Come possiamo non amare l’Afghanistan?» È già buio a Kabul, mentre Jamilah (nome di fantasia per proteggere l’intervistata) descrive con dolcezza il paesaggio afgano. «Non c’è niente di più speciale dell’aria pulita delle nostre montagne». Cerca le parole giuste, con cura. Poi sospira, lasciando un attimo di silenzio. Vuole farmi respirare quella freschezza insieme a lei, ma a Roma è ancora giorno e il caldo afoso rende difficile ogni tentativo di immaginazione. La connessione è intermittente, le parole di Jamilah arrivano spezzate. Cerco degli odori, dei sapori, delle tracce che mi permettano di capire un po’ dell’Afghanistan che racconta. E che vuole lasciare: «Le mie giornate passano con un unico pensiero costante. Andarmene via da qui con la mia famiglia».

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Il racconto dell’attivista afghana: “Un anno fa la morte delle donne”

Agi.it – Veronique Viriglio – 14 agosto 2022

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AGI – “Per noi donne e ragazze dell’Afghanistan, quel 15/16 agosto 2021 rappresenta il giorno della nostra morte collettiva. In una sola notte sono stati cancellati 20 anni delle nostre battaglie per la libertà, per il diritto allo studio, al lavoro, per il diritto alla vita. Tutte le nostre speranze per il futuro sono svanite in un istante”.

È con queste parole che Batool Haidari – psicologa, docente universitaria, madre di due figlie ed attivista afghana rifugiata in Italia – racconta all’AGI della triste ricorrenza del ritorno dei talebani al potere a Kabul.

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Un anno fa in Afghanistan, calava il buio.

Rifondazione.it – Stefano Galieni – 15 agosto 2022

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…E capita di innamorarti di un popolo intero, della sua capacità a resistere, da solo, contro tutto e tutti, la cui sorte è e deve restare ignorata, dimenticata, ridotta agli stereotipi di un oscurantismo di marca coloniale. Non si consideri quanto segue un’analisi politica ma un semplice atto d’amore. L’Afghanistan è in guerra da troppi anni.

Come ebbe a dire una sua valorosa esponente, Malalai Joya, “i sovietici ci hanno insegnato a non credere al socialismo, voi e gli americani (rivolgendosi agli europei) a non credere nella democrazia. Ora dobbiamo trovare una strada nostra”.

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Comunicato di RAWA nel primo anniversario del ritorno dei talebani al potere.

Rawa 15 agosto 2022

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Che la bandiera della lotta delle donne afgane si innalzi ancora più in alto!

È passato un anno da quando i talebani hanno ripreso il potere. Era facilmente immaginabile che le donne e le ragazze sarebbero state le prime vittime di questo regime barbaro, e infatti oggi si trovano ad affrontare una repressione devastante e disumana. Tuttavia, le donne del nostro paese hanno dimostrato che nessuna forza può imporre loro le sue ideologie reazionarie o tenerle prigioniere nelle loro case. Le donne afghane fanno la storia innalzando la bandiera della lotta contro i talebani e per la libertà e la giustizia.

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Solo il nostro popolo sofferente può spezzare le catene dell’imperialismo e del fondamentalismo!

Comunicato del Solidarity Party of Afghanistan (Hambastagi), 15 agosto 2022

hambastagi.org, 13 agosto 2022 *

15_aug_2022_statement_eng_copy.jpgÈ passato un anno dall’inizio del dominio degli oppressori talebani; nel vergognoso accordo di Doha, i loro padroni americani, pakistani e quatarioti gli hanno consegnato il paese in nome della pace e della fine della guerra. Il declino del governo degli Stati Uniti è percepibile da lontano. La catastrofe del COVID-19 e la mostruosità dell’era Trump hanno rivelato il profondo decadimento interno degli USA e la loro incapacità di dominare il mondo, mentre i potenti rivali cinesi e russi si oppongono.

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Afghanistan, talebani sparano in aria per disperdere una protesta organizzata dalle donne

Tra due giorni l’anniversario della presa del potere

RaiNews, 13 agosto 2022  

Secondo France Presse si tratta di una quarantina di persone che stava sfilando davanti al ministero dell’Educazione. Lunedì sarà un annoprotesta donne agosto 22 dalla caduta di Kabul

Combattenti Talebani hanno sparato in aria oggi a Kabul per disperdere una protesta organizzata da donne: si tratta di una quarantina di persone che stava sfilando verso il ministero dell’istruzione. 

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Nelle scuole segrete dell’Afghanistan, dove le ragazze sfidano i talebani

Le scuole segrete organizzate da RAWA Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane

Yahoo! News, 13 agosto 2022, di Jay Deshmukh, Emma Clark e Aysha Safi * scuole R

Nafeesa ha scoperto un luogo ideale per nascondere i libri scolastici dagli occhi indiscreti del fratello talebano che la disapprova: la cucina, dove gli uomini afghani raramente si avventurano.

Centinaia di migliaia di ragazze e giovani donne come Nafeesa sono state private della possibilità di studiare da quando i Talebani sono tornati al potere un anno fa, ma la loro sete di apprendimento non è diminuita.

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Resistere, cercando di non esistere. Le voci delle donne afghane raccolte dal Cisda.

Altreconomia – 12 agosto 2022, di Cristiana Cella* Altreconomia 12 agosto 22 

Alle limitazioni dei diritti fondamentali imposte dai Talebani in Afghanistan durante il primo anno di ritorno al potere -dall’istruzione alla salute- si sommano la crescente povertà e insicurezza alimentare. Ecco le testimonianze custodite e rilanciate dalle attiviste del Coordinamento italiano a sostegno delle donne afghane.

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