Bennett: serve un approccio “a tutto campo” per porre fine all’oppressione sistematica di genere in Afghanistan
OHCHR, Comunicato stampa, 18 giugno 2024
Il modello di violazioni sistematiche dei diritti fondamentali delle donne e delle ragazze da parte dei talebani si è intensificato, causando danni immensi che hanno interessato generazioni e tutti gli elementi della società in Afghanistan, ha affermato oggi un esperto delle Nazioni Unite.
“L’istituzionalizzazione da parte dei Talebani del loro sistema di oppressione di donne e ragazze, e i danni che continua a radicare, dovrebbero sconvolgere la coscienza dell’umanità”, ha affermato Richard Bennett, Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan, che ha presentato il suo ultimo rapporto al Consiglio per i Diritti Umani, parlando a fianco delle donne afghane. “Queste violazioni sono così gravi ed estese che sembrano costituire un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile, che potrebbe costituire crimini contro l’umanità. Questo attacco non solo è in corso, ma si sta intensificando”.
Bennett ha chiesto ai talebani di adottare misure immediate per porre fine al loro sistema di oppressione di genere che priva le donne e le ragazze dei loro diritti fondamentali.
Il Relatore speciale ha inoltre sollecitato un approccio “a tutto campo” per sfidare e smantellare il sistema istituzionalizzato di oppressione di genere dei talebani e per chiamare a risponderne i responsabili.
Questo approccio include l’uso di meccanismi di responsabilità internazionali, quali la Corte penale internazionale e la Corte internazionale di giustizia, nonché il perseguimento dei casi a livello nazionale secondo il principio della giurisdizione universale.
Ha inoltre raccomandato agli Stati membri di adottare il concetto di apartheid di genere e di sostenerne la codificazione, dopo aver ascoltato le donne afghane affermare che questo termine descrive al meglio la loro situazione.
Bennett ha affermato che è fondamentale che la società civile afghana, comprese le donne impegnate nella difesa dei diritti umani, partecipi in modo significativo alla riunione degli inviati speciali delle Nazioni Unite per l’Afghanistan che si terrà a Doha alla fine di questo mese e che i diritti delle donne e delle ragazze siano affrontati sia direttamente sia nell’ambito di discussioni tematiche.
“Il miglioramento dei diritti umani è fondamentale per un Afghanistan in pace con se stesso e con i suoi vicini. Non discutere di questo tema comprometterebbe sia la credibilità che la sostenibilità del processo”, ha affermato l’esperto.
Bennett ha affermato che prima di procedere a qualsiasi normalizzazione o legittimazione delle autorità de facto in Afghanistan, dovrebbero essere introdotti miglioramenti concreti, misurabili e verificati in materia di diritti umani.
“Gli afghani, in particolare le donne e le ragazze afghane, hanno dimostrato un coraggio e una determinazione straordinari di fronte all’oppressione dei talebani. La comunità internazionale deve dare prova di protezione e solidarietà, anche con azioni decise e basate su principi, che mettano i diritti umani al centro di tutto”, ha affermato Bennett.
Il Sig. Richard Bennett è il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan . Ha assunto ufficialmente l’incarico il 1° maggio 2022. Ha prestato servizio in Afghanistan in diverse occasioni ricoprendo diversi incarichi, tra cui quello di Capo del Servizio per i Diritti Umani della Missione di Assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA).
I Relatori Speciali fanno parte delle cosiddette Procedure Speciali del Consiglio per i Diritti Umani. Procedure Speciali, il più grande organo di esperti indipendenti nel sistema delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, è il nome generico dei meccanismi indipendenti di inchiesta e monitoraggio del Consiglio che affrontano situazioni nazionali specifiche o questioni tematiche in tutto il mondo. Gli esperti delle Procedure Speciali lavorano su base volontaria; non fanno parte del personale delle Nazioni Unite e non percepiscono alcun compenso per il loro lavoro. Sono indipendenti da qualsiasi governo o organizzazione e svolgono il loro servizio a titolo individuale.
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