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Autore: Anna Santarello

L’AFGHANISTAN DUE ANNI DOPO. Hffpost

Baratro talebano. Fame, siccità, divieti, la rovina irreversibile dell’Afghanistan

HUFFPOST, 14 agosto 2023, di Giulia Belardelli 161506433 99b976eb 8b8a 4933 a024 d59d98b5e754

Due anni fa i sedicenti “studenti coranici” tornavano padroni a Kabul, mentre le truppe occidentali avviavano il loro rovinoso ritiro. Formalmente nessun Paese li riconosce, ma i loro emissari volano nel mondo e fanno affari con Cina, Russia e altri. Mentre il popolo afgano, soprattutto le donne, vive in condizioni sempre più disperate

A due anni dal loro ritorno al potere in Afghanistan, l’illusione che i talebani fossero cambiati o potessero cambiare si è rivelata per quello che era, una pia illusione. In questi due anni, infatti, il regime guidato dal leader talebano Haibatullah Akhundzada ha inanellato una serie di divieti che hanno reso impossibile la vita delle donne e delle ragazze afghane,

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L’AFGHANISTAN DUE ANNI DOPO. ISPI

L’Afghanistan a due anni dal ritorno dei talebani

ISPI, 14 agosto 2023  Mercato di Kabul 1024x682

A due anni dalla conquista di Kabul da parte del movimento islamico è il momento dei primi bilanci: l’Emirato regge, ma restano aperte questioni di peso, come la repressione interna e il posizionamento internazionale.

A due anni dalla conquista di Kabul da parte dei Talebani, gli effetti del terremoto innescato dalla caduta della Repubblica islamica continuano a dispiegarsi in ogni settore della vita afghana. La transizione istituzionale, politica e sociale è ancora in corso, ma alcune tendenze sono già evidenti. Crisi umanitaria aggravata, forte contrazione dei diritti, apartheid di genere, stallo diplomatico: un tentativo di bilancio è urgente.

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L’AFGHANISTAN DUE ANNI DOPO. Il Fatto quotidiano

Due anni dopo, l’Afghanistan resta una macchia. Soprattutto per la violenza di genere

Il Fatto Quotidiano, Blog, 15 agosto 2023 di Giampiero Gramaglia donna burqua

La notte del 5 settembre 2019, un raid di elicotteri militari statunitensi investì un villaggio afghano in una remota area del Paese: le bombe distrussero case di fango e uccisero una ventina di persone, ufficialmente “foreign fighters e le loro famiglie”. Una neonata ritrovata viva fra le macerie venne poi adottata dalla famiglia formata da Joshua e Stephanie Mast. Joshua, un maggiore dei Marines, è un avvocato del team di legali del corpo.

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L’AFGHANISTAN DUE ANNI DOPO. La Stampa

Afghanistan, report di Amnesty International: “È diventato il Paese più repressivo al mondo con le donne

La Stampa, 14 agosto 2023, di Cristina  Benenati 120010160 a5e30728 98d2 4caa b636 b66101a8dc88

Lo studio fotografa la situazione dall’avvento dei «nuovi» talebani. L’appello: «Minoranze schiacciate e voci libere oppresse, gravissima e profonda crisi dei diritti»

«In due anni l’Afghanistan è diventato il paese più repressivo al mondo nei confronti delle donne. Anche le voci libere, le minoranze etniche e religiose, la comunità Lgbtqia+ vivono una realtà sempre più difficile». Lo scrive su Twitter Amnesty international Italia, pubblicando un approfondimento sulla situazione nel Paese asiatico a due anni dal ritorno al potere dei talebani.

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L’AFGHANISTAN DUE ANNI DOPO. Globalist

Kabul 15 agosto 2021-2023: il prezzo del tradimento pagato dal popolo afghano

Globalist, 14 agosto 2023, di Umberto De Giovannangeli donne e talebani

Ricorda Amnesty International: “Dal 15 agosto 2021, quando hanno preso il potere in Afghanistan, i talebani hanno avviato una nuova era di violenze e violazioni dei diritti umani. Oggi, due anni dopo, il paese è sull’orlo di una rovina irreversibile.

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L’AFGHANISTAN DUE ANNI DOPO. Vanity Fair

Ci siamo dimenticati dell’Afghanistan e delle sue donne?

La risposta è no. Ma a due anni da quando le bandiere dei talebani hanno ripreso a sventolare sul Paese, si sta facendo ancora troppo poco

VANITYFAIR, 14 agosto 2023, di Alessia Arcolaci  images copy copy copy copy copy copy copy copy

Per capire cos’è successo in questi due anni in Afghanistan, da quando sono tornati i talebani il 15 agosto 2021, abbiamo immaginato la giornata di una ragazza appena sedicenne a Kabul. Mettendo in fila uno dopo l’altro i divieti a cui deve sottostare.

«Mi chiamo Sohaila e ho 16 anni. Da due anni non riconosco più il Paese in cui sono nata, l’Afghanistan. Vivo a Kabul, dove prima del 15 agosto 2021 ogni sabato pomeriggio andavo a mangiare il gelato con le mie amiche.

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