Solidarity Party of Afghanistan - 25 December 2014
"L'ingiustizia in un solo paese è una minaccia OVUNQUE" (Martin Luther King)
Tra tutti gli attentati suicidi che fanno carneficina di persone innocenti, il recente massacro dei bambini della scuola di Peshawar riempie il cuore e la coscienza di ogni essere umano di immenso dolore. L'uccisione spietata da parte dei barbari talebani di circa 150 bambini innocenti e il ferimento di altri 130 ha rivelato per l’ennesima volta la profondità della depravazione di questi mostri anacronistici.
La scuola presa di mira – nonostante fosse gestita dall’esercito pakistano – era frequentata da bambini provenienti dalle famiglia più povere del Paese.Le vittime erano bambini e ragazzi che avevano sogni d'infanzia, che non avevano certamente alcun ruolo negli eventi, che in alcun modo hanno meritato un simile orrendo destino.
È straziante pensare che altri esseri umani possano gioire di questo tragico evento. E’ una reazione disumana giustificare questo gesto compiuto dai sanguinari talebani sostenendo che quelle giovani vittime fossero figli di ufficiali dell'esercito pakistano.
Oggi i pakistani, insieme agli afghani, sono in lutto per i loro figli e noi sentiamo il peso del loro dolore. D'altro canto riteniamo che il governo pakistano, in particolare l'esercito e l'intelligence pakistana, abbiano giocato un ruolo fondamentale, sia in Afghanistan che in Pakistan, nel sostegno ai talebani, essendo stati i loro principali finanziatori e sostenitori. Ma è assurdo e stupido confondere la viltà del Governo e dei servizi segreti pachistani con il popolo del Pakistan,che per primo ha fatto le spese delle folli politiche del loro governo.
I partiti della sinistra pakistana condannano con fermezza l’attacco alla scuola di Peshawar
Il terrorismo fondamentalista non conosce confini e non è altro che uno strumento sanguinario nelle mani di dittature e governi feroci. Non hanno altro obiettivo se non quello di fermare lo sviluppo e il progresso. Il Pakistan ha funzionato come base per i terroristi con il contributo finanziario diStati Uniti, Regno Unito, Arabia Saudita. Purtroppo non è più un segreto che le organizzazioni militari e l’intelligence pachistana hanno promosso e sostenuto i gruppi fondamentalisti, nella logica di una politica neo-colonialista dell’intera regione. Per combatterli è necessaria unità e cooperazione tra i popoli e tra le forze progressiste che conoscono bene le nefandezze di questi spietati assassini.
Non sono i pakistani i nostri nemici. I nostri nemici sono Karzai e la sua cricca, l’attuale governo Abdullah-Ghani, che ugualmente sostengono in patria dei terroristi che diventano ogni giorni più spietati e feroci. Ashraf Ghani ha segretamente incontrato funzionari dell'esercito pakistano a Rawalpindi; a Kabul sono giunti inattesi il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Pakistano Raheel Sharif e il Direttore Generale del ISI (ndt: servizi segreti pakistani) Rizwan Akhtar. Questi sono segnali d’allarme che ancora una volta si stanno stabilendo relazioni nefaste lontane dai riflettori. La presenza di agenti pakistani su territorio afghano è talmente diffusa che persino il Ministro afghano degli Affari Interni e il Direttore della NDS (ndt: servizi segreti afghani) non hanno potuto ignorarla, definendola come un pericoloso fattore di insicurezza per l’Afghanistan.